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lunedì 11 ottobre 2010

San Lorenzo, gli abitanti di San Vito contro il fotovoltaico a terra. Raccolte 136 firme


Dalla zona a sud a quella a nord nel centro laurentino continuano a sorgere impianti fotovoltaici a terra.
Dopo la protesta dei residenti di Borgo Roncaglia arriva quella degli abitanti di San Vito sul Cesano contro la realizzazione di una serie di impianti molto vicini tra loro.
Un gruppo di cittadini ha deciso di passare ai fatti tramite una raccolta di firme. Per l’esattezza 136, un’enormità per una piccola frazione, che sono state inviate al presidente della Provincia Matteo Ricci, al sindaco di San Lorenzo in Campo Antonio Di Francesco e al presidente della Regione Gian Mario Spacca.
Una raccolta firme contro l’installazione di pannelli fotovoltaici in terreni lungo la strada provinciale che dal centro laurentino porta a Pergola.

“Essendo venuti a conoscenza in via informale che sono state avviate le procedure finalizzate alla realizzazione di diversi impianti fotovoltaici, uno già in fase di costruzione – spiegano i promotori della petizione – invitiamo il presidente della Provincia, il sindaco e la giunta di San Lorenzo e il presidente della Regione a riflettere prima di autorizzare gli impianti che andrebbero a deturpare per decenni il paesaggio e l’ambiente locale, oltre a sottrarre impropriamente dei terreni che potrebbero essere sfruttati da attività agricole. Questi impianti potrebbero invece essere autorizzati ed istallati sopra le coperture di capannoni industriali, ad esempio nelle due zone industriali vicine, e pubblici, come per altro, auspicato dallo stesso presidente della Provincia.
Rileviamo pertanto che un’eventuale autorizzazione di questi impianti contrasterebbe con le scelte politiche dell’Amministrazione provinciale. Inoltre va sottolineato l’impatto ambientale.
In una realtà territoriale così ristretta, in linea d’aria 700 metri per una superficie occupata di circa 15-16 ettari, tre o quattro impianti avranno un effetto devastante sia per noi cittadini del posto, sia per il turismo culturale del Museo dei Bronzi Dorati di Pergola e dell’eremo di Fonte Avellana, e dei vicini borghi tipici di San Vito sul Cesano, Monterolo e Montevecchio di Pergola.
Infine ricordiamo la recentissima legge regionale del 4 agosto 2010 che disciplina concretamente ed in senso restrittivo la materia, a tutela di un territorio storicamente legato all’agricoltura, ad una fortunata sobrietà paesaggistica ed oggi anche a vocazione turistica”.


Nella foto un impianto a San Lorenzo in Campo

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