martedì 9 febbraio 2010
S.Costanzo, primo in Italia ad approvare delibera per arrestare impianti fotovoltaici in zone agricole. Plauso dal Movimento Stop Consumo Territorio
Ad appena due mesi dal suo avvio, la “campagna nella campagna” avviata dal Movimento Nazionale per lo Stop al Consumo di Territorio, per arginare l’esponenziale moltiplicarsi di nuovi impianti fotovoltaici su terreni liberi, inizia a caratterizzare di atti concreti il suo percorso. Giungono, infatti, segnali chiari da innumerevoli parti d’Italia: molte sono le Commissioni consiliari ed i Consigli comunali già impegnati nell’analizzare e dibattere il controverso tema sul “come” limitare-impedire che i terreni agricoli possano finire per essere adibiti a “coltivazioni” di pannelli fotovoltaici.
“Un’attenzione – spiega Alessandro Mortarino, coordinatore del Movimento Nazionale Stop al Consumo di Territorio – quasi febbrile che ci conferma quanto il fenomeno fosse da porre sotto esame urgente e necessitasse davvero di un intervento chiaro da parte degli amministratori sensibili. Siamo lieti di avere “lanciato un sasso” in uno stagno evidentemente non immobile. Lo scorso 26 gennaio abbiamo, con estrema soddisfazione, potuto anche salutare il giungere della prima delibera approvata nel segno del “fotovoltaico sì, ma non su terreni liberi””.
Si tratta del Comune di San Costanzo, il cui consiglio comunale ha approvato la delibera proposta dall’assessore all'Ambiente, Agricoltura e Turismo, Ing. Gigliola Cattalani.
“Ha “bruciato” nel rush finale tutti gli altri Comuni italiani e merita, dunque, la nostra “menzione d’onore”. La delibera, proposta dall’assessore Cattalani, ed approvata dal Consiglio comunale, definisce un’integrazione al regolamento edilizio comunale vigente ed introduce un nuovo articolo interamente dedicato ai pannelli fotovoltaici ed alle fonti rinnovabili. Spicca nella delibera come ‘nelle zone agricole non sono consentiti impianti fotovoltaici a terra ed altri impianti di produzione di energia di tipo autonomo, sono tuttavia consentiti impianti solari termici o fotovoltaici aderenti o integrati nei tetti degli edifici con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda e i cui componenti non modificano la sagoma degli edifici stessi’. Questa prima delibera del Comune di San Costanzo segue molti altri segnali importanti come ad esempio l’intervento del Tar di Lecce per fermare la realizzazione del devastante impianto eolico previsto sulla Serra di Ruffano; la delibera dei primi indirizzi per la prevenzione del consumo di suoli agricoli con impianti fotovoltaici e analoghi fatta dal Consiglio dei 10 sindaci/Agenda 21 della “Marca della Due Province” in provincia di Torino”.
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