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mercoledì 29 aprile 2009

San Lorenzo in Campo, il presidente della Laurentina preso a cazzotti durante la partita a Torrette


Pugni e schiaffi nel bel mezzo di una partita di calcio di Seconda categoria. Purtroppo capita anche questo e non è la prima volta. L’alta posta in palio, ci si contendeva la vittoria del campionato, non può giustificare simili comportamenti che nulla hanno a che fare con il gioco più bello del mondo. E’ successo sabato pomeriggio sulle tribune del campo sportivo della Dorica Torrette al Presidente della US Laurentina, Marco Giglia. La squadra di San Lorenzo in Campo al termine della gara ha fatto festa volando in Prima categoria ma Giglia e famiglia durante l’incontro hanno vissuto momenti di grande paura.
“Sedevo in tribuna tranquillamente insieme a mia moglie e a mio figlio di 9 anni quando nel secondo tempo, appena la Dorica Torrette ha realizzato il gol del pareggio, mi sono ritrovato addosso almeno cinque energumeni che hanno iniziato a prendermi a schiaffi e a cazzotti. Senza motivo perché io in tutta la partita non ho mai fiatato standomene tranquillo al mio posto, e poi un conto sono le parole ed un altro gli schiaffi. Anche mia moglie che era vicino a me non è stata risparmiata, l’hanno presa per i capelli. Fortunatamente mio figlio sedeva leggermente più in là rispetto a dove è avvenuto il tutto”. Giglia avrebbe preferito non intervenire sulla vicenda ma dopo aver letto le dichiarazioni della società anconetana non ha potuto rimanere in silenzio. “Non è stato un momento di agitazione e basta anche perché il tutto è durato diversi minuti nei quali sono volati cazzotti e schiaffi a volontà. Al termine della partita ho esposto denuncia alla Polizia. Mi chiedo come sia stato possibile che con quasi 1.000 persone allo stadio, tra cui anche tanti bambini, non ci fossero le forze dell’ordine a vigilare e nessun dirigente all’ingresso: chiunque poteva tranquillamente entrare. Ad oggi dalla società della Dorica Torrette non ho ricevuto nemmeno le scuse. Qualcuno – conclude Giglia – dice che i bambini e le donne non dovrebbero andare allo stadio, io credo invece che a casa dovrebbero starci certi personaggi che rovinano davvero lo sport”.

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