martedì 4 maggio 2010
«Basta con i fazzoletti verdi dentro le istituzioni»: dal presidente della Provincia Ricci, un duro attacco alla Lega
Il presidente della Provincia Matteo Ricci si appella alle alte cariche dello Stato
PESARO – E’ un duro attacco alla Lega. E un richiamo accorato all’unità del Paese. Matteo Ricci, con una lettera indirizzata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e ai presidenti dei due rami del parlamento Gianfranco Fini e Renato Schifani, invoca un intervento delle alte cariche dello Stato per dire basta ai «fazzoletti verdi» dentro le sedi istituzionali.
E presenterà nei prossimi giorni, in consiglio provinciale, un ordine del giorno per vietare all’interno dell’assemblea «l’ostentazione di simboli che offendono il sentimento dell’unità nazionale».
«Assistiamo quotidianamente – evidenzia Ricci - ai comportamenti sconcertanti di ministri che si dimenticano di rappresentare l’intera Repubblica italiana e non solo interessi territoriali. Non è più ammissibile tollerare gli atteggiamenti di membri del Governo, parlamentari e amministratori pubblici che inneggiano periodicamente e con ambiguità alla secessione. O cantano l’inno nazionale di altri presunti Stati». E’ chiaro il riferimento alla Padania.
«Così – continua Ricci - si svilisce anche il 150° anniversario dell’unità d’Italia. Un conto sono le iniziative elettorali e la propaganda. Altra cosa è il rispetto delle sedi istituzionali. La politica della divisione è inutile e dannosa. Tanto più dopo le recenti prese di posizione dei governatori del Nord, che suonano come ricatti e rischiano di schiacciare il resto del Paese».
Non c’è bisogno, dunque, di «riti celtici e ampolle del Po», che fanno da sfondo alle attività istituzionali dei rappresentanti leghisti: «Il Centro Italia - conclude Ricci - è la culla del Rinascimento e l’emblema della Resistenza: sarà la cerniera che contribuirà a garantire l’unità nazionale».
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