Ricerca personalizzata

giovedì 15 gennaio 2009

Marotta unita: "Dovrebbero votare solo i marottesi"


Sulla questione dell'unificazione intervengono il Presidente del Comitato Pro Marotta Unita, Gabriele Vitali, e il capogruppo d'opposizione, Carlo Diotallevi

C’è soddisfazione a Marotta per gli importanti sviluppi relativi alla storica questione dell’unificazione arrivati dall’incontro tra il Sindaco di Mondolfo, Pietro Cavallo, di Fano, Stefano Aguzzi, con l’Assessore regionale agli enti locali, Stefania Benatti. Grazie all’apertura del primo cittadino fanese e all’impegno costante dell’Amministrazione Cavallo, finalmente la proposta di legge di aggregazione dopo una lunga attesa potrà essere formulata dalla Regione e quindi i cittadini decidere. Per il Comitato Pro Marotta Unita che da una vita ormai battaglia per superare l’unificazione territoriale ed amministrativa della “Berlino dell’Adriatico” una grande vittoria. “Abbiamo raggiunto – spiega il Presidente Gabriele Vitali – ciò che ci eravamo prefissi e ringrazio per correttezza, impegno e coerenza i due Sindaci e l’Assessore regionale per aver rispolverato la questione. Ora però bisognerà capire bene cosa dice il regolamento regionale per quanto concerne il referendum consultivo. Ricordo che nel 1981 l’ufficio legislativo della Regione chiese un parere a Roma su quale popolazione dovesse esprimersi, ossia recarsi a votare. Tutta Mondolfo e Fano andò alle urne. E’ un nodo importantissimo da sciogliere perché nel frattempo, mi riferisco a Fiumicino, per un referendum analogo si è espressa solo la popolazione interessata. Nel nostro caso dovrebbe votare quindi quella parte di territorio oggetto dello spostamento, fino al confine deciso nel Rio Santa Vittoria. Comunque anche se accadrà come nel 1981, noi andremo a verificare i seggi elettorali direttamente interessati e ci faremo valere perché, non mi stancherò mai di dirlo, questa è una vicenda che riguarda Marotta e il suo futuro”. In merito anche il capogruppo d’opposizione, Carlo Diotallevi, ha dei dubbi. “L’incontro è stato positivo ma c’è da capire bene modi e tempi. Intanto speriamo che il Sindaco di Fano a cui va riconosciuta un’apertura coraggiosa che nessun altro negli anni indietro ha avuto, porti la questione in consiglio prima delle elezioni altrimenti passeranno come in passato tempi lunghissimi. Poi non si evince che popolazione sarà interessata dal referendum. Il Comitato di Marotta dice che se anche voteranno tutti i cittadini dei due Comuni si andrà successivamente a verificare solo l’esito delle sezioni interessate: ma dove c’è scritto? Chi obbliga la Regione a far questo? Servono precise garanzie per evitare la solita presa in giro”.

Nessun commento:

Posta un commento