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domenica 28 dicembre 2008

Marotta, dopo le mareggiate la minoranza chiede lumi


Come si è mossa e quali interventi l’Amministrazione comunale mondolfese ha deciso di predisporre dopo le mareggiate che l’11 e 12 dicembre scorso hanno pesantemente danneggiato Marotta?
Sono le domande che i consiglieri della lista civica “Per Cambiare”, Carlo Diotallevi e Francesco Bassotti, rivolgono al sindaco di Mondolfo Pietro Cavallo tramite un’interrogazione.
“Nel territorio comunale – sottolinea Bassotti – si è abbattuta l’ennesima mareggiata con effetti devastanti per le solite concessioni demaniali, vedasi anche mareggiata dell’agosto del 2007. E’ cronica la mancanza di interventi strutturali alle scogliere interessate, dimostratesi ampiamente inadeguate e causa di ingentissimi danni economici per gli operatori, oltre ad insidiare i beni di proprietà comunale come le strade. Il Governo ha deliberato lo stato di emergenza a livello nazionale il 18 dicembre scorso. In questo periodo cosa è stato fatto da questa amministrazione al di là degli interventi immediati di soccorso agli operatori danneggiati? La Regione Marche è stata ufficialmente interpellata in merito? Quali risposte sono arrivate e nello specifico quali tempi sono stati prospettati? E’ stato effettuato un resoconto dettagliato ed una precisa quantificazione dei danni? Questa Amministrazione ha intenzione una volta per tutte di sostenere concretamente gli operatori del settore con azioni anche eclatanti, seppur nella legalità, presso la Regione Marche o intende ancora piangere sul latte versato?”

Il Comune ha richiesto alla Regione lo stato di emergenza ma per la minoranza consiliare e tanti operatori turistici il nocciolo del problema sono le scogliere.

“E’ una questione vitale – spiega Diotallevi – un tema che va avanti da decenni e ogni volta ci sentiamo dire dagli amministratori che verrà risolto. Negli ultimi due anni ci hanno assicurato che con i lavori che si stavano eseguendo, e che sono terminati da alcuni mesi, tutti i problemi avrebbero trovato soluzione. Invece dopo un nuovo sopralluogo emerge ancora quello che dicevamo da mesi: gli interventi non sono sufficienti e ci si dovrà rimettere mano. Occorrerà elaborare, realizzare e finanziare un nuovo progetto per allargare le basi e rialzare le scogliere rimaste più basse, ma quanti anni ci vorranno? Quanti altri danni dovranno subire i nostri operatori?”

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