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domenica 1 febbraio 2009

Sull'acqua la retomarcia di Cavallo


Negli ultimi giorni dal rubinetto più che acqua sono piovute polemiche e allora il Sindaco Pietro Cavallo ha deciso di chiuderlo. Tutto come prima, o quasi. La decisione dell’Amministrazione comunale di fornire nelle strutture di proprietà, come le scuole, acqua del rubinetto al posto della minerale, per il momento è stata “congelata”.

Il Sindaco venerdì sera al termine di un’assemblea molto accesa e partecipata ha preso atto delle proteste dei genitori degli alunni. Da una parte il sindaco e la giunta hanno cercato di tranquillizzare i presenti consegnando, dati alla mano, il parere positivo dell’Asur in merito alla potabilità dell’acqua e una relazione che definisce la scelta presa dall’Amministrazione lodevole da un punto di vista ambientale. Cavallo ha presentato inoltre per ogni scuola analisi dettagliate riferite a campioni presi in ogni singola classe. Sull’altro fronte i genitori, molto scettici.
Nella risposta data dall’Asur di Fano si legge: “un’acqua definita potabile è destinata al consumo umano senza distinzione d’età ed è pertanto utilizzabile nelle mense scolastiche e scuole dell’infanzia”.
Parere autorevole che, secondo la giunta “è servito a smontare la polemica iniziata dai consiglieri di minoranza, in particolare Bassotti, che faceva riferimento alla legge 542/92.
“Si tratta di un provvedimento – ha spiegato il tecnico Aset – che spiega di non superare i 10 di nitrati riferito alle acque in bottiglia, dal momento che per giungere nelle nostre case dopo l’imbottigliamento devono essere trattate”. Proprio questa legge ha creato preoccupazione nei genitori.
“Ritengo che non ci sia ancora la giusta cultura – commenta il primo cittadino – per capire che l’acqua è un bene primario che va rispettato. Un ente pubblico deve mettere a disposizione ogni proprio potere per garantire ai cittadini la sua potabilità e utilizzo. Il grande investimento che abbiamo fatto da due anni nel settore del ciclo integrato delle acque va in questa direzione. Nelle scuole rimarranno utilizzabili i rubinetti con bicchierini di plastica in dispenser: perché si inizia con piccoli passi a formare il cittadino di domani”.
Molto soddisfatti per la decisione minoranza e genitori.
“Una retromarcia clamorosa, una grande vittoria dei cittadini. Nessuno – sottolinea il capogruppo d’opposizione Carlo Diotallevi – aveva messo in dubbio la potabilità dell’acqua e il buon lavoro fatto in questo senso dalla giunta. Il dibattito si è spostato sull’opportunità di somministrare l’acqua dell’acquedotto ai bambini. Pur rispettando il D.L. 31/2001, l’acqua dell’acquedotto ha contenuti di nitrati e altre sostanze non proprio salutari, sopra a quelli delle acque oligominerali, e contrastano con i dettami dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e del Decreto 542/92 che prevedono un limite massimo di nitrati di 10 mg/l per l’acqua minerale destinata all’infanzia e anziani. Il Sindaco ha giustificato la scelta adducendo motivazioni culturali e ambientali nel senso di una lotta alle multinazionali che sono dietro al “traffico” dell’acqua, senza però rispondere agli interrogativi e alle legittime preoccupazioni poste dai genitori. I genitori hanno criticato l’Amministrazione per la scarsa informazione in merito alla decisione che è stata di fatto imposta. La scelta ci trova soddisfatti: ha prevalso il buonsenso anche grazie alla forte determinazione dei genitori e nostra. Questo ennesimo episodio testimonia che la giunta è lontana dai veri problemi della gente”.

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