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sabato 14 marzo 2009

Comunisti Anarchici: "Chiudiamo le sedi di Forza Nuova"

“Basta una scazzottata a far chiudere tutti i phone center della provincia?” La domanda la pone la Federazione dei Comunisti Anarchici sezione "Nestor Makhno" di Fano-Pesaro, che interviene sulla manifestazione organizzata ieri da Forza Nuova a Marotta per la chiusura definitiva dei phone center. Una decina di militanti di Fn è scesa in strada nei pressi del phone center di via Litoranea dove sabato scorso era scoppiata una rissa tra due extracomunitari. “Allora dopo le decine d’episodi di violenza fascista, razzista, omofobica e sessista da parte di FN e degli scagnozzi rasati, chiediamo che tutte le sedi di questo movimento politico di estrema destra vengano chiuse. Se iniziassimo a citare tutti gli episodi di violenza cieca e bruta che proprio a Marotta hanno sfiorato quasi la tragedia quando le teste rasate vicine a Fn hanno picchiato quasi a morte dei giovani marottesi rei di avere un look troppo sinistroide, l’elenco prenderebbe un giornale intero. Basti ricordare i due rappresentanti del Pd malmenati a Fano, i ragazzi del Centro Sociale di Pesaro, gli immigrati presi di mira, i ragazzi e le ragazze gay in alcuni istituti della provincia e le minacce e gli insulti che questi lor signori si permettono di dirigere a destra e a manca. E se dobbiamo fare lo stupido paragone chiediamo che tutti i bar o locali in cui avvengono risse e scazzottate siano chiusi, e così vivremo dietro i muri di cemento armato delle nostre case con la paura dell’aria che respiriamo. La manifestazione a Marotta è una strumentalizzazione e l’amministrazione di Mondolfo non dovrebbe lasciare lo spazio ad un’organizzazione politica di cui non si è ancora chiarita la partecipazione alle ultime gravissime aggressioni che si sono verificate proprio nel territorio di Marotta”.

A San Costanzo il centro-destra candida Andrea Furlani


“Passo il testimone ma non certo per fare l’opposizione”: con queste parole Margherita Mencoboni, capogruppo consiliare di minoranza, ha presentato il nuovo candidato Sindaco Andrea Furlani. Commercialista, 48 anni, impegnato nel volontariato, sarà a capo di una lista civica appoggiata dal PdL. Nel 1995 perse per soli 8 voti, a giugno ci riproverà più convinto che mai. “Siamo totalmente alternativi a questa Amministrazione che come una piovra usa i tentacoli per mantenere il potere. La Giunta Lucarini è capace solo di vendere fumo, sistema un po’ il centro storico e poi crea disastri ambientali. Il Comune ha accettato un eco-indennizzo di 180.000 euro per la discarica di Monteschiantello con cui ha comprato una scaffalatura per un archivio invece di impiegare la somma nel settore ambientale. Sull’installazione dell’antenna solo grazie ai cittadini il Sindaco si è fermato. Più del 50% degli abitanti non usufruisce del depuratore, scarica a cielo aperto con ciò che ne consegue per la salute. Le scelte urbanistiche devono tener conto dell’impatto ambientale e questa Amministrazione non l’ha fatto. Circonvallazione, servizi sociali, rilancio turistico sono le priorità programmatiche. I pochi immobili comunali rimasti non li venderemo. Le frazioni vanno tolte dall’isolamento. Siamo la vera ed unica novità alle prossime elezioni”. Domenica 22 in piazza i cittadini potranno confrontarsi con il candidato.

Mondolfo, Sindaco Cavallo: "Una vallata in ginocchio"


“Una vallata in ginocchio da un punto di vista occupazionale”: è questa la riflessione del sindaco di Mondolfo, Pietro Cavallo che ogni giorno, suo malgrado, si trova a rispondere, spesso senza mezzi reali, alla richiesta di aiuto di famiglie in difficoltà.
“Un’altra realtà alquanto amara – spiega il primo cittadino – è quella dei molti giovani per lo più laureati, vera risorsa del nostro territorio, che si trovano in mezzo a una strada, senza prospettiva”. Una crisi che induce Cavallo a una riflessione anche politica. “Ritengo che in questa delicata fase sia necessario avere una onestà intellettuale che il governo di centrodestra non ha assolutamente: gioca ignobilmente sulla comunicazione degli aiuti ad aziende e famiglie, come gli ammortizzatori sociali e altri benefit che in realtà non esistono. Mi chiedo come mai l’opposizione capeggiata da Carlo Diotallevi non sia stata in grado di spendere una parola sulla voragine economica che ha inghiottito aziende imponenti del nostro comune e della vallata. Esternano problematiche gravissime come quelle delle buche, senza capire che le difficoltà quotidiane dei cittadini e dei lavoratori sono altre. Sbarcare il lunario, fare la spesa, pagare bollette, consentire ai figli una dignità, un’istruzione e non perdere la casa perché magari non si hanno soldi per onorare l’affitto o il mutuo. Certo, non prendono posizione perché sono i primi a capire che il loro governo sta barando, e lo fa sulla pelle dei cittadini, dei lavoratori, dei piccoli imprenditori. Che cosa sta facendo il governo per salvaguardare la ricchezza di giovani laureati che abbiamo a spasso, delle famiglie in difficoltà che ogni mattina arrivano in comune disperate? E’ questa la quotidianità che come amministratori viviamo, sconfortati anche dal fatto che spesso non siamo in grado di dare risposte sicure, supporti economici. La politica, se fatta seriamente, senza falsi allarmismi e demagogia, deve essere in grado di percepire le emergenze sociali, di farsi paladina e portavoce di un bisogno di aiuto che al momento non sembra avere una battuta di arresto, anzi stiamo tornando indietro nei tempi. Ciò non significa che la buca o una strada d’asfaltare non siano una priorità, ma forse sarebbe bene che Diotallevi e tutto il centrodestra si guardi attorno e inizi a respirare a pieni polmoni la grave crisi di sussistenza che molti cittadini del nostro comune e dell’intera vallata vivono costretti a scegliere se impiegare dieci euro nella spesa o in qualche piccolo pagamento”.

Cavallo ne ha ancora per la minoranza. “Sarebbe arrivato il momento che la minoranza facesse un salto di qualità, proponesse soluzioni e idee. Come mai Diotallevi chiede di videosorvegliare Marotta e non si è ancora espresso sugli ultimi fatti di violenza che hanno visto coinvolti dei minori? Perché è più semplice far demagogia che assumersi responsabilità. Responsabilità che possono avere la facoltà di gestire solo chi è capace a governare, chi non si nasconde come il centrodestra dietro a false campagne di comunicazione che sono specchietti per allodole”.

venerdì 13 marzo 2009

A Marotta manifestazione di Forza Nuova per la chiusura del phone center


A Marotta come a Mondolfo, la rissa di sabato scorso nei pressi del phone center di via Litoranea che ha visto protagonisti due extracomunitari, sta facendo molto discutere. Non è, infatti, la prima volta che episodi simili avvengono nella zona ed alcuni mesi fa i residenti esasperati erano scesi in piazza per protestare e spiegare agli agenti della Polizia Municipale la situazione. Ora torna alla carica Forza Nuova che sabato pomeriggio terrà una manifestazione per la chiusura definitiva dei phone center.
“Dopo l’ennesima violenta rissa tra immigrati – spiega Massimo Sabattini di Fn di Fano – avvenuta nei pressi del phone center di Marotta torniamo a chiedere la revoca delle licenze e la chiusura definitiva di tutte le attività analoghe presenti sul territorio. Avevamo già preso posizione in merito nello scorso ottobre, la chiusura di 15 giorni ordinata dal Prefetto è solo un palliativo. I problemi per la popolazione si ripresenteranno alla riapertura, la questione va risolta in modo radicale con la revoca delle licenze. Tutti sanno che questi esercizi favoriscono l’aggregazione di sbandati di varia provenienza che ignorano le più elementari regole del vivere civile. Forza Nuova manifesterà a fianco della cittadinanza a partire dalle 17 davanti al phone center di via Litoranea affinché le istituzioni cessino di latitare e mettano fine una volta per tutte al profondo disagio ed al pericolo derivante da queste attività”.

Il candidato alla presidenza della Provincia Ricci: "I lavori della variante di San Lorenzo partiranno presto"


Il tour elettorale di Matteo Ricci, candidato del centro-sinistra alla presidenza della Provincia, ieri ha fatto tappa nella valle del Cesano. In mattinata ha toccato Monte Porzio e Fratte Rosa incontrando amministratori e visitando diverse attività produttive, mentre nel pomeriggio si è recato a San Lorenzo in Campo.
Nell’assemblea pubblica conclusiva, Ricci è riuscito a riunire in sala consiliare, cosa non da poco, le varie anime del Pd che nel centro cesanense sono ai ferri corti tanto da dar vita nella prossima tornata elettorale a due liste contrapposte. Ma sulle questioni squisitamente politiche il candidato ha preferito non entrare. Il nodo su chi il Pd provinciale sosterrà alle amministrative di giugno non è stato quindi sciolto. Ricci ha però dato a tutti i presenti, al Sindaco di Francesco in primis, una notizia positiva attesa da tempo: i lavori per il primo stralcio della variante del centro abitato partiranno entro qualche settimana. “E’ nostra intenzione – ha concluso Ricci - trovare i soldi anche per concludere l’opera così da risolvere il problema della viabilità”.

Mondolfo, Vergari "Un Comune unico"


Nel dibattito sull’Unione Valcesano interviene l’ex Sindaco e attuale Assessore all’urbanistica di Mondolfo Gaetano Vergari, rispolverando l’interessante progetto del Comune unico che sicuramente farà molto discutere il panorama politico.
“Poiché sono stato e sono un convinto assertore dell’Unione e credo di aver esercitato una certa influenza perché questa nascesse, mi sembrerebbe da vigliacchi non sostenerla ora che viene severamente criticata. Sin dal 1990 le Unioni dei Comuni vennero concepite dalla legge 142 come nuove forme associative finalizzate alla riduzione del numero dei Comuni, attraverso un percorso decennale che doveva portare alla loro fusione in un nuovo Ente. Questa formula fu un fallimento perché allora era molto forte la spinta identitaria dei Comuni. Dieci anni dopo veniva cambiata rotta. La costituzione dell’Unione non avrebbe portato più automaticamente alla fusione fra i vari comuni aderenti ma con degli incentivi finanziari si sarebbe tentato di favorire un progressivo processo di integrazione amministrativa e gestionale al termine del quale i comuni avrebbero potuto scegliere se fondersi oppure no. Il nuovo percorso normativo è alla base dell’aumento esponenziale del numero delle Unioni in Italia che però non si sta traducendo ancora in quella riduzione nel numero dei comuni che era ed è nell’auspicio della legge. Dobbiamo ripartire da questo concetto per valutare criticamente l’operato della nostra Unione e capire se le azioni politiche intraprese si sono mosse verso il preciso obiettivo di incentivare le ragioni dello stare insieme o se si è navigato a vista. Temo che fin dal suo sorgere, per questioni legate al solito becero localismo questo nodo non sia stato sciolto e le attuali polemiche sono figlie del declino della spinta ideale verso la costituzione del grande Comune cesanense che era stata l’ispirazione alta per arrivare a formare l’Unione”.
Vergari lancia poi un invito ai partiti.
“Chiedo alla politica, anche in vista delle prossime elezioni, ad esprimersi in maniera chiara su questo tema e se non si ha la forza o la convinzione di orientare le scelte delle popolazioni, di andare a chiederne ufficialmente l’opinione attraverso un sondaggio ufficiale come si farà per l’Unione di Pian del Bruscolo per conoscere le reali intenzioni della gente sulla prospettiva di creare o meno un Comune unico. Per quanto mi riguarda – conclude Vergari – sono arruolato da sempre tra coloro che avranno il coraggio di sventolare questa bandiera”.

“La costituzione della vera Città cesanense, terzo Comune della Provincia – spiega Vergari – porterebbe a un peso politico superiore a quello degli attuali comunelli, l’assenza del quale è alla base della mancata risoluzione degli annosi problemi della vallata. Si migliorerebbero i servizi, diminuendone i costi, si valorizzerebbero le specificità dei vecchi comuni come risorsa per una serie promozione turistica. Un solo Sindaco, consiglio comunale e Giunta, quindi drastica riduzione dei costi della politica. Nella prospettiva della nuova realtà avrebbe senso pretendere l’aggregazione di Marotta di Fano al nascente Comune”.

A Mondolfo nasce il comitato "Liberi di camminare"


Si chiama “Liberi di Camminare” il comitato cittadino nato per chiedere che questo diritto venga tutelato di fronte al rischio per l'incolumità pubblica che nei mesi scorsi, da settembre a gennaio, si è manifestato con l'apertura della caccia. Ha avviato anche una raccolta di firme.
“C'è una valle nel basso Cesano – spiegano i promotori – che da diversi anni è al centro dell'attenzione per il paesaggio rurale come quello di una volta, per le grotte scavate dagli uomini nell'arenaria e per i nidi, sempre nel tufo, scavati dai gruccioni”.
La valle dei Tufi e si estende tra Mondolfo e San Costanzo. Per tante persone è il luogo ideale per passeggiare, correre o riposarsi. C'è un laghetto di pesca sportiva, sono stati creati parchi pubblici attrezzati, si possono visitare chiese e borghi, per poi rilassarsi negli antichi lavatoi. Pochi anni fa l'Archeoclub di Mondolfo vi ha creato, con il sostegno finanziario della Provincia, un percorso didattico con cartelli direzionali e pannelli informativi. Ma da settembre del 2008 la valle dei Tufi non è più la stessa.
“Fino a quel momento, per diversi anni, la presenza di una Zona di Ripopolamento e Cattura vietava la caccia e così non c'era giorno diverso dall'altro per la passeggiata. Quel divieto è caduto e per 5 mesi niente più persone a passeggiare. Un folto numero di cacciatori, gli spari, i cani da riporto e l'atmosfera è mutata. Camminare è divento pericoloso, già dalla fine dell'estate scorsa e anche quest'anno potrebbe essere lo stesso. Chiediamo alla Provincia e al suo Presidente e Assessore alla Caccia Palmiro Ucchielli di restituire la valle a tutti i cittadini, perchè chi ha la passione della caccia può andare altrove mentre un luogo così bello, comodo e ricco di attrazioni non esiste in zona”. Aderiscono all’iniziativa popolare le associazioni Lipu Pesaro, Lupus in Fabula, Amici della Foce del Cesano, Melampo e Terra Gobba.

A San Costanzo s'inaugura la Sala polivalente


Sabato 14 marzo, alle ore 16, verrà inaugurata la Sala Polivalente di proprietà della Parrocchia di San Costanzo, sita nel centro storico del paese, dopo un completo lavoro di restauro grazie anche al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, del Comune di San Costanzo e dell’Erap di Pesaro.

Il programma prevede un’esibizione musicale degli alunni del corso di orientamento musicale alla quale seguirà la cerimonia di inaugurazione. A Don Giancarlo De Santi, Parroco di San Costanzo, il compito di aprire gli interventi. Il dott. Paolo Vitali, nella sua qualità di moderatore, darà quindi la parola al Vescovo Diocesano Mons. Armando Trasarti, al Presidente Fondazione Carifano Fabio Tombari, al Presidente dell’Erap Odino Zacchilli, al Sindaco Giuliano Lucarini e all’Assessore Regionale alla Cultura Vittoriano Solazzi.

Concluderà il vice Parroco Don Antonio Betti. Storicamente la struttura faceva parte del complesso edificio appartenuto ai Conti Cassi; l’ambiente a ridosso del cortile interno della dimora gentilizia venne trasformato in teatro che, nel corso degli anni, passò fra le proprietà della Parrocchia. Per decenni il “teatrino” è stato il centro della vita sociale del paese con finalità prettamente educative e ricreative.

Il complesso edilizio, che è stato per diverso tempo inutilizzato e in condizioni non agibili, dopo questo restauro, sarà pienamente disponibile e finalmente utilizzato come sala polivalente con un nuovo accesso da Via Cavour.

Questa Amministrazione Comunale rivolge un plauso alla Parrocchia di San Costanzo per questo intervento di notevole portata a vantaggio sia della cittadinanza sancostanzese che dell’Unione Valcesano che va ad aggiungersi agli altri beni storici recuperati che hanno contribuito a cambiare aspetto al nostro paese.

Funivia del Catria, grande affluenza


I dati al primo marzo fanno registrare, dopo soli 32 giorni di esercizio, quota 5mila visitatori. Soddisfatti il presidente Ucchielli e l’assessore al Turismo Giovanni Rondina

Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Provincia Palmiro Ucchielli e dal vice presidente e assessore al Turismo Giovanni Rondina per la grande affluenza di persone alla “Funivia del Catria” (impianto di risalita a fune). Al primo marzo, dopo soli 32 giorni di esercizio effettivo, la struttura ha fatto registrare quota 5.000 viaggiatori. “Pur tra prevedibili e necessari aggiustamenti – ha evidenziato il sindaco Giampietro Volpi in una lettera scritta a Ucchielli e Rondina - il giudizio dei visitatori è più che positivo ed apprezzamenti vengono anche dagli operatori economici, sia di Frontone che dei territori limitrofi, per l’incremento di persone nei propri esercizi”.
La giornata di maggiore afflusso è stata domenica 15 febbraio, con 1.200 viaggiatori (altrettanti erano nella zona della stazione di partenza a gustare liberamente la neve appena caduta nei prati e nella scarpate circostanti). Buon afflusso anche nei giorni feriali. Nei festivi e prefestivi il rapporto visitatori/sciatori è di circa 50/50, mentre in quelli infrasettimanali è quasi esclusiva la presenza degli sciatori.

giovedì 12 marzo 2009

"Cittadini si diventa", fuori i risultati


Giovani, associazioni, scuole, operatori e amministratori. Tutti insieme per condividere linguaggi, metodi e strumenti per lo sviluppo della cittadinanza attiva fra le nuove generazioni. A conclusione del lungo percorso che ha visto l’impegno della Provincia in vari ambiti per la diffusione della partecipazione consapevole e del senso civico tra i ragazzi, è il momento delle riflessioni e dei bilanci finali.E l’appuntamento conclusivo è in programma sabato 14 marzo, alle ore 9.30, nella sala Tritone del “Baia Flaminia Resort” (via Parigi, 8), con il dibattito “Fuori i risultati. Cittadini si diventa”, aperto ai contributi di tutti i soggetti coinvolti nel progetto. L’iniziativa si aprirà con la proiezione di un video che illustrerà le azioni realizzate nell’ultimo anno dall’assessorato alle Politiche giovanili.
Il confronto con i giovani è affidato a Maurizio Viroli, docente all’università di Princeton. Il noto politologo articolerà il suo intervento sulla figura di Norberto Bobbio, per allargare quindi la prospettiva ai temi del dialogo intergenerazionale. Nel corso dell’incontro saranno anche anticipati i contenuti della futura programmazione sulle politiche giovanili.

Domenica a San Costanzo torna la Sagra Polentara


Dopo il grande successo ottenuto nella organizzazione del 9° Raduno Nazionale dei Polentari d’Italia, svoltosi nello scorso anno, torna in gran forma la 189^ Sagra Polentara di San Costanzo.
Un appuntamento della tradizione che vede ritornare in Piazza Perticari, sotto la straordinaria Torre Campanaria e le possenti Mura malatestiane, i “maestri polentari” della Pro Loco di San Costanzo. Domenica 15 marzo a partire dalle ore 15,00 (in caso di maltempo la Sagra si svolgerà la domenica successiva) si riaccenderanno i fuochi di legna nelle tradizionali fornacelle di cotto e certame (argilla) per cuocere la dorata polenta dei carrettieri. Un rito ultracentenario che vuole che la Festa della Polenta si ripeta con gli stessi ritmi e con le stesse ricette del ragù dei polentari, una ricetta antichissima e gelosamente tenuta segreta, tanto che il capocuoco la tramanderà per tradizione a chi lo seguirà in questo storico evento
.
Non solo polenta, ma anche i dolci tipici del fine carnevale, oltre alla antica “Osteria Bettola” che i giovani “osti” serviranno i vini tipici della valle del Metauro e del Cesano.
Musica, allegria, mostre di pittura con l’artista Mariella Anotinetti che presso la Quadreria di Palazzo Cassi esporrà i suoi acquarelli, ed una mostra fotografica di Marco Vani che espone sue foto in bianco e nero dal titolo “Il Jazz”, che si terrà nella saletta delle mostre della Biblioteca comunale. Presso il Centro beni ed Attività Culturali di Palazzo Cassi sarà visitabile la mostra fotografica “Quasi due secoli di Festa della Polenta”, allestita proprio sulla storia della Sagra Polentara.
I bambini della Scuola Materna di San Costanzo comunale sfileranno in piazza su carri allegorici mascherati da contadinelli e polentari.

Marotta, la minoranza stasera incontra i cittadini di Piano Marina


E’ sicuramente il quartiere di Marotta che più spesso finisce al centro del dibattito politico. Piano Marina nell’ultimo anno, vuoi per il degrado, vuoi per lavori pubblici non conclusi, è stato oggetto di raccolte di firme, interrogazioni e di un costante botta e risposta tra maggioranza ed opposizione. Dei problemi di questo quartiere, tra i più popolosi della cittadina balneare, se ne parlerà stasera alle 21 presso la sala del Comitato di Quartiere in via Gagarin. L’iniziativa è organizzata dalla lista civica ‘Per Cambiare’.
“Incontreremo i cittadini del quartiere – spiega il capogruppo in consiglio comunale, Carlo Diotallevi – per discutere delle tante questioni irrisolte a partire dalla scuola di via Raffaello non ancora ultimata dopo anni di promesse per arrivare al problema della farmacia e della viabilità della zona. Quello di giovedì sarà un appuntamento importante per discutere e per ascoltare idee, proposte e proteste dei cittadini di Piano Marina al fine di portare le loro istanze direttamente in consiglio comunale. Sono anni che il quartiere è completamente dimenticato dall’Amministrazione comunale che nelle ultime settimane ha deciso di mandare due assessori il sabato mattina per ricevere i cittadini. Il problema è che i residenti avrebbero preferito ricevere quei servizi tante volte promessi come la scuola, la farmacia, un ufficio comunale, un bus navetta, piuttosto che la visita degli assessori. La gente è stanca delle chiacchiere, vuole i fatti e la Giunta Cavallo in questo è a zero”. Interverranno all'incontro oltre a Carlo Diotallevi, i consiglieri di quartiere Danilo Bombagi, Salvatore Carozza e Maurizio Mengucci.

mercoledì 11 marzo 2009

Francesco Baldarelli si candida a Sindaco di Cartoceto


In vista delle amministrative del 6-7 giugno piovono liste a destra e a manca.
A Cartoceto si vive una delle campagne elettorali più incerte ed accese di sempre. Una campagna elettorale apertasi molto presto vista la caduta dalla poltrona di Sindaco, ad inizio gennaio, di Ivaldo Verdini, sfiduciato da gran parte della sua maggioranza. Con l’arrivo del Commissario Prefettizio i politici della città dell’olio, senza impegni amministrativi, hanno iniziato subito a tessere alleanze, a creare liste e a scegliere candidati a Sindaco.
Se ormai da tempo erano note le discese in campo dell’ex vice Sindaco Olga Valeri, da una parte, e dell’ex Assessore ai servizi sociali, Simone Berluti, è delle ultime ore una candidatura di notevole rilievo che risponde al nome di Francesco Baldarelli. Parlamentare europeo, Sindaco di Fano ed ora dirigente nazionale del Pd, Baldarelli ha sciolto gli ultimi dubbi lunedì sera al termine di un’assemblea affollata, settanta persone, che per acclamazione, un solo astenuto, gli ha conferito il compito di formare una lista
.

“Non era una scelta scontata – sottolinea Baldarelli – se mi fossi messo a far calcoli non avrei preso questa decisione. Ma parlando con la mia famiglia e spinto dall’entusiasmo di un gruppo di giovani numeroso, nel quale ho rivisto la mia grande passione di quando iniziai a far politica, ho deciso di assumermi questa bella responsabilità. Io dalla politica ho avuto tanto e credo che sia venuto il momento di mettere a disposizione dei cittadini e del Comune la mia esperienza e il mio bagaglio di relazioni. Tutto questo in maniera assolutamente gratuita, infatti, se sarò eletto Sindaco non costerò nulla al Comune perché non percepirò stipendio”.
Che lista sarà?
“Civica, formata da giovani che hanno maturato esperienze in campo sociale e civile. Rappresentiamo la grande novità, il cambiamento rispetto al passato. Proponiamo un programma basato sulle tematiche della sostenibilità, delle energie rinnovabili e che allo stesso tempo pone attenzione alle spese delle famiglie alle quali è necessario dare una mano per le tariffe scolastiche. Vanno valorizzati le potenzialità enogastronomiche e ambientali di Cartoceto, punteremo sull’accoglienza e sul turismo religioso. Abbiamo in mente grosse idee nel campo dei servizi”.
Che campagna elettorale si aspetta?
“Ho stima dei miei sfidanti, sia della Valeri che di Berluti – conclude Baldarelli – ma entrambi hanno responsabilità per il passato, siamo solo noi la vera discontinuità!”


Dopo l’ufficialità della candidatura a Sindaco di Francesco Baldarelli, a giorni potrebbe arrivare anche quella di Piergiorgio Bargnesi fresco segretario de La Destra di Cartoceto-Lucrezia. Al momento, infatti, non sembra assolutamente possibile alcun accordo con le liste attualmente in campo, come sottolinea lo stesso Bargnesi. “Con ogni probabilità correremo da soli forti dei nostri valori ed ideali. Abbiamo formato un bel gruppo unito e con voglia di fare, dal quale uscirà il nome del candidato Sindaco. Se qualche giovane motivato vorrà fare quest’esperienza io di certo mi tirerò indietro lasciandogli spazio molto volentieri”. Intanto in settimana la lista di Simone Berluti, che annovera tra le sua fila anche l’ex Sindaco Ivaldo Verdini, presenterà alla cittadinanza il proprio simbolo.

A San Lorenzo, un Pd spaccato accoglierà Matteo Ricci

Domani per il suo tour elettorale Matteo Ricci, candidato del centrosinistra a Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino toccherà tre Comuni della valle del Cesano: Monte Porzio, Fratte Rosa e San Lorenzo in Campo.
Nel centro laurentino è prevista alle 18.30 un’assemblea pubblica in sala consiliare. Appuntamento molto atteso da cittadini e partiti in vista delle amministrative di giugno in quanto a San Lorenzo in Campo il Pd è totalmente spaccato.
Le due correnti correranno contro e al momento non si sa chi i vertici provinciali decideranno di appoggiare.
Attualmente nel centro sinistra stanno spuntando due liste civiche, l’una capeggiata dall’attuale primo cittadino Antonio Di Francesco e l’altra che vede come promotori l’ex vice Sindaco Feduzi ed altri consiglieri staccatisi dalla maggioranza.
Ma il Pd in un Comune dove alle ultime politiche ha sfiorato il 50% rimarrà fuori dai giochi? Appare strano. Una risposta se l’aspettano anche il PRC e l’IdV e forse arriverà da Ricci.
E se tra i due litiganti spuntasse il nome dell’ex Sindaco Sauro Grottaroli? Un’ipotesi da non scartare.

Matteo Ricci, candidato alla presidenza della Provincia sbarca nella valle del Cesano


Il Viaggio del candidato alla Provincia fa tappa a Monte Porzio, Fratte Rosa e San Lorenzo in Campo

Attraverserà la vallata del Cesano Matteo Ricci e il suo staff di volontari, giovedì 12 marzo, per fare tappa a Monte Porzio, Fratte Rosa e San Lorenzo in Campo.
È il 37a itinerario a bordo della Multipla ecologica targata “Niente paura” del lungo “Viaggio” di ascolto del candidato alla presidenza della Provincia di Pesaro Urbino
. Un tour elettorale cominciato a novembre che si concluderà i primi di aprile.
Ecco la scaletta di giovedì. Dalle 9,30 alle 12 Ricci prima incontrerà nel municipio di Monte Porzio il sindaco Attilio Patrignani e gli amministratori comunali, poi visiterà le attività produttive della zona (la Cesan Plastik di Zuccarini, il Salumificio Angeloni, la Model Craft e la ditta Fratelli Angeloni).
Il tour si sposterà quindi a Fratte Rosa. Al candidato-presidente sarà dato il benvenuto alle 12 in Comune dal sindaco Maria Adele Berti e dall’intera amministrazione. Seguirà un incontro con l’associazione sportiva locale, l’Avis, la Proloco e gli altri gruppi attivi nella zona.
Subito dopo pranzo al ristorante “La Graticola” dove è in programma alle 13,30 circa un incontro con i giornalisti. Il pomeriggio prevede una visita alle attività produttive di Fratte Rosa. Quindi una passeggiata nel centro storico e un “sopralluogo” agli impianti sportivi. Visita infine al Convento di Santa Vittoria e alla frazione di Torre San Marco.
Il “Viaggio” si sposterà poi a San Lorenzo in Campo. Alle 16 incontro di Matteo Ricci con il sindaco Antonio Di Francesco e gli amministratori del Comune per proseguire poi con un tour nelle attività produttive. Seguiranno un’assemblea pubblica nella sala del Consiglio comunale alla quale interverrà Matteo Ricci e la cena finale al ristorante “La luna nel pozzo”.

Edilizia: mercato in calo


Costruzioni, case nuove meno 30%, salgono al 70% le ristrutturazioni

Nuovi alloggi quasi fermi a Fano e nell’hinterland. Con gli assessori Paolini e Lucarini domani sera il punto con le imprese del settore

Trenta per cento in meno. Il mercato delle costruzioni e di nuove abitazioni in provincia di Pesaro, ed in particolare nei territori del Comune di Fano e di quelli limitrofi, arretra ed in maniera anche piuttosto significativa.
E’ quanto è emerso negli ultimi quattro mesi grazie ad una indagine della CNA che ha incrociato i dati relativi alle concessioni edilizie rilasciate da ottobre 2008 a gennaio 2009 nei comuni di Fano, San Costanzo, Mondolfo, Cartoceto, Saltara e Montemaggiore al Metauro. Si tratta, come hanno evidenziato i dati, di un 30% in media di licenze destinate a nuove costruzioni e di un 70% relativo a ristrutturazioni, demolizioni più ricostruzioni, manutenzioni e modifiche
.
Si tratta di dati che rispecchiano l’andamento di un mercato che ha visto un calo delle vendite anche nel mercato immobiliare e per medie piuttosto simili a quelle registrate nella concessione di nuove licenze. Analizzando i dati nel dettaglio scopriamo poi che a Fano le concessioni per nuove abitazioni sono addirittura il 20% del totale mentre l’80% è costituito da permessi concessi dal Comune per ristrutturazioni, manutenzioni, demolizioni e-o ricostruzioni. A Mondolfo invece le licenze per nuove costruzioni sono state addirittura il 61% rispetto ad un 39 di manutenzioni. A Cartoceto è più difficile costruire con un 19% di licenze destinate a nuove case e di 81 a ristrutturazioni. A Saltara il rapporto è abbastanza simile 25% contro 75% di manutenzioni.
“Un mercato stagnante - dice il responsabile provinciale di CNA Costruzioni, Fausto Baldarelli - che tuttavia potrà trovare nuovo impulso dopo l’approvazione dei provvedimenti annunciati dal Governo sull’aumento delle volumetrie”.
Ma le buone notizie per le imprese dell’edilizia non finiscono qui. Grazie anche all’istituzione degli sgravi del 36% sulle ristrutturazioni, del 55% sulla bioedilizia ed al mantenimento dell’Iva al 10% sulle ristrutturazioni, il settore potrà avere nuovi stimoli a riprendere l’attività.

Per discutere di queste e altre problemi relativi alla categoria, si terrà domani sera, GIOVEDI’ 12 MARZO alle ore 21 nella Sala dell’Aeroporto di Fano in via Mattei, l’assemblea congressuale di CNA costruzioni . Parteciperanno Marco Paolini, assessore ai lavori pubblici del Comune di Fano, Giuseppe Lucarini, assessore provinciale ai lavori pubblici. Stefano Galli direttore di Fidimpresa Marche sede di Pesaro, Fausto Baldarelli, responsabile CNA Costruzioni.
Conluderà Massimo Galli, membro della segreteria provinciale della CNA.

martedì 10 marzo 2009

Morando Morandini - Mario Dondero: a Pesaro un incontro da non perdere


Uno dei più illustri e prestigiosi critici cinematografici italiani e una delle più originali figure del fotogiornalismo. Ora mettile insieme, miscelale e ne verrà fuori un incontro straordinario, di quelli che sanno catturare l’attenzione e lasciarti un’impronta indelebile.

Morando Morandini accanto a Mario Dondero che conversano, trasportando il pubblico tra curiosità e aneddoti alla scoperta delle mille sfaccettature della settima arte.
Quello che andrà in scena domenica a partire dalle ore 16.30 alla biblioteca San Giovanni di Pesaro è un appuntamento assolutamente da non perdere per cinefili e non solo. “Retroscena e retrogusti di un critico di frontiera” è il titolo dell’interessante quanto originale iniziativa organizzata dall’Officina fotografica di Vito Panico, Ignoranti di Spessore e Stazioni Mobili di Fano, in collaborazione con la Mediateca delle Marche e l’Associazione culturale “Il Paradosso del barbiere” di San Lorenzo in Campo
.

Morandini si laurea in lettere e filosofia all’Università degli studi di Milano dove, come giornalista e critico cinematografico, collabora a settimanali, mensili e quotidiani. Tra il 1958 e il 1962 dirige «Schermi», dal 1984 si occupa di Anteprima, rassegna del cinema indipendente di Bellaria. Autore di numerosi saggi, ha scritto Non sono che un critico (1995), Storia del cinema (in collaborazione con G. Fofi e G. Volpi, 1988). Ha anche interpretato Prima della rivoluzione (1964) di B. Bertolucci e Remake (1987) di A. Giannarelli. Porta la sua firma il dizionario dei film più accreditato in Italia, la guida da tenere accanto al lettore dvd per sapere tutti i segreti delle pellicole, dalla trama ai titoli originali, dai nomi dei registi e degli attori ai vincitori dei grandi festival cinematografici, e non solo. Un libro speciale, aggiornato ogni anno con passione e rigore da Laura, Luisa e Morando Morandini, che ogni cinefilo, professionista o semplice appassionato, dovrebbe avere in casa.

Di fronte ci sarà Mario Dondero, di origini genovesi, una delle più originali figure del fotogiornalismo contemporaneo. Inizia a collaborare nei primi anni cinquanta a "l'Unità", "L'Avanti", "Milano Sera", "Le Ore". Legato al cosiddetto gruppo dei "Giamaicani" (i frequentatori del bar Giamaica), nel 1955 si sposta a Parigi dove collabora con "L'Espresso", "L'Illustrazione Italiana", "Le Monde", "Le Nouvel Observateur", "Le Figaro". Frequenta e ritrae scrittori e intellettuali francesi (Roland Topor, Claude Mauriac, Daniel Pennac, Jeshar Kemal). Tra le sue foto più celebri, quella del gruppo degli scrittori del Nouveau roman scattata a Parigi nell'ottobre del 1959 davanti alla sede delle Editions de Minuit. Il suo interesse per l'Africa si è manifestato attraverso la collaborazione alle riviste Jeune Afrique, Afrique-Asie, Demain l'Afrique. Ha raccontato storie di gente comune e ritratto i più grandi intellettuali europei di cui, spesso, è diventato amico. Un maestro il cui modo di fotografare non assomiglia a quello di nessun altro: possiede uno sguardo unico, caldo e umano, colto e intelligente. Ogni suo scatto è un momento di vita sensibile, dai ritratti di Pasolini ai reportage di guerra, le sue immagini possiedono qualcosa di assoluto. Dondero ha viaggiato moltissimo: in Algeria negli anni della tortura,a Stoccolma con il tribunale Russell, tra i medici cinesi del Mali, in Russia, a Cuba, in Cina, in Afghanistan per Emergency.

Durante l’incontro verrà proiettato “Uno e due” di Emanuela Piovano.

Spacca come Berlusconi

da Francesca Palazzi Arduini riceviamo e pubblichiamo


...mentre il Coordinamento dei comitati è costretto a dar battaglia in tribunale
sulla questione di Schieppe, e dopo le tappe già vinte è pronto alla discussione
al Tar che avverrà tra pochi mesi.
...mentre sul territorio si sviluppa un florilegio di richieste programmatiche e di
cartello ai candidati alle prossime elezioni (dalla Carta di diritti e delle rivendicazioni redatta dal nostro Coordinamento, alla lettera delle associazioni pesaresi che preannuncia un documento sottoscritto da Energeco - ENPA - Greenpeace - Italia Nostra - Legambiente
- LIPU - Lupus in Fabula - Rosso&Verde - SpettatoriMaiPiù - WWF, al tentativo delle
comunità virtuali come i Meetup di dar vita a Liste civiche con l'ambiente al primo punto, all'ingresso nel dibattito politico di associazioni non partitiche quali Il Movimento radicalsocialista che ha presentato un poprio Programma di governo locale che indica dei punti di contrattazione con le forze politiche...)
...mentre la crisi tra società civile e organizzazioni politiche si accentua e la difficoltà degli schieramenti a dare risposte concrete e soprattutto a fare scelte programmatiche precise è evidente ...ci rendiamo conto, noi dei comitati per primi, che l'essere capaci di fare analisi e di comporre richieste concrete, basate sui dati, non è sufficiente e che la pressione che riusciamo a fare sulla locomotiva della politica non basta a garantire un risultato, tantomeno nel lungo periodo e nelle questioni che richiedono strategie per essere affrontate.
Innanzitutto occorre spingere al confronto pubblico i candidati sulla base di una summa di richieste, e basandosi non sulle parole ma sui dati di bilancio, sui consuntivi, sulla realtà della economia e della composizione sociale che viviamo, chiedere impegni finanziari e politici.
Perciò la nostra proposta di organizzare a Fano un "Confrontone" con risposte a tempo
da porre ai candidati sindaci può imprimere una svolta importante, che faccia uscire dai messaggi prefabbricati e dagli incontri di autopromozione i candidati,
e per essa occorre creare un ventaglio di presenze ampio.
Inoltre, ad esempio la questione RIFIUTI, per la quale avevamo poco tempo fa prospettato anche l'autoriduzione della Tarsu se le amministrazioni non si fossero decise ad impegnarsi seriamente con il Porta a Porta, ESIGE UNA DECISIVA presa di parola dei cittadini che giunga sino all'obiezione alla tassa a tappeto. E ciò se le amministrazioni non decideranno una volta per tutte di darsi degli obiettivi immediati verso Rifiuti Zero. O questo o tra poco, scordata l'indignazione per Carrara, ampliate le discariche, concesse alle provincie le libertà di incenerimento dei rifiuti, ci troveremo di nuovo e per l'ennesima volta presi in giro.
Per ricordarvi, semmai ce ne fosse bisogno, la differenza che i nostro politici sono capaci di mettere tra parole e fatti, vi trascrivo una frase di Gian Mario Spacca da poco pubblicata nell'intervista concessa su Ambiente Marche News, Green Governance, sì, avete capito bene, "Governance verde", ecco cosa ci racconta colui che pochi mesi fa dichiarava a Il sole 24ore che se i cittadini sul territorio non volevano gli impianti di incenerimento delle biomasse occorreva allora "unificare le competenze" (cioè toglierli la parola): "Ci siamo proposti una -politica attiva- a favore del territorio, diretta a curare la sua manutenzione, a contrastare gli abusi, a tutelare questo immenso patrimonio di risorse naturali, proprio perché è la nostra casa comune... molteplici le linee d'azione portate avanti dalla Regione in questa direzione: ...la tutela della salute della popolazione, la difesa della qualità di acqua, aria e suolo da ogni forma di inquinamento...".

A San Lorenzo nasce l'Italia dei Valori


Dopo La Destra nel centro laurentino in vista delle elezioni amministrative di giugno nasce anche l’Italia dei Valori. Il giovane Vincenzo Berti esce dal Pd e diventa referente locale del partito di Antonio Di Pietro. “Finalmente San Lorenzo ha un partito che supera nettamente gli schemi del passato, non si perde in lotte interne e guarda al futuro con l'unico intento di elaborare e proporre soluzioni ai sempre maggiori e rilevanti problemi sociali ed economici. La mia decisione di entrare a far parte dell'IdV è maturata dopo un lungo periodo in cui ho partecipato all'attività politica locale, cercando di rendere la stessa più efficace e vicina ai cittadini, impegnandomi nell'unico partito di centro-sinistra presente, finora, sul territorio comunale, il Pd. In quest'esperienza ho trovato compagni di viaggio che non concepiscono l'impegno politico come un servizio da rendere alla società in modo disinteressato. Queste persone non mi hanno mai sostenuto e incentivato quando era l'ora di occuparsi dei progetti per il nostro paese lasciando da parte incomprensioni e ruggini del passato. Non posso certo perdere tempo in un partito che esclude tutto ciò che è nuovo e giovane con l'intento esclusivo di conservare il potere che ha senza cercare di rinnovarsi e agire in modo maggiormente corrispondente al sentire comune. Così ho preso la decisione di entrare in un partito capace di mettersi in gioco e rispondere alle vere esigenze dei cittadini. Invito coloro che intendono vivere un'esperienza politica libera dai preconcetti del passato e capace di incidere sulle scelte per il nostro territorio di contattarmi”. Questi i recapiti per i cittadini di Fratte Rosa e Mondavio (320/2768215-340/3352503-debr74@libero.it). Per i Comuni di Pergola, Serra Sant'Abbondio e Frontone invece il referente è Francesco Fusco (339/6555935- francesco.fusco@yahoo.it).

Mondolfo, Diotallevi: "Impianti di videosorveglianza per garantire sicurezza"


Mondolfo e Marotta sono sicure?
“Il Sindaco asserisce sempre che tutto è sotto controllo – esordisce il capogruppo di minoranza Carlo Diotallevi – ma analizzando gli ultimi fatti di cronaca, l’aumento dei reati e passeggiando per le strade magari dopo cena l’impressione che si ha non è la stessa
. Istallare un impianto di videosorveglianza in alcuni punti è necessario sia come deterrente che aiuto per gli inquirenti nelle fasi investigative ed è auspicato anche dalle Prefetture che in molti casi ne promuovono l’attivazione come si è verificato a Ostra Vetere e in altri nove comuni della Provincia di Ancona con il progetto “A9 Cittàsicura” proprio attraverso un protocollo di intesa con la Prefettura. Una sinergia istituzionale apprezzata anche dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, che ha come unico fine quello di garantire il controllo del territorio attraverso una rete unica trasversale che permette alle forze dell’ordine di presidiare meglio il territorio. Abbiamo più volte avanzato questa proposta, e lo faremo ancora, ma il Sindaco e la maggioranza l’hanno sempre respinta perché a loro dire violerebbe la privacy dei cittadini e creerebbe un clima da “Grande Fratello”. Chi non ha nulla da nascondere non ha ragione di temere questi strumenti di sicurezza e io sinceramente preferisco essere osservato dai Carabinieri piuttosto che derubato o malmenato da un criminale”.
E sulle ronde qual è la vostra posizione?
“Con questo termine volutamente negativo sono stati ribattezzati i “volontari della sicurezza”. Queste associazioni non armate devono essere sottoposte al coordinamento dei Sindaci e all’attività di controllo di Prefetti e Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza. Sebbene i “volontari della sicurezza” non rappresentino forse la soluzione al problema, non si devono nemmeno demonizzare a prescindere, in quanto in alcune realtà possono essere di enorme aiuto. Ciò che occorre è sostenere, non solo economicamente, le forze dell’ordine che presidiano benissimo, seppur con la cronica carenza di organico, il nostro territorio”.

Ghilardi si traveste da mago e la Laurentina allunga in vetta


Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare. La famosa battuta di John Belushi dopo Marotta-Laurentina andrebbe leggermente modificata. Quando il gioco si fa duro i campioni fanno la differenza!
E’ il 93° e il punteggio è inchiodato sullo 0-0. Sessanta secondi al triplice fischio. Pochi certo ma non se ti chiami Lorenzo Ghilardi. Per lui che con lampi di classe ha illuminato palcoscenici ben più prestigiosi, tra serie D ed Eccellenza, la Seconda categoria è uno scherzo tanto che decide di autografare il match point di destro e non con il suo proverbiale mancino
.
Una perla, miscela di potenza, velocità e fiuto del gol. Una gemma da posizione quasi impossibile, dalla linea di fondo, da dove insomma solo chi ha classe da vendere sa pungere. Una magia da registrare e inviare a ogni scuola calcio. Un colpo di genio che spinge la Laurentina a sei lunghezze di vantaggio sulla seconda, a un passo dal sogno chiamato Prima categoria.
Ma se Ghilardi merita un’ovazione, tutta la squadra merita un applauso prolungato come sottolinea il direttore sportivo Giacomo Bartolucci.
“Sia nel successo di Arcevia che nell’ultimo di Marotta, Ghilardi è stato superlativo. Quando decide di voler vincere è incontenibile e i tre punti arrivano sempre. Ma nell’exploit di Marotta, come in altre circostanze, ci sono anche le parate decisive di Annibaldi e un gruppo dal gran carattere dove tutti lottano per lo stesso obiettivo. Una menzione particolare la meritano i nostri ragazzi del vivaio. Contro il Marotta abbiamo giocato per lunghi tratti con due centrocampisti centrali giovanissimi, Federici (90’) e Savelli (92’), che si sono comportati davvero molto bene”.
Con questa miscela esplosiva di gioventù, classe ed esperienza, alla Laurentina non manca proprio niente per raggiungere il traguardo a braccia alzate.

lunedì 9 marzo 2009

A Marotta una rissa tra due extracomunitari finisce a bottigliate


Sabato notte, dopo una serata passata all'insegna dell'alcol, una lite tra due extracomunitari è finita a bottigiate.
E' successo a Marotta, vicino a un call-center del lungomare. Protagonisti due extracomunitari sui 20 anni che se le sono date senza esclusioni di colpi.
Uno dei due ha addirittura impugnato una bottiglia di vetro e l’ha letteralmente spaccata in testa all'altro.
La rissa è terminata grazie all’arrivo dei Carabinieri della Compagnia di Fano.
Il nord africano che aveva ricevuto la bottigliata è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Santa Croce di Fano dove i medici lo hanno giudicato guaribile con 30 giorni di prognosi.
Ancora da identificare invece il suo aggressore che è riuscito a scappare prima dell’arrivo dei Carabinieri.
I residenti della zona sono esasperati, stanchi ed arrabbiati per questi episodi che si verificano purtroppo costantemente.

Unione Valcesano, Vergoni: "Ha bisogno di un restyling"















L’Unione Valcesano non va giudicata solo sotto l’aspetto economico-gestionale. Il consigliere comunale di Mondolfo, Enrico Vergoni, focalizza l’attenzione sull’identità e l’indirizzo futuro dell’Ente
.
“Sul presunto aumento dei costi rilevato dalla Corte dei Conti, la Giunta ne ha preso atto e nel rispetto dei ruoli e delle funzioni ha puntualizzato che sono stati tutti assorbiti da interventi sociali che si sono richiesti negli ultimi esercizi. Mi chiedo con che coraggio si possa lucrare su questi numeri, quando le somme vengono impiegate per fornire servizi alle famiglie che da sole non riuscirebbero a svolgere. Mi soffermo su due significativi esempi: l’asilo nido e la casa di accoglienza per anziani. Solo il 6% dei comuni italiani è provvisto dell’asilo nido e nella nostra realtà, grazie all’Unione, possiamo fornire questo servizio che aiuta tante giovani donne a non dover rinunciare alla loro professione. Per questo abbiamo deciso di investirci e nei prossimi anni l’obiettivo sarà quello di spendere ancor più soldi per un ulteriore ampliamento. Le famiglie si aiutano investendo risorse e non abbaiando alla luna o facendo la sfilata al Family day. Stesso discorso per la casa di riposo: nessuno vuole tenere gli anziani non auto-sufficienti in casa e allora cosa dobbiamo fare, lasciarli sul marciapiede? Si è investito creando una struttura all’avanguardia con personale infermieristico specializzato. Venendo alla parte politica penso che l’Unione abbia svolto un buon lavoro, ma dopo sette anni ha bisogno di un restyling e chiarezza”.
Ossia?
“Non è possibile avere alcuni sindaci e amministratori di comuni aderenti che un giorno si e l’altro pure minacciano di uscire o mettano in luce solo aspetti negativi. Ogni comune dica se intende proseguire l’esperienza, deliberando nei propri Consigli, anche perchè se c’è qualcuno che si deve lamentare siamo noi amministratori di Marotta dal momento che la città ha avuto in questi anni solo briciole. Tutte le risorse sono state investite nel capoluogo o negli altri comuni creando un giusto malcontento da parte dei cittadini”.

Coordinamento provinciale dei comitati: un incontro pubblico con i candidati Sindaci


Apprendiamo che il 28 febbraio, nel corso della manifestazione pubblica di presentazione della propria ricandidatura, Stefano Aguzzi ha rivendicato il ruolo assunto, insieme all'Amministrazione della città di Fano, contro l'inceneritore a biomasse di Schieppe e per la tutela del territorio. E' con soddisfazione che lo abbiamo ascoltato confermare il suo impegno anche per il prossimo eventuale mandato.

Il coordinamento dei Comitati ha sempre dato atto dell'impegno del Sindaco Aguzzi, come del resto ha fatto con gli altri Sindaci, Montemaggiore al Metauro in primis ma anche Barchi, Orciano di Pesaro e Serrungarina, che si sono opposti all'operato della Regione anche in sede giudiziaria. Poichè la vicenda inceneritore di biomasse, inopinatamente e con grave danno dei cittadini e delle attività economiche del territorio, non è ancora conclusa, analogo impegno chiediamo a tutti i candidati Sindaci e consiglieri di Fano e degli altri 13 Comuni coinvolti.

Il coordinamento dei Comitati ha reso pubblica, nell'assemblea provinciale svoltasi a Pesaro nel pomeriggio del 28 febbraio, la decisione di intervenire nella campagna elettorale con le proprie proposte raccolte nella Carta dei Diritti e delle Rivendicazioni.

Oltre alla vertenza Schieppe, la Carta presenta precise indicazioni sui temi acqua-energia-rifiuti ed apre due vertenze sulla questione dei Cip 6, incentivi alla produzione di energia indebitamente assegnati anche alle assimilate (inceneritori, industria petrolifera, cementifici) e sugli addebiti, altrettanto illeciti, della componente depurazione nelle bollette dell'acqua qualora questo servizio non sia effettivamente erogato.

Riteniamo infatti che, di fronte all'aggravarsi giornaliero della crisi economica e sociale, la necessita' di confrontarsi e presentare proposte, come abbiamo cercato di fare, sui temi indicati possa comportare un duplice effetto positivo: da una parte un risparmio effettivo per le famiglie, gli Enti e le Imprese, dall'altro nuove e certe possibilità di lavoro e di tutela del territorio. Cambiare la gestione dei rifiuti, innestare il meccanismo virtuoso di rifiuti zero, impiantare un programma di risparmio energetico, di microproduzione di energia, di monitoraggio e gestione oculata della risorsa acqua sono fattori determinanti non solo dal punto di vista ambientale ma anche da quello economico e sociale, favorendo inoltre l'avvicinamento tra la cittadinanza e l'amministrazione politica del territorio.

Chiederemo a tutti i candidati sindaci, di confrontarsi su questi temi, in un incontro pubblico di cui vogliamo farci promotori.

La gravità della situazione economica e sociale è tale che deve essere fatto ogni sforzo per individuare l'impegno comune a razionalizzare e gestire meglio le risorse del territorio.

Il Coordinamento, che già in occasione delle precedenti elezioni politiche ha gestito incontri-confronti fra forze diverse con riconosciuta imparzialità di toni e di comportamenti, ritiene di avere l'autorevolezza per proporre questo tipo di iniziativa.

Coordinamento provinciale dei comitati di Pesaro e Urbino

domenica 8 marzo 2009

Come sta il fiume Cesano?












“Riflettendo sull'importanza dei fiumi e sulla salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo, riteniamo assolutamente indispensabile che gli enti locali intensifichino gli sforzi per migliorare sensibilmente, anno dopo anno, la qualità della vita”. Moris Stortoni coordinatore del PdL di Mondavio ha approfondito lo stato di salute del fiume Cesano
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“Se da un lato i meccanismi di depurazione non funzionano a pieno regime, infatti vaste aree lungo la vallata sono prive di depurazione delle acque di scarico, c'è da dire però, che, stando alla "classifica" regionale, il Cesano gode di una salute ritenuta "sufficiente". Basta leggersi i documenti dell'ARPAM e Corpo Forestale dello Stato. Evidenziano che il fiume ha uno stato "sufficiente/buono classe 3" quasi in eguale misura lungo il suo intero tratto. Il livello è simile a quello del Metauro, tra l'altro al di sotto della media regionale, che vuole in generale i fiumi della regione più inquinati. Il Metauro ha una situazione peggiore alla foce. E' pur vero che il fiume ha subito importanti colpi sul piano ambientale, e che in generale l'intera valle ha sofferto nel corso degli anni di importanti situazioni di degrado e inquinamento. Non possiamo però dimenticare le istituzioni che con spirito di servizio, in primis il Corpo forestale dello Stato e l'Arpam, oltre al complesso delle forze dell'ordine, vigilano sull'incolumità dell'ambiente e della salute pubblica. Numerosi controlli avvengono durante l'anno lungo tutto il percorso del Cesano. La media dei controlli effettuati sono, a livello regionale, ben 8 al giorno! Il miglioramento della qualità della vita è compito dei Comuni e degli enti gestori degli acquedotti civili e non, che hanno l’obbligo di mettere a norma la rete idrica bonificando le acque sporche, e della Provincia e della Regione alle quali i cittadini chiedono una maggiore tutela ambientale tramite gli strumenti legislativi che la legge demanda loro”.