Ricerca personalizzata

sabato 14 novembre 2009

“Arco del cielo”, la scultura dell'ottantenne artista pergolese, Walter Valentini, è entrata a far parte del patrimonio artistico marchigiano



“Arco del cielo”, la scultura dell'ottantenne artista pergolese, Walter Valentini, realizzata nel 2006 e collocata per suo espresso desiderio al centro del Tempietto nel Cortile della Mole Vanvitelliana di Ancona, da domenica è entrata ufficialmente a far parte del patrimonio artistico marchigiano.
Alla Mole, il presidente della Regione Gian Mario Spacca e l'artista hanno “scoperto” la scultura, una fusione in bronzo lucido e patinato di oltre due metri, in una cerimonia ufficiale di presentazione e consegna dell'ultima delle tre opere che Valentini, uno dei più importanti astrattisti del Novecento, ha voluto donare alla Regione Marche. Le altre due, “La città del sole” e “Nel cielo”, sono da dicembre del 2008 esposte nella sede istituzionale della Regione, a Palazzo Raffaello.

Il presidente Spacca dopo aver ringraziato Walter Valentini per la “preziosa donazione che arricchisce la quotidianità del nostro vivere civile”, ha sottolineato che le opere dell’artista pergolese, come quella esposta nella sala dove si riunisce il Governo regionale, gli evocano un altro grande personaggio, non attinente alla cultura, ma molto vicino all'energia pura e all'antimateria: Carlo Rubbia. “Valentini mi suscita emozione e mi trasmette la positività dell'entrare in contatto con l'energia dell'Universo”. Spacca ha poi evidenziato che “questa scultura rappresenta un segnale incoraggiante di speranza, rafforzando l'identità di un luogo magico come la Mole, che diventerà oltre che la sede del Museo Omero, anche il fulcro della vita sociale e culturale del capoluogo di regione”.
E di Ancona, come città rimasta nel cuore, ha parlato proprio Valentini con parole commosse. “Devo ringraziare questa città per le gioie che mi ha fatto vivere fin da bambino, quando venivo con mio padre e mi interessavano solo l'immensità del mare e le sue meraviglie, San Ciriaco e il Cimitero degli Ebrei. Poi il suo profilo di costa, illuminato nella notte, sembra un cielo capovolto e la stella più luminosa è proprio la Mole. Quindi ringrazio Ancona e la Regione per avermi permesso di misurarmi con questo spazio eccezionale”.

Nessun commento:

Posta un commento