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mercoledì 29 aprile 2009

Saltara, è Roberto Ricci il candidato Sindaco de La Terza Via


“La Terza Via”: il movimento per la partecipazione politica consapevole a Saltara

Alla sua 9.a riunione, in meno di tre mesi, il movimento civico di Saltara "La terza via" approva la lista elettorale e designa il candidato sindaco. Coerentemente con quanto sostenuto fin dall’ inizio, il suo principale promotore non figura fra i candidati. Il motto “prima il programma, poi la squadra, infine il candidato sindaco” è stato portato a compimento.

LA LISTA:

14 candidati consiglieri (in ordine alfabetico):


Franco Cenerelli

Roberto Ceramicoli

Albino Cespuglio

Giovanna Cottomesi

Salvatore De Luca

Corrado Grottaroli

Tommaso Marcaccio

Mauro Marianelli

Domenico Pietrelli

Vittorio Ricci

Rodolfo Santini

Achille Severini

Claudio Tombini

Argentina Ubaldi



candidato sindaco: Roberto Ricci




In questi mesi abbiamo cercato di spiegare alla gente di Saltara, che entrare nel nostro movimento “La Terza Via” era un modo nuovo per entrare in politica senza schierarsi e senza aderire a partiti: ci professiamo infatti laici dalle ideologie tradizionali e dalle religioni, pur rispettandole tutte.



Abbiamo realizzato una lista completamente civica, senza calcoli o convenienze elettorali, senza scegliere candidati "territoriali" di quartiere o portatori di voti, ma solo fra persone che condividono delle idee innovative e coraggiose, indipendentemente da tutto il resto. Una proposta di ricambio totale del personale politico saltarese.



A chi dice che siamo i dissidenti degli consueti schieramenti partitici, risponderemo che siamo "severamente critici" nel loro operato, perchè questi si sono allontanati dai bisogni primari dei cittadini, producendo disaffezione alla politica, delusioni ed amarezze a tanti che hanno speso tempo, energie e passione civile per degli ideali, e che sono poi stati strumentalizzati.



A chi dice che siamo inesperti, rispondiamo che in questo comune, soprattutto nel nevralgico settore urbanistico, ha amministrato sempre gente “esperta” e che se l’ esperienza ha prodotto questi risultati sotto gli occhi di tutti, e questa completa assenza di ricambio del personale politico, tanto che se dopo 30 anni occorre nuovamente ricorrere a qualcuno che è ininterrottamente consigliere comunale dal 1980, dal 1985, dal 1990, vuol dire che quella dell’ esperienza non è la strada giusta.



A chi ci dice che siamo di destra, rispondiamo che abbiamo fra noi anche esponenti dell' estrema sinistra, a chi ci dice che siamo di sinistra rispondiamo che abbiamo fra noi anche esponenti dell' estrema destra, a chi ci dice che non teniamo ai valori cristiani, rispondiamo che il coordinatore è organista liturgico oltre che cristiano praticante, così come altri componenti della lista.



Ma al di là delle candidature caratterizzate, i promotori attivi sono oltre 20, e tutti vogliono essere laici come detto sopra, uscire da schemi precostituiti, rifuggire dall' ipocrisia, dall' omertà, dall' ineluttabilità e dalla falsità mascherata dal sorriso, dalle buone maniere e dall’ apparenza.



Nella evidente diversità fra le varie anime di questo movimento, e nelle diverse convinzioni interiori di ognuno di noi, e’ il nostro programma ciò che ci unisce profondamente, perchè quando si ragiona di cose concrete e di amministrazione comunale, scrivendo "almeno in 15" tale programma, abbiamo trovato intese praticamente su tutto, e divisioni praticamente su niente.



L’ informazione conformista vuol far credere che oramai non c’è più spazio al di fuori del bipartitismo o del bipolarismo, ma guardando i dati dell’ ultima tornata elettorale saltarese, degli oltre 4.500 aventi diritto al voto del nostro comune, chi si riconosce in questi schemi tanto propagandati sono solo 3.000 esattamente i 2/3, e perché allora privare di rappresentanza i restanti 1.500.



Questo è il nostro bacino potenziale di elettori, senza considerare gli scontenti del PD locale e del PDL locale che potrebbero aggiungersi, e che potrebbero decretare la nostra vittoria a sorpresa. Dopo soli pochi mesi di attività politica, potremmo però anche accontentarci della metà di questi, o anche in una visione più pessimistica ma da non disdegnare, l’ ottenimento anche di un solo consigliere comunale di minoranza con qualche centinaio di voti. Tale consigliere “capo gruppo” di una minoranza autonoma, potrebbe svolgere un prezioso ruolo di riferimento istituzionale, importante per il futuro comitato civico cittadino che il movimento ha deciso di costituire dopo le elezioni.



http://laterzavia.wordpress.com

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