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mercoledì 1 settembre 2010

San Lorenzo, il Paradosso del Barbiere scrive al Comune: "Apriamo un dibattito su Mestieri e Mercanti. Si cambi rotta dopo una gestione fallimentare"


Lettera aperta all’Amministrazione comunale di San Lorenzo in Campo

Questa lettera aperta nasce dall’esigenza di aprire un dibattito su Mestieri e Mercanti, che a livello turistico, culturale e di aggregazione tra cittadini dovrebbe rappresentare la manifestazione più importante per il nostro paese.
L’ultima edizione è terminata da pochi giorni ed in paese non si parla d’altro tra i giovani e non solo.

Se ne parla perché il flop purtroppo è stato clamoroso.

Che le premesse non fossero le migliori per un’edizione da incorniciare lo si era capito da tempo. La gran parte di coloro che per anni sono stati i protagonisti della festa, organizzando taverne, concerti ed attrazioni infatti già da inizio luglio aveva comunicato la decisione di non partecipare. Una scelta fatta perché in disaccordo con le modalità d’organizzazione.

Va ricordato che l’Amministrazione comunale da inizio anno aveva chiesto alla Pro Loco di attivarsi per curare Mestieri e Mercanti contattando le varie associazioni e chi per tante edizioni ha partecipato all’evento. La prima riunione invece si è tenuta solo a poco più di un mese dalla festa. Perché?

Anche la decisione di dare più spazio all’aspetto storico per far sì che la manifestazione venga riconosciuta dall’associazione regionale delle rievocazioni storiche non ha trovato grandi consensi.

Il risultato è stato scarso a detta della stragrande maggioranza della cittadinanza e dei pochissimi turisti presenti.

Il sabato già intorno alla mezzanotte il centro storico era un deserto, qualche presenza in più la domenica. Un afflusso lontanissimo da quello registrato nelle passate edizioni, che dovrebbe far riflettere. Il fatto che solo una cantina fosse gestita da laurentini, la poverissima mostra mercato dell’artigianato, antiquariato e agricoltura, l’assenza quasi totale di mestieri riproposti e di attrazioni come concerti, artisti di strada e spettacoli vari, ha tenuto lontane tantissime persone, specie i giovani. A molti è sembrata assai stonata pure la colonna sonora delle varie taverne con il contesto storico che si voleva rievocare.

Crediamo che quanto sopra esposto, ossia il bilancio negativo della festa, possa trovare d’accordo anche l’Amministrazione comunale.

Seppur le presenze alla festa così come il bilancio della stessa non verranno mai comunicati dalla Pro Loco (atteggiamento incomprensibile) i pochi che erano presenti hanno potuto constatare con i propri occhi l’insuccesso totale.

Crediamo che quanto chi organizza un evento fallisce deve renderne conto. Non è ammissibile che si continui a far finta di niente. Noi come associazione già dopo la scorsa edizione avevamo richiesto che ci fosse una maggiore collaborazione tra i vari attori e le varie forze presenti in paese (associazioni, cittadini, ecc.). Una richiesta caduta nel vuoto perché la Pro Loco ha deciso di organizzare Mestieri e Mercanti da sola o quasi peggiorando addirittura la situazione.

E’ arrivata ad un mese dalla festa chiedendo alle varie associazioni di condividere un programma già impacchettato. Questa è dittatura. Il programma va curato insieme. I giovani e le associazioni vogliono essere protagonisti di questo evento non riempire gli spazi facendo semplicemente una cantina.
L’atteggiamento autoritario della Pro Loco si è rivelato fallimentare in quanto chi per anni ha sempre preso parte a vario titolo alla festa, in questa edizione non era presente. Ciò ha portato per mancanza di taverne addirittura a rivolgersi a Fano. Una scelta assurda, fuori da ogni logica.
Così non si costruisce un bel niente. Così si affossa solo la festa e il paese.

E’ ora passata di prendere atto del comportamento della nostra Pro Loco che negli ultimi anni non ha lasciato nulla di positivo né a livello culturale né a livello turistico.
Eventi come il Farro Fest, l’Asparago Day, la Purple Night, le ultime due edizioni di Mestieri e Mercanti, la Sagra del Castagnolo, sommate alla gestione del museo e del teatro all’acqua di rose ne sono le prove lampanti.

Ancor più grave la faccia tosta con la quale la Pro Loco ha sottolineato il successo dell’ultima edizione di M&M sugli organi di stampa. Dichiarazioni che sanno tanto di presa in giro nei confronti dei laurentini.

Ci sono tante associazioni giovanili e non solo, ragazzi e non solo, che hanno dimostrato con i fatti di saper fare molto ma molto meglio organizzando eventi di qualità e di successo portando in paese tantissima gente e quindi promuovendolo.
A loro è ora di dare spazio. A loro è ora di dare una possibilità se si vuole provare a riemergere.
In diversi paesi limitrofi il cambiamento ha portato grandi frutti. Anche da noi è possibile attuarlo basta volerlo.

L’Amministrazione comunale che per prima insieme a tutti i laurentini ha pagato e sta pagando le conseguenze di una gestione fallimentare, riprenda subito in mano la festa e non solo e cambi rotta.

Noi non vogliamo insegnare niente a nessuno ma ci sentiamo in dovere amando questo paese di intervenire per rompere un silenzio ed una situazione diventata nel tempo davvero preoccupante.

Speriamo di ricevere al più presto un segnale per iniziare a costruire un futuro nuovo e migliore.




Il Paradosso del Barbiere

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