Ricerca personalizzata

martedì 24 novembre 2009

Provincia, presentato il bilancio 2010. Ricci: "Una manovra pensata per resistere agli effetti della crisi ma anche in grado di riformare"


«E’ una manovra finanziaria pensata per resistere agli effetti della crisi e ai tagli imposti dal Governo agli enti locali. Ma è anche in grado di riformare, con politiche e strategie nuove per il territorio».

Così il presidente Matteo Ricci e l’assessore Renato Claudio Minardi hanno presentato questa mattina il bilancio di previsione 2010, approvato dalla giunta nei giorni scorsi e ora atteso al passaggio in Consiglio provinciale.

«Abbiamo voluto giocare d’anticipo -ha spiegato Ricci-, per approvare la programmazione finanziaria prima di Natale». E dare così un segnale di sostegno al territorio.


«Non toglieremo un euro ai nostri Comuni -ha continuato-. Vogliamo interrompere il meccanismo dello “scaricabarile”, per cui le difficoltà sono trasferite dall’amministrazione più grande a quella più piccola».

Nel dettaglio: «Agli effetti della crisi economica, evidenziati dai bilanci pubblici, si sommano i danni di questo “federalismo del nulla”, che centralizza le poche risorse disponibili togliendole del tutto ai territori».

Per questo, è necessario «costruire una grande alleanza con le nostre amministrazioni comunali e aiutare i sindaci in difficoltà».

Altre azioni di resistenza: «Abbiamo coinvolto i sindacati nella concertazione -ha evidenziato Ricci- proprio per tenere unita la comunità dei lavoratori.

Nel bilancio sono stati stanziati 420 mila euro per le misure anticrisi: 200 mila euro per sostenere le piccole e medie imprese con il fondo di solidarietà della Regione. E 220 mila euro per i lavoratori e le famiglie».

Per la crisi, si bloccano produzione e consumi. E calano le risorse provenienti dall’addizionale provinciale sull’energia elettrica e dall’Ipt (Imposta provinciale trascrizione autoveicoli), con più di due milioni in euro in meno nelle casse di via Gramsci.

«Per questo, rilanciamo con le riforme e l’innovazione: 400 mila euro di nuove entrate verranno dallo sviluppo della green economy, 350 mila euro dalla lotta all’evasione fiscale e all’abusivismo, in particolare cartellonistica stradale e passi carrabili».

Ma ci sono anche le azioni di sistema: «In primis, la riforma della macchina organizzativa della Provincia. Vogliamo reinternalizzare le attività svolte del Centro Servizi per la pubblica amministrazione. E stabilizzare i precari. Per i prossimi due anni non sostituiremo chi andrà in pensione e ridurremo il numero di dirigenti, che passeranno da 16 a 10. Sono politiche che daranno risultati nel medio periodo».

Altro fronte aperto: «Continuiamo a chiedere con forza il fondo straordinario per la Valmarecchia, perché il passaggio non può essere pagato dai nostri cittadini. E’ una situazione da risolvere, che condiziona il nostro futuro al pari delle prossime scelte del Governo per la finanziaria».

Ha aggiunto Minardi: «C’è una grande compattezza in giunta e nella maggioranza consiliare. Abbiamo chiuso l’assestamento del bilancio 2009 grazie ai risparmi e al blocco di spesa superflua.

I due milioni e 35 mila euro previsti per le spese ordinarie con la vendita dell’ex carcere minorile sono stati recuperati con la gestione oculata delle risorse. E ora possiamo spalmare le plusvalenze derivanti dall’operazione sul bilancio 2010.

Una boccata d’ossigeno, perché i mancati trasferimenti erariali dello Stato e il patto di stabilità strozzano lo sviluppo degli enti locali. Nonostante questo, abbiamo riservato oltre 18 milioni di euro agli investimenti».

Nessun commento:

Posta un commento