Impiegata condannata per ingiuria al superiore gerarchico
(ANSA) - ROMA, 14 GIU - In ufficio si puo' dire qualche parolaccia anche pesante ai colleghi pari grado, perche' lo scambio ingiurioso e' inoffensivo, ma al capo no.
Lo ha stabilito la Cassazione, confermando la condanna di un'impiegata che aveva insultato la dirigente.
Secondo la suprema corte il capo, specie se si trova in un ufficio pubblico, non deve essere chiamato 'str...' o spedito a 'vaff...' perche' le espressioni non perdono la loro valenza ''spregiativa'' in quanto rivolte a un ''soggetto con il quale non ci si trova in posizione di parita'''.
L'impiegata era stata condannata per ingiuria in primo grado dal giudice di pace di Ascoli Piceno (dove i fatti si sono svolti) e in secondo grado.
Ora dovra' pagare anche 1.200 euro di spese legali e risarcire il capo.(ANSA).
lunedì 14 giugno 2010
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