Carlo Diotallevi, capogruppo di minoranza, molto critico con l'Amministrazione comunale
La minoranza torna ad occuparsi della raccolta differenziata. “E’ l’ennesimo inganno ipocrita di questa amministrazione. Il Sindaco Cavallo e l’Assessore Carboni – esordisce il capogruppo Carlo Diotallevi – hanno avviato con grande clamore la differenziata porta a porta ma la sorpresa è durata poco. Il Comune ha attuato la differenziata a domicilio solo per la carta che dal punto di vista ambientale non è il materiale che crea più problemi. Dopo l’ennesimo disconoscimento della Bandiera Blu, proprio a causa della carente differenziata, il Comune si è attivato solo per cercare di migliorare i dati, 7%, che la condannano, a Napoli fanno meglio! La raccolta della carta è un palliativo. Perchè non si è partiti dalla plastica e non si mettono in funzione isole ecologiche con la possibilità di conferire tutti i tipi di rifiuti dotando gli utenti di un'apposita carta che, come prevede la legge, permetta di abbattere la quota variabile della bolletta? Ciò che fa ancor più arrabbiare è che il Comune dimentica e trascura la raccolta dei materiali tossici come lampadine e neon a basso consumo”. In che senso? “Le isole ecologiche non sono abilitate a raccoglierli. C’è poi la mancanza di informazione sui rifiuti ingombranti: nessuno sa che l'Aset con una telefonata li ritira gratuitamente a domicilio. La questione più assurda riguarda la raccolta dei rifiuti elettrici e elettronici, in particolare delle lampadine a basso consumo. Il Decreto 151/05 prevede che i Comuni attivino dei centri di raccolta per questi rifiuti altamente inquinanti e non conferibili con il vetro e un contributo per lo smaltimento a carico dei negozianti. Agli operatori è fatto obbligo di consegnare il materiale alle piazzole ecologiche, ma gli stessi ci hanno segnalato però che pur avendo dovuto iniziare a pagare da subito in fattura il relativo contributo (RAEE) si trovano oggi nell’impossibilità di conferire i rifiuti in quanto non sono operativi i centri di raccolta previsti dalla legge. Paradossale! Abbiamo interrogato l’Assessore Carboni. Ci ha risposto che non è attiva la raccolta e che se i cittadini vogliono conferire le lampadine a basso consumo devono chiamare l’Aset che andrà a domicilio a prenderle. Gli esercenti invece dovranno portarle al centro di raccolta di Fano chiamando delle ditte specializzate per il trasporto e pagarle. Non era più semplice attivare un’isola attrezzata nel Comune? E' una vergogna, questa Giunta è da rottamare!
mercoledì 11 febbraio 2009
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