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giovedì 7 gennaio 2010

A Fano, Zazie e La Festa del Nino presentano il libro "Il Mangiarozzo 2010. 1000 e più osterie e trattorie dove mangiare almeno una volta nella vita"


Domenica 10 gennaio alle ore 17.30, Zazie in collaborazione con La Festa del Nino, propongono la presentazione del volume "Il Mangiarozzo 2010. 1000 e più osterie e trattorie dove mangiare almeno una volta nella vita".
L'iniziativa si terrà presso la libreria Zazie
Invitati d’eccezione saranno l'autore Carlo Cambi e Tommaso Lucchetti (storico della gastronomia e dell'arte conviviale).


L’autore, Carlo Cambi, narra anche quest'anno di una nutrita schiera di trattorie, tavole calde e ristoranti dove è possibile mangiare benissimo senza dover spendere un capitale. Il Mangiarozzo 2010, oltre ad elencare i posti giusti dove potersi fermare a buttar giù un boccone, racconta di come uomini e donne, nel segno della tradizione, portano avanti la cultura del mangiare sano tenendo conto del susseguirsi delle stagioni. Un libro che ci mette in stretto contatto con una realtà spesso perduta o tenuta ai margini dai grandi circuiti dell'informazione.

Carlo Cambi è un saltimbanco colto e referenziato, uno studioso di economia politica prestato al giornalismo, esperto di turismo e di mercati. È conoscitore inarrivabile di enogastronomia, apprezzando la ricchezza della sua prosa, così stizzosamente distaccata dalle lobby del fornello.

Il Mangiarozzo 2010 è avvincente come un romanzo, utile come un antidoto alla crisi. Anche nell’edizione di quest’anno – giunta ormai al sesto anno (Newton Compton, 912 pagine, 20 euro) – per i lettori c’è una gradita sorpresa: molte delle oltre 1000 osterie e trattorie recensite hanno infatti accettato di praticare uno sconto o di offrire un omaggio ai lettori che si presenteranno con il volume in mano. “Quest’anno – dichiara l’autore – l’editore ha voluto aggiungere una fascetta che dice: Il libro che il Gambero Rosso non vorrebbe farti leggere”. Anche per questo Il Mangiarozzo è un’antiguida: non dà punteggi, non fa classifiche, ma racconta sul filo della cronaca i luoghi, i personaggi, le cucine autentiche d’Italia: quelle dove la tradizione è patrimonio culturale, quelle dove il rapporto con l’agricoltura è reale, quelle dove il mangiare è vero e il conto leggero. Più che una guida infatti Il Mangiarozzo è un incorrotto saggio letterario, che avvince per i suoi toni mai zuccherati.

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