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lunedì 1 giugno 2009

Pergolese: bilancio positivo


Il volo della ‘Volante’ si è arrestato sul più bello. Il sogno della Pergolese di tornare in Eccellenza si è spezzato nella finale contro il Futbol Pesaro. Una sconfitta pesante e inaspettata per quanto di buono i rossoblu avevano fatto vedere nell’ultimo periodo. Un ko che però non cancella una stagione positiva specie se si considerano gli obiettivi che la società si era prefissata la scorsa estate. Mister Henri Moraschini per portare la Pergolese fino alla finalissima le ha tentate davvero tutte. Nonostante i 30 gradi abbondanti che infiammavano Fossombrone, si è presentato in panchina con una tuta felpata che solo a vederla faceva sudare.
“La indossavo da quattro partite e abbiamo sempre vinto. Ci ho riprovato ma non è servito. Pazienza”.
Una ‘Volante’ spumeggiante in avvio: prima il gol di Schiavone, poi la palla del raddoppio sui piedi di Intili. Nel bel mezzo l’atterramento di Urbinati in area di rigore. Per l’arbitro tutto regolare. Moraschini preferisce non soffermarsi su certi episodi.
“Improvvisamente siamo calati, non me lo aspettavo. Viste le ultime apparizioni non credevo che la squadra potesse andare fisicamente in difficoltà. Specie sulle corsie laterali abbiamo fatto molta fatica”.
Le assenze, specie quella di Savelli ha influito molto nel reparto arretrato. I rossoblu si son presentati con una difesa giovanissima e in certe partite inevitabilmente la mancanza d’esperienza si paga molto cara.
“Più che altro siamo arrivati a questa sfida con gli uomini contati e considerata la nostra rosa, quando ci vengono a mancare certi giocatori soffriamo. Peccato perché sono convinto che con la squadra al completo non siamo inferiori a nessuno e l’abbiamo dimostrato in questa stagione. La differenza con il Futbol Pesaro non è quella che si è vista”.
Ma una sconfitta seppur decisiva non può far passare in secondo piano un’annata sotto molti aspetti importante. Dopo campionati opachi e diverse delusioni, la Pergolese è tornata a lottare prepotentemente per il vertice. L’ha fatto con un occhio al bilancio societario e soprattutto puntando senza mezzi termini sui ragazzi del vivaio. “L’obiettivo era soprattutto quello di valorizzare i nostri giovani, credo che l’abbiamo raggiunto. Elementi come Savelli, Anastasi, Formica, Oradei, Volosincu, Santini ma anche Marinelli, Pettinari e Rossetti sono cresciuti molto. Questo grazie ad un lavoro iniziato negli Allievi con i collaboratori Mencaccini e Ferretti. Voglio ringraziare anche chi in questa stagione mi è stato sempre vicino come Carmenati, Micciarelli, Volpini e Anastasi”.
Programmi futuri? “Non ho ancora parlato con la società”.

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