Ricerca personalizzata

sabato 3 aprile 2010

Diserbante sulle strade: una Pasqua al Glyphosate?

Da qualche anno a questa parte c'è una novità, l'ANAS ha cominciato ad utilizzare il diserbo.
Il prodotto usato è probabilmente un erbicida disseccante a base di "glyphosate", ne esistono sul mercato numerose formulazioni commerciali, ma la più diffusa è il "Roundup" della Monsanto.
Agisce in circa 20 giorni ed è facilmente riconoscibile per il caratteristico colore arancione che conferisce alla vegetazione trattata prima del suo totale disseccamento ( deriva infatti dal famigerato “agente orange” della guerra in Vietnam). Proteste verbali e scritte, interpellanze a comuni e province sono state presentate in quest’ultimo anno, in Toscana, Sardegna, Valle d’Aosta, Sicilia, oltre a richieste ad Anas di spiegare il perché di questa scelta ora attuata anche nella nostra Provincia. Il Circolo Legambiente di Manciano (Toscana) scriveva nel maggio scorso:

“L'uso di questo prodotto per impedire la crescita di erba lungo le strade è stato in più occasioni stigmatizzato dalle autorità sanitarie, ed è dello scorso anno il divieto emesso dall'assessore all'ambiente del Comune di Viterbo, indignato per l'uso massivo che l'ANAS ne aveva fatto sulla via Cassia. Ma anche quest'anno l'ANAS ha ripetuto questa pratica che ha l'indubbio vantaggio di abbattere i costi di manutenzione delle strade.
Nella nostra zona ne abbiamo constatato. L'uso sull' Aurelia bis in tutti i suoi 54 chilometri e sull'Aurelia da Civitavecchia a Montalto di Castro. Ed è di questi giorni una viva polemica tra alcuni anziani ortolani senesi e la ditta che su appalto ANAS, sulla tangenziale di Siena, ne ha fatto un uso scriteriato, in presenza di deriva ventosa, contaminando i loro ortaggi (e che inconsapevoli hanno consumato per diversi giorni)”
Infatti il “glyphosate” è particolarmente dannoso per gli organismi acquatici: pesci, crostacei e molluschi, e dopo la dispersione la molecola rimane attiva anche diversi mesi, specie sulle superfici inerti come asfalto e cemento.
Quindi il suo utilizzo sulle fossette stradali è espressamente vietato dalle schede di sicurezza che accompagnano tutta questa classe di prodotti: ignorare tali indicazioni configurerebbe un reato.
Troviamo poi assurdo che, a fronte di un numero di disoccupati in continua crescita nel Paese, l'ANAS, in un sol colpo, scelga di mandare a casa la manodopera e mettere a rischio le nostre verdure ed i nostri corsi d'acqua.

Il Coordinamento dei comitati, già attivo con la richiesta di vietare l’uso anche a scopo agricolo di pesticidi e diserbanti nei pressi delle zone abitate (richiesta che ha sortito come risultato un’ordinanza del Sindaco di Barchi, vigente sin dall’agosto 2009, che vieta l’irrogazione di fitofarmaci fino a distanza di 150 metri dai corsi d’acqua e 100 metri dalle abitazioni), interpella l’Amministrazione provinciale perché chiarisca se esista una norma circa il divieto di utilizzo di diserbanti sui cigli stradali e in aree pubbliche ed intervenga presso Anas per sapere tipologia del prodotto usato e quantità impiegata, invitando la società ad abbandonare questa tecnica nociva.
Ci auguriamo altresì che anche per la risoluzione di altri problemi, come quello della presenza estiva di zanzare tigre e papataci, Comuni e Provincia si orientino a criteri di lotta biologica, evitando di appaltare lo spargimento di sostanze tossiche circa le quali oltretutto i cittadini non vengono informati né della tipologia né dell’entità.


Coordinamento dei comitati di difesa delle valli del Metauro, Cesano e Candigliano,
2 aprile 2010.

http://www.comitatinrete.it


Comunicato stampa

Nessun commento:

Posta un commento