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sabato 8 maggio 2010

La Provincia 2020 secondo Matteo. Ricci lancia il nuovo Piano strategico: «Progetti per una comunità più felice»


PESARO – Si parte tra i capannoni della zona industriale. In mezzo ai macchinari. Nel giorno del lancio del Piano strategico, il lavoro rimane la priorità della Provincia: «Abbiamo volutamente scelto una fabbrica e non un sala convegni – ha spiegato questa mattina Matteo Ricci ai presenti, dai locali della “Centroservice” -. Un’azienda, come ce ne sono tante da noi, che ha investito senza paura. Anche in tempi di crisi economica. Con i pannelli fotovoltaici sui tetti, perché crede nelle energie rinnovabili…».

E’ chiaro il messaggio: «Non possiamo costruire il futuro se non abbiamo i piedi ben piantati nel presente. Che, oggi, è la crisi economica. Insieme alla tutela dell’occupazione».
Poi il presidente della Provincia ha declinato i «Progetti per una comunità più felice», incalzato dagli spunti dei giornalisti Luigi Luminati e Luca Fabbri. Presupposto: «Il tema della sobrietà – ha detto - deve rimanere un punto fermo del nostro agire. Non significa solo risparmio, peraltro obbligato, in periodi come questi. E’ anche nuova impostazione del rapporto tra pubblico e cittadino. E’ l’amministrazione che non si chiude dentro il Palazzo. Ma cerca di stabilire, dal presidente in poi, un rapporto tra pari. Non tra chi è sopra e chi è sotto».
Altra premessa: «Ci concentreremo ancora a lungo sulla resistenza alla crisi economica. A fine 2009 il dato della disoccupazione è del 5.9%. E fra sei mesi prevediamo si tocchi il 7% . E’ per questo che abbiamo indirizzato le risorse disponibili sul sostegno ai lavoratori, alle famiglie e alle imprese…».
In mezzo ai problemi: «Perché – continua Ricci - ci siamo trovati ad aiutare i nostri cittadini a resistere, cercando di resistere noi stessi. Per via dei tagli agli enti locali, dei vincoli del patto di stabilità e delle minori entrate causate dalla crisi economica. Aggiungiamoci anche l’inverno straordinario che ci ha colpito…».
E ancora: «In questi mesi abbiamo messo in campo una serie di azioni. Scegliendo di puntare su innovazione, turismo e green economy: settori che possono crescere e aumentare posti di lavoro». Adesso, però, si apre contemporaneamente una nuova fase. «Non sostitutiva, ma aggiuntiva», ha tenuto più volte a precisare. Che allarga l’orizzonte al domani: «C’è ovunque la sensazione di galleggiare in un eterno presente – ha evidenziato -. Vedo difficoltà nel prendere esempio dai riferimenti del passato. Ma anche grandi problematiche nell’immaginare il futuro».
Per questo si entra su «Provincia 2020»: «Dobbiamo avere la capacità di mettere in campo una visione, immaginando il nuovo modello di sviluppo. Significa dire ai nostri cittadini dove li vogliamo portare. Con il loro contributo». Poi ha incorniciato il progetto: «Non dobbiamo pensare alla nostra Provincia del 2020 come la più ricca d’Italia. Ma abbiamo l’ambizione di diventare la Provincia leader nel benessere interno lordo e nella qualità della vita».
Poi Ricci ha citato Robert Kennedy: «E’ stato il primo a capire, nel ’68, che il Prodotto interno lordo misura tutto, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. La crescita è fondamentale, perché altrimenti non ci sono lavoro e redistribuzione. Ma bisogna tenere conto anche dei livelli di istruzione, sanità, ambiente, sicurezza e partecipazione alla vita pubblica. Siamo sesti in Italia nella classifica del Bil. E’ un piazzamento che può ora essere messo in discussione dalla crisi. Ma puntare al primato non è fantapolitica».
E’ collegato il tema della felicità: «Se vogliamo ridare un po’ di dignità alla politica, è necessario interrogarsi sulle scelte pubbliche che possono contribuire a generarla. E la qualità della vita è una condizione…». E su questo si può costruire il “brand”, il marchio forte per il territorio: «Mi piace pensare alla nostra Provincia come a quella dell’ ”infinità felicità”. Significa anche provare a creare speranza e nuove opportunità lavorative per i nostri giovani. Che oggi vedo troppo rassegnati».
Nel dettaglio: «L’architrave sarà il nuovo Ptc, il nuovo progetto di sviluppo urbanistico del territorio. Al quale si dovranno attenere tutti i Piani regolatori dei Comuni. Rimarrà nel tempo, come segno concreto di tutta l’operazione».
In parallelo dovranno marciare i nuovi Piani settoriali: «Dovremo aggiornare il Piano dei rifiuti, perché la raccolta differenziata non sarà più un’opzione ma un dovere. Vogliamo chiudere tutte le discariche, tranne le 3 principali: Monteschiantello, Cà Lucio e Cà Asprete. E, probabilmente, ci sarà una previsione nuova sulla discarica di Barchi».
Attività estrattive: «Serve anche qui un nuovo Piano, alla luce della recente normativa regionale. Vogliamo arrivare all’autosufficienza dei materiali: è assurdo importare dalla Croazia. Lavoreremo per la bonifica e la riqualificazione delle vecchie cave».
Energia: «Se vogliamo essere la “Provincia del sole e del vento”, c’è bisogno di uno scatto in avanti sulle fonti rinnovabili. Non possiamo produrre solo il 6% di quello che consumiamo. Sul solare siamo, per il momento, soddisfatti: abbiamo già autorizzato impianti per 100 megawatt d’energia, pari al fabbisogno di 36mila famiglie. Sull’eolico c’è da lavorare. Così come sulla geotermia e sulle biomasse: servono piccoli impianti utili all’agricoltura e alla filera corta degli scarti boschivi». Non solo: «Metteremo a punto altri Piani su turismo, risorse idriche, sport e innovazione, per ridurre il digital divide». Le modalità: «Da oggi – prosegue il presidente della Provincia - si apre la fase di partecipazione. Che avverrà in luoghi reali e virtuali. Alla fine valuteremo come sono state considerate le proposte, quali contributi si sono aggiunti, quali problemi sono sorti».
E Ricci ha lanciato le prime proposte concrete: «Abbiamo approvato tutti i Piani regolatori. Ma oggi risultano sovradimensionati alla luce della crisi. Perché non avviare progetti di riconversione per alcune previsioni sbagliate? Molti lotti non partono: in che modo possiamo aiutare i territori a riconvertire scelte che oggi si sono dimostrate eccessive?»
Per il presidente della Provincia, «serve la capacità dei proprietari di inventarsi una destinazione differente, rispetto a quella ormai non adeguata. E anche la sponda delle amministrazioni, nel supportare il processo di conversione».
Altra questione: «C’è bisogno di una pianificazione urbanistica per bacini omogenei. I Comuni, oggi, non possono farsi i Piano regolatori da soli…». Quindi è entrato nel vivo, con una visione “rivoluzionaria”: «Voglio parlare di “Pesaro più Fano” come della prima città delle Marche. Altrimenti non capiremo la sfida che abbiamo davanti. Queste due città, che prima non si sono mai parlate, devono iniziare a progettare insieme. Se Pesaro pensa per sé, e Fano fa altrettanto, va tutto a svantaggio dei due centri urbani. E anche delle aree interne. Dobbiamo evitare i doppioni, serve una nuova impostazione per aree industriali, sviluppo dei porti, distretti economici e sanità. Che è, ovviamente la prima sfida, con il nuovo ospedale provinciale».
Sul futuro nosocomio: «La collocazione sarà l’ultima questione. E si individuerà nel nuovo Ptc, dopo il confronto su caratteristiche, funzionalità, viabilità, trasporti, architettura…».
Ricci ha aggiunto: «Sull’edilizia, serve un’altra impostazione. Che chiamo “costruire nel costruito”. I Prg sono sovradimensionati: è un errore continuare con varianti che continuano a consumare territorio. O almeno non può essere la regola. Anche per questo abbiamo proposto il progetto per la nuova sede della Provincia e il Palazzo della Salute a Pesaro». Sul nuovo campus a Fano: «Abbiamo lanciato l’idea perché il problema dell’edilizia scolastica è una questione strategica. E vogliamo cercare di mettere in moto meccanismi di trasformazione urbanistica. Che leghino anche economia, lavoro e sviluppo». Poi ha ribadito: «Ogni edificio, vecchio e nuovo, deve essere considerato come nodo della futura rete energetica che andremo a costruire. Il tema dell’efficienza energetica deve essere obbligatorio. In più, dobbiamo evitare la costruzione di ghetti, Perché se un quartiere diventa un ghetto non c’è integrazione».
C’è il riferimento a Urbino 2: «E’ un neo che non è più nascondibile. Abbiamo cominciato un lavoro duro, che può diventare, però, un esempio nazionale. Vogliamo intervenire con housing sociale e riconversione urbanistica dell’area».
Altre idee: «Sulla Pesaro-Urbino, nei tratti possibili, abbiamo intenzione di utilizzare la strada come rete di produzione energetica. Servirà anche a esemplificare il cambiamento in atto».
Capitolo infrastrutture: «La priorità numero uno è la Fano-Grosseto. Perché abbiamo bisogno di “sfondare” l’Appennino con la E78». Con terza corsia e opere accessorie si avrà un miglioramento della viabilità nord-sud: «Parliamo di milioni di euro di investimenti in strade: un risultato notevole che portiamo a casa a Pesaro, Fano e Mondolfo. Anche per questo dobbiamo concentrare l’attenzione sulle aree interne».
Alcuni esempi: «La Pedemontana rimane fondamentale, con una modifica che faremo nel Ptc. Riguarderà l’ultimo tratto, che diventerà il collegamento Lunano-San Marino. Per congiungere la vallata del Foglia con quella del Conca. E per ottenere risorse previste per i tratti interstatali».
Sulla Pesaro-Urbino: «Qui la priorità non è la Pesaro-Morciola, ma la Morciola-Urbino. E stiamo provando a progettare alcuni tratti di circonvallazione, sul modello di quello che è stato per Gallo di Petriano, per migliorare la viabilità, superando alcuni centri urbani. In più, prevederemo interventi su Fogliense e Cesanense. E collegamenti tra le aree industriali. Oltre a destinare tutte le risorse possibili sui nuovi asfalti».
C’è spazio anche per la ferrovia: «Bisogna uscire da un’impostazione nostalgica. Il problema non è riaprire la Fano-Urbino: non possiamo continuare con questo dibattito. Il tema vero è come colleghiamo la provincia all’alta velocità, verso Roma e verso Bologna. Se vogliamo investire su Urbino, la necessità è collegare la città ducale e le aree interne a Roma, non a Fano». Il percorso: «Una prima gamba può essere l’Urbino-Arezzo, prevedendola a fianco della Fano-Grosseto. Ma è complicato, perché parliamo di decine e decine di chilometri. Poi c’è il prolungamento della Fabriano-Pergola. E qui la priorità è il tratto Pergola-Fossombrone. Così facendo, realizziamo un pezzo di Pedemontana ferroviaria e colleghiamo buona parte delle aree interne a Roma, attraverso Fabriano…».
Sul collegamento Urbino-Fano: «Dobbiamo prevederlo urbanisticamente. Ma non può essere nell’assetto attuale: ci sono 60 attraversamenti. Serve invece un corridoio a fianco della superstrada…». C’è altro sul treno: «Il potenziamento nell’assetto attuale non è possibile. Nel vecchio Ptc avevamo previsto l’arretramento dell’autostrada. E oggi c’è un corridoio libero. Abbiamo bisogno di occuparlo: per salvarlo, in primis, altrimenti è inutilizzabile. Ma voglio proporre l’arretramento della ferrovia in quel corridoio: può diventare un progetto interregionale che riguarda Marche, Abruzzo e Molise. Perché l’ unico tratto adriatico dove la ferrovia è in riva al mare rimane da Pesaro a Termoli. Così si aprirebbero nuove opportunità per il turismo della costa adriatica, anche in termini economici…». Aeroporti: «Siamo già dentro Falconara, ma dobbiamo essere anche a Rimini. Ci arrivano un milione di turisti all’anno. E da lì si genera una forte ricaduta per la nostra economia. Abbiamo chiesto una quota simbolica per un motivo chiaro: studiare nuove strategie e opportunità per il nostro turismo». Piste ciclabili: «Sono le nostre “infrastrutture del benessere”. E’ anche un nuovo approccio culturale. Per questo abbiamo bisogno di segnarle urbanisticamente, come le strade e le ferrovie. Per Pesaro e Fano la vera metropolitana è la bicicletta. Nelle aree interne, invece, le ciclabili incentivano il turismo. Per questo dobbiamo realizzare una rete provinciale delle piste ciclabili, partendo da quello che c’è. Nei prossimi anni avremo già il collegamento Pesaro-Fano e Pian del Bruscolo-Pesaro. La vecchia tratta ferroviaria Fano-Urbino può essere, invece, la nuova ciclabile Fano-Urbino. E così Fano, Urbino e Pesaro sarebbero tutte nello stesso circuito: provate a immaginare cosa potrebbe comportare in termini di offerta turistica…». Sulle aree commerciali: «Negli ultimi anni abbiamo un po’ esagerato. Vogliamo veramente che la gente si incontri sempre più nei supermercati? Penso che le previsioni di nuove aree commerciali devono essere ridotte al minimo. Perché non ne abbiamo bisogno. D’altro canto, dobbiamo rilanciare i centri storici: con locali, ristoranti, bar e meno franchising…».
Ha chiuso con “sentimento identitario”: «Vogliamo riappropriarci del futuro. E ridare dignità alla politica e alla pubblica amministrazione. Ma questo si fa insieme, se riusciamo a rimarcare “l’orgoglio di vivere qui”…».

venerdì 7 maggio 2010

A Fano giornata Nazionale della Bicicletta


ll 9 maggio si svolgerà la prima edizione della Giornata Nazionale della Bicicletta, un’iniziativa voluta dal Ministero dell’Ambiente per sottolineare come una mobilità alternativa ed ecocompatibile può essere effettivamente realizzabile.

L'Associazione FOR.BìCI di Fano ha aderito all'invito del Comune di Fano, e parteciperà coi suoi volontari e soprattutto con le sue biciclette all'evento.

Dalla mattinata sarà presente in Piazza XX settembre uno stand informativo dell'Associazione For.Bìci di Fano aderente alla F.I.A.B. (Federazione Italiana Amici della Bicicletta).

L'Associazione FOR.BìCI si occupa di diffusione della bicicletta come mezzo fondamentale al fine di aumentare la vivibilità delle nostre città. L'Associazione collabora col Comune di Fano e organizza periodicamente delle uscite in bicicletta alla scoperta degli aspetti ambientali e culturali del territorio.

Il 9 maggio è una buona occasione per fare un giro in bici e vivere all'aria aperta.

A Serra Sant'Abbondio da domenica la mostra Perle di Terra


Da domenica si trasferirà a Serra Sant’Abbondio, la mostra "Perle di Terra" e sarà visitabile per alcuni week end presso il centro culturale “Aldo Moro”.
L’esposizione è un'azione attuata dal GAL Flaminia Cesano nell’ambito di un più vasto progetto finalizzato a valorizzare la biodiversità, le produzioni tipiche e la cultura enogastronomica delle vallate del Cesano e del Metauro.
Dopo le tappe a Mondavio e Frontone, la mostra sbarca grazie all’Amministrazione comunale di Serra nel borgo ai piedi del Monte Catria.

“Questa iniziativa – spiega l’assessore alla Cultura e Turismo, Silvia Allegrezza – rientra nell’ambito di “Voler bene all’Italia”, la festa nazionale per la valorizzazione dei piccoli Comuni Italiani, organizzata tra gli altri da Legambiente, che si terrà proprio domenica.
Già in occasione della manifestazione “Fiori tra le mura” che si è svolta ad aprile avevamo aderito con convinzione a questo evento che celebra la forza di questi piccoli territori pieni di fascino e ricchezza, per riscoprirne tesori, paesaggi, saperi e sapori.
La mostra si propone come un invito alla scoperta di un territorio attraverso i suoi frutti più prelibati, i suoi tesori più saporiti e gustosi, le sue perle appunto, che nel loro insieme rappresentano un vero e proprio patrimonio di valori e saperi storico-culturali, che caratterizza in maniera inequivocabile la vallata del Cesano e Metauro.
Il visitatore avrà l’occasione di conoscere da un lato le cosiddette biodiversità, cioè i prodotti peculiari di questa terra salvati dall’estinzione grazie ad una laboriosa opera di recupero e di reinserimento produttivo, dall’altro i numerosi prodotti trasformati delle nostre valli.
Per i prossimi week end inoltre sono in programma delle degustazioni con i produttori locali.
Sarà un’occasione anche per visitare il nostro bellissimo paese e il Monastero di Fonte Avellana”.

Tra Sant'Andrea di Suasa e Torre San Marco, un gesso per scrivere pensieri e poesie: Parole di Mezzeria


Domenica torna, Parole di Mezzeria, iniziativa dedicata alla valorizzazione dell’arte poetica e di tutte quelle forme espressive finalizzate alla comunicazione e allo scambio tra le persone.
La piccola strada di campagna che collega il borgo di Sant’Andrea di Suasa e la frazione di Torre San Marco in Provincia di Pesaro e Urbino verrà chiusa al traffico dall’alba al tramonto per permettere ai partecipanti di condividere l’importanza delle parole, il valore evocativo che per ciascuno di noi hanno, tra memorie, luoghi e immagini di istanti di vissuti.
All’inizio del percorso interessato dall’evento verrà offerto ai partecipanti un gesso per scrivere i propri pensieri e le proprie poesie direttamente sulla strada, potendo in questo modo non solo prendere parte attivamente all’iniziativa, ma trasformando questa piccola striscia di asfalto confinato nel verde della nostra regione, in un grande foglio a cielo aperto.
Inoltre sarà data a tutti la possibilità di leggere le proprie opere e riflessioni sulla poesia e sulla parola.


PAROLE DI MEZZERIA
lungo la strada che collega i borghi di
SANT’ANDREA DI SUASA
TORRE SAN MARCO

Dalle ore 10:00

Scrittura delle poesie lungo la carreggiata della strada

Spazio espositivo di presentazione delle Associazioni culturali presenti

Ore 10:30

Passeggiata ludo-poetica per le vie di Roncaglia

Laboratorio didattico per bambini Fate strada alle Parole! a cura di Duemilamusei

Dalle ore 12:30 alle ore 14:30

Degustazione di prodotti tipici a cura dell’Associazione Pro Suasa

Legg’io! Spazio autogestito aperto a tutti i partecipanti

Dalle 14:30

Il Juke Box poetico di Rosetta Martellini

Dalle ore 15:00 alle ore 17:00

Reading e Perfomance a cura delle Associazioni culturali presenti.

Ore 16:00

Laboratorio didattico per bambini Fate strada alle Parole! a cura di Duemilamusei

Ore 17:00

Salottino poetico “lungo la mezzeria” con i poeti Feliciano Paoli, Franca Mancinelli e Genni Ceresani (Libreria Zazie)

Ore 18:00

Poesia cooperativa a cura di Angelo Verdini

Ore 20:00

La musica di questa collina: concerto per collina solista, suoni elettronici e naturali di Nicola Casetta e Lorenzo Binotti.



Associazione Ignoranti di Spessore

Torre San Marco, salvezza storica. Ora scattano play-out e play-off: grande attesa per il derby Mondolfo-Monte Porzio


Quando una salvezza vale coma la vittoria di un campionato. E’ il caso del Torre San Marco che sabato nello spareggio contro il Ponte Sasso ha conquistato la permanenza in Seconda categoria. Una soddisfazione immensa per la società guidata dal presidente Pascucci, che al primo anno di Seconda categoria ha raggiunto un obiettivo che a metà stagione sembrava impossibile.
La compagine allenata da mister Rocconi in si è imposta per 2-1 al termine dei tempi supplementari. A regalare la storica salvezza ci ha pensato Pascucci a 120 secondi dalla conclusione di un match vibrante ed equilibrato. Erano finiti in parità i tempi regolamentari.
Chi invece dovrà cercare attraverso gli spareggi play-out la permanenza in Seconda categoria è il Ponte Sasso. I ragazzi di Lattanzi affronteranno sabato il Pergola Fratte. L’andata si disputerà a Pergola considerato che il Ponte Sasso parte avvantaggiato dalla miglior posizione di classifica al termine della stagione regolare.
Sempre sabato scatteranno i play-off. C’è grande attesa soprattutto per il derby tra Officina 36 Mondolfo e Monte Porzio.

“Per noi – spiega il presidente del Mondolfo, Giovanni Longarini - che partiamo con l’handicap di aver perso entrambi gli incontri di campionato, è d’obbligo giocare la partita della vita se vogliamo andare avanti: in sintesi è vietato perdere, obbligatorio vincere. La nostra difesa, la terza migliore del campionato, dovrà prestare la massima attenzione agli avanti avversari che si sono rivelati protagonisti decisivi in molte partite. Speriamo poi che i nostri attaccanti ritrovino la verve della giocata e la freddezza sotto porta quando bisogna mettere la palla in rete senza se e senza ma. Certo vincere la prima in casa, di fronte al nostro pubblico, sarebbe un toccasana per il morale”.

Nell’altro spareggio di troveranno di fronte Arcevia Caber e Della Rovere. Quest’ultima dopo aver chiuso il campionato al secondo posto, è stata sconfitta ai rigori (7-6) dal Pinturetta nella finale di Coppa Marche di Seconda categoria. Nonostante il ko il team di mister Guiducci rimane il grande favorito per il salto di categoria per quanto fatto vedere durante la stagione regolare.

ColleMar-athon 2010 nel segno del Kenya e dei record. Già al lavoro per la prossima edizione con il sogno di portare Gianni Morandi


Dominano Kipchirchir e Chepkorir, ma da ricordare anche numero di iscritti e di concorrenti al traguardo
Organizzatori già al lavoro per l’edizione 2011 con il sogno di portare Gianni Morandi

“Grazie per questa giornata e per questi chilometri, nervosi per le gambe ma dolcissimi ed indimenticabili per il cuore”. E’ questo solo uno dei tanti messaggi che l’organizzazione ha ricevuto anche quest’anno all’indomani della ColleMar-athon, la cui edizione 2010 si è conclusa con un nuovo successo di partecipanti e di pubblico, riuscendo a replicare l’atmosfera unica che caratterizza la competizione.

L’ordine d’arrivo fotografa il dominio keniano. Successo assoluto per Vincent Kipchirchir, che dopo aver salutato a metà gara il campione italiano Migidio Bourifa, costretto ad abbandonare per motivi legati alla preparazione, si è involato verso il traguardo di Marina dei Cesari con il tempo di 2h 22’ 57’’. Ottimo secondo Giorgio Calcaterra in 2h 26’ 57’’, mentre al terzo e al quinto posto si sono piazzati altri due keniani, Biwott Kipsang (2h 27’ 25’’) e Kandie Solomon (2h 39’30’’). In mezzo si è collocato Giuseppe Minici (2h 29’ 18’’), mentre al sesto posto è terminato il beniamino di casa, Riccardo Quattrini, che ha firmato un eccellente 2h 39’ 52’’. Keniana anche la vincitrice, Emily Chepkorir, che ha onorato il pronostico appaiando e staccando al trentesimo chilometro una brillante Claudia Dardini per concludere solitaria in 2h 55’ 10’’. Per la Dardini 3h 02’ 54’’, mentre Monica Casiraghi, già nell’albo d’oro della manifestazione, ha completato il podio con 3h 04’ 14’’. Quarta Lorena Di Vito (3h 04’ 18’’), quinta Barbara Cimmarusti, tarantina trapiantata a Pesaro,. Da segnalare l’eccellente nono posto della portacolori di casa Ramona Valentini, al traguardo in 3h 15’ 15’’.

Battuto il record di iscritti (1058) ma anche, con 804, quello dei concorrenti che hanno terminato la gara. E questo a dispetto delle condizioni meteo non favorevoli, che però non hanno tenuto lontano il pubblico, ancora più numeroso che in passato. In migliaia hanno accompagnato il passaggio dei podisti lungo il percorso e tanta gente si è data appuntamento anche all’arrivo. Apprezzata anche la Fanfara dei bersaglieri di Acqualagna che ha scandito le varie fasi della corsa. Unico neo la mancata partecipazione dei parlamentari che avrebbero dovuto dare vita al campionato italiano di categoria. Infortuni e impegni istituzionali li hanno tenuti lontani ma il vice presidente della Camera, on. Lupi, nel comunicare il suo personale dispiacere per non essere stato presente, ha già assicurato che l’anno prossimo sarà al via.

Quella del 2011 vuole essere, nell’impegno che gli organizzatori, tutti appassionati volontari, stanno già sviluppando, una edizione ancora più affascinante, mantenendo comunque invariati tutti quegli elementi che rendono inimitabile la manifestazione, dalle suggestioni del tracciato agli aspetti umani e sociali che l’hanno fatta conoscere come Maratona dei Valori. Si sta tentando in particolare di coinvolgere nomi importanti del mondo dello sport e dello spettacolo e il sogno è quello di portare, per la corsa ma anche per un concerto, Gianni Morandi con cui la ColleMar-athon ha già imbastito rapporti e che accompagnerà alla prossima Maratona di New York. Nuovi contatti in corso anche con Gelindo Bordin.

Da Fratte Rosa a Mondavio, da Serra a Frontone, da Pergola a San Lorenzo fino a Mondolfo va in scena "Voler bene all'Italia": piccoli Comuni in festa


Domenica per il settimo anno, torna “Voler Bene all’Italia”, il nome con cui Legambiente ha battezzato la festa nazionale per la valorizzazione dei Piccoli Comuni Italiani.
I borghi più belli e caratteristici d’Italia, anche quest’anno, avranno la possibilità di riaprire le loro porte ai cittadini e turisti in una giornata di grande festa mostrando i propri tesori, attraverso degustazioni, visite guidate, percorsi naturalistici, mostre, convegni, rappresentazioni folkloristiche e poi musica, sagre, spettacoli e attività ludiche.
Quest’anno la festa organizzata sempre da Legambiente, Enel Green Power, Anci e Coldiretti, è anche sotto l'Alto patronato del Presidente della Repubblica. Sono tanti i Comuni della vallata del Cesano che aderiranno nuovamente alla manifestazione con una serie di iniziative che spaziano dalla cultura allo sport.

A San Lorenzo in Campo, l’assessorato all’Ambiente proporrà a partire dalle ore 14 una passeggiata verso il suggestivo borgo di Montalfoglio dove si esibiranno il coro locale e i ragazzi della scuola secondaria di primo grado, sezione sperimentale. Inoltre l'Amministrazione comunale sarà lieta di offrire ai partecipanti a questa bella e significativa giornata un rinfresco con prodotti tipici locali. I più piccoli potranno intrattenersi in modo giocoso e divertente grazie alla presenza del Ludobus.

Nell'ambito dell'iniziativa "Voler bene all'Italia" e della "Giornata Nazionale della Bicicletta" promossa dal Ministero dell'Ambiente, il Comune di Frontone, in collaborazione con l'Associazione Sportiva Dilettantistica Monte Catria Ski & Bike, organizzerà domenica una "Sbiciclettata Frontonese", con partenza alle ore 15.30 da piazza del Municipio. Dopo l'Inno d'Italia, avrà inizio il giro per Frontone, al termine del quale sarà offerta una gustosa merenda.

A San Giorgio di Pesaro, l’Amministrazione comunale aderirà con l'apertura gratuita del MuSA, il Museo Storico Ambientale. Il percorso espositivo, di forte valenza didattica, è stato realizzato con l’obiettivo di valorizzare le testimonianze demo-antropologiche riguardanti la storia, la memoria, il lavoro e le tradizioni della comunità locale.

Nella vicina Serrungarina il programma prevede una visita guidata del territorio. L’Inno Nazionale verrà eseguito dagli alunni della scuola elementare.
Mondavio aprirà le porte delle sue tante bellezze architettoniche, Rocca Roveresca in testa.

A “Voler Bene all’Italia” parteciperanno anche i Comuni di Pergola, Monte Porzio, San Costanzo, Fratte Rosa, Barchi, Piagge, Sant’Ippolito, Montemaggiore al Metauro e Orciano.

Da domenica si trasferirà a Serra Sant’Abbondio, la mostra "Perle di Terra" e sarà visitabile per alcuni week end presso il centro culturale “Aldo Moro”. L’esposizione è un'azione attuata dal GAL Flaminia Cesano nell’ambito di un più vasto progetto finalizzato a valorizzare la biodiversità, le produzioni tipiche e la cultura enogastronomica delle vallate del Cesano e del Metauro. Dopo le tappe a Mondavio e Frontone, la mostra sbarca grazie all’Amministrazione comunale di Serra nel borgo ai piedi del Monte Catria.

A Marotta, l’Amministrazione comunale di Mondolfo, in collaborazione con l’associazione culturale “Gli irragionevoli”, Auser e Asd Libertas Ginnastica Marotta, proporrà la simpatica iniziativa “Bimbinbici” per le vie della città. Il ritrovo è alle ore 9 davanti al bocciodromo comunale. All’arrivo verrà offerta una piccola merenda e la mattinata si concluderà con dei giochi dedicati ai piccoli partecipanti. E’ opportuno che i bambini al di sotto dei 6 anni siano accompagnati dai genitori a bordo delle proprie biciclette, con gli appositi seggiolini.

giovedì 6 maggio 2010

La giunta provinciale «trasloca» a Fratte Rosa



La valorizzazione dei piccoli Comuni nell’ambito delle iniziative lanciate da Legambiente

FRATTE ROSA – La giunta provinciale trasloca, per un giorno, a Fratte Rosa.

«Un’occasione per valorizzare i piccoli Comuni e le aree interne del territorio – ha spiegato il presidente Matteo Ricci – nel contesto delle iniziative di sensibilizzazione organizzate da Legambiente.
Nell’entroterra può essere edificato il nostro grande distretto del benessere».

A fare gli onori di casa è stato il sindaco Alessandro Avaltroni. Che ha accolto anche la responsabile scuola e formazione di Legambiente Marche, Bruna Bernardini. Tante le questioni sul tavolo, dal turismo alla green economy, passando per viabilità, scuola e occupazione.

«C’è la necessità di fare rete – ha concluso l’assessore all’Ambiente Tarcisio Porto -. Vogliamo sostenere le eccellenze racchiuse nei piccoli centri.
Che racchiudono tradizione, innovazione e interculturalità».

San Lorenzo in Campo, quale futuro? In consiglio comunale visioni opposte. Il sindaco: "Le idee ci sono". Simone Santini: "Niente di concreto"


Nonostante l’approvazione del bilancio sia stata rinviata, nell’ultimo consiglio comunale la carne al fuoco non è mancata.
Di grande interesse il punto all’ordine del giorno relativo al piano generale di sviluppo 2010-2014 con il quale il sindaco Antonio Di Francesco ha illustrato a grandi linee le scelte del quinquennio, gli obiettivi e gli investimenti futuri della sua giunta.

“E’ difficile – ha esordito il primo cittadino – definire esattamente gli ambiti d’intervento e le scelte che l’Amministrazione farà da oggi al 2014 se non si hanno certezze di finanziamenti. La nostra intenzione è comunque quella di seguire le linee del programma con il quale ci siamo presentati agli elettori.
Prioritaria è la messa a norma di alcuni edifici comunali come l’ex mattatoio e il Municipio. Qui i lavori sono quasi terminati, contiamo di concluderli entro maggio. La gestione dei rifiuti con la scelta della raccolta differenziata porta a porta era un nostro obiettivo ed è stato raggiunto.
Stiamo lavorando per il nuovo piano cave e per la gestione di alcuni servizi insieme ad altri Comuni.
E’ nei progetti di questa Amministrazione la sistemazione della piazza, del centro storico di San Lorenzo e delle frazioni.
Per quanto riguarda l’ex scuola media molto dipenderà dai finanziamenti. Sarà ampliato il depuratore.
In programma c’è infine la manutenzione di diverse strade e l’acquisto di alcune aree verdi”.

Apriti cielo. Dalle minoranze sono partite critiche a 360 gradi che hanno evidenziato una visione dello sviluppo del paese per molti aspetti opposta a quella della giunta.

“Capisco che è difficile spingerci di qui a 5 anni – ha attaccato Simone Santini del gruppo “Laurentini sì” – mi sembra però una relazione troppo striminzita. Sarebbero necessari progetti ad esempio per la piazza e le ex scuole medie.
Cosa si vuol fare in concreto? Nulla poi si dice per quanto riguarda la realizzazione della palestra, un’opera molto importante per il nostro paese”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo Nancy Feduzi.

“L’unica positività è la raccolta differenziata, per il resto solo chiacchiere”.

C’è andato giù pesante anche Pietro Gambaccini del Pdl.

“I laurentini benpensanti si meritano questo, un programma di promesse e zero fatti, nulla di innovativo, mancano chiarezza e linee di sviluppo”.

Il capogruppo di maggioranza Lorenzo Sabatini ha prontamente risposto.

“Piazza, palestra, ex scuola media, siamo d’accordo sul fare ma certi obiettivi vanno perseguiti passo dopo passo, va trovata prima la giusta strada”.

C’è stata infine la replica del sindaco.

“Non sono abituato a promettere cose impossibili, noi amministriamo con i piedi per terra. Ci vuole certezza di risorse, con la finanza creativa non si arriva lontano. Le idee ci sono. Il mio immobilismo, di cui vengo sempre tacciato, ha portato al paese che vedete”.

Ora per l’approvazione del bilancio ci sarà da aspettare diverse settimane, non è affatto da escludere che venga riportato in consiglio a fine giugno.

mercoledì 5 maggio 2010

Castelleone di Suasa, la minoranza consiliare: "Si lasci spazio ad amministratori più competenti"


“È normale che ad ogni consuntivo ci troviamo di fronte a falcidie dei residui sia attivi che passivi?”.
A domandarselo è il Gruppo consiliare di minoranza “Insieme per Castelleone” della cittadina collinare misena.
"Anche il Conto Consuntivo presentato dall’Amministrazione comunale suasana guidata dal sindaco Biagetti per l’esercizio finanziario 2009 presenta una eccessiva numerosità di casi che legittima senza ombra di dubbio quell’interrogativo.
Altra domanda che sorge spontanea è se viene rispettata la norma che disciplina la formazione dei residui che deve obbligatoriamente passare attraverso le fasi dell’accertamento e dell’impegno nel pieno rispetto del DLgs 267/2000.
Il caso più clamoroso, ancora una volta, è quello del Capitolo 1904 “Iniziative per rimuovere le cause dell’emarginazione” dove vengono cancellati ben € 16.708,15 di residui passivi.
Certo non è il solo esempio, perché tutto il consuntivo, sia per quanto riguarda le entrate che per le uscite, è una continua smentita dei dati provenienti dagli esercizi precedenti.
Nella sola entrata i capitoli interessati sarebbero stati oltre 20, sia per quanto riguarda i maggiori che i minori introiti, con un saldo attivo di ben € 6.666,30.
In uscita, invece, i residui falcidiati ammontano a € 27.718,13 e allora fa proprio bene la stessa Giunta comunale con la deliberazione n. 35 dell’8.4.2010 a parlare di “errati accertamenti o impegni 2009 e precedenti”.
Sarebbe allora il caso di essere anche conseguenti e lasciare spazio ad amministratori più competenti. Questo, almeno, si augura la minoranza consiliare".


Nella foto il Capogruppo, Mario Cuicchi

Comuni: 24% eletti Marche ha meno di 35 anni, 15 i sindaci

Le giovani amministratrici sono il 36%, quasi doppio dei maschi

(ANSA) - ANCONA, 5 MAG - Si tinge di rosa il futuro della politica locale nelle Marche.

Piu' del 36% delle amministratrici elette nella regione ha meno di 35 anni, e rappresenta il 32,2% dei 1.036 giovani amministratori della regione.

Lo rivela il Rapporto Cittalia sugli amministratori italiani under 35.

In proporzione, la partecipazione femminile delle under 35 e' quasi doppia rispetto a quella dei colleghi maschi: il 36% contro il 21%. Su un totale di 4.226 amministratori locali, nelle Marche gli under 35 rappresentano il 24,5%, pari al 4,5% dei 23mila giovani eletti.

Oltre l'85% e' stato eletto in comuni inferiori ai 10 mila abitanti, che contano anche 10 dei 15 giovani sindaci della regione.

Al top della classifica under 35 la provincia di Pesaro Urbino, con oltre il 30% degli eletti.(ANSA).

Cagli, trovato in possesso di refurtiva per oltre 2mila euro: denunciato


I Carabinieri di Cagli e Cantiano in azione: recuperata refurtiva per oltre 2.000 euro. Sequestrato un coltello a serramanico di genere proibito.

I carabinieri delle Stazioni CC di Cagli e Cantiano, da poco transitate alle dipendenze della Compagnia CC di Fano, nel corso dei servizi coordinati di controllo del territorio predisposti dal Comandante della Compagnia CC di Fano, Cap. Cosimo Giovanni Petese, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Urbino due persone già note alla giustizia.
A Cagli, un 36enne specializzato nella commissione di reati contro il patrimonio è stato trovato in possesso di refurtiva per oltre duemila euro costituita da due macchine fotografiche, una videocamera digitale ed un rasoio elettrico, il tutto compendio di un furto commesso nel mese di gennaio scorso ai danni dell’abitazione di un cittadino del luogo. La refurtiva è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario.
Nei confronti dell'uomo, che deve rispondere del reato di ricettazione, ritenuto socialmente pericoloso e dedito alla commissione di reati contro il patrimonio, i militari hanno richiesto alla Procura della Repubblica l’emissione di un provvedimento restrittivo della libertà personale.

A Cantiano, nel corso dei controlli, i militari della locale Stazione hanno denunciato all’A.G. un 53enne già noto alla giustizia, residente nella zona, poiché trovato in possesso di un coltello a serramanico con lama di cm. 10, che occultava nella tasca dei pantaloni. Il coltello è stato quindi sottoposto a sequestro, mentre per il 53enne è scattata una denuncia per possesso ingiustificato di arma da taglio di genere proibito.
Nel corso dei servizi svolti tra Cagli e Cantiano, che hanno avuto anche il supporto di alcune pattuglie del Nucleo Radiomobile della Compagnia CC di Fano, sono state eseguite verifiche di polizia su oltre 50 veicoli e controllate 92 persone.

Marotta, tentava di rubare carburante: arrestato 32enne


I Carabinieri della Stazione di Marotta, nel corso dei servizi di controllo notturno del territorio, hanno sorpreso, l’altra notte, un 32enne già noto alla giustizia, mentre con delle taniche tentava di asportare del carburante da un autoarticolato parcheggiato lungo la via S.N.A.S. di Fano.
I militari, notata la presenza dell’uomo, che cercava di defilarsi, hanno tentato di bloccarlo, ma lo stesso si è dato alla fuga nei campi abbandonando le taniche che aveva appena iniziato a riempire.
A questo punto, i militari si sono messi a perlustrare la zona individuando l’autovettura utilizzata dall’uomo, una Bmw, peraltro risultata intestata ad un altro cittadino moldavo residente a Fano, che era stata parcheggiata dal 32enne poco distante dal luogo del furto.
Immediatamente i militari sono risaliti al proprietario del veicolo e da qui all’uomo che aveva in uso l’autovettura, che è stato poi rintracciato e tratto in arresto con le accuse di tentato furto aggravato e violazione delle normativa sull’immigrazione, in quanto già colpito da decreto di espulsione dal territorio nazionale a cui non aveva ottemperato.
Dopo le formalità di rito, il 32enne moldavo, ritenuto socialmente pericoloso, è stato rinchiuso nelle camere di sicurezza del comando compagnia CC di Fano in attesa del processo per direttissima.

Ecologia e sobrietà, la Provincia diventa…«multipla». Primo raduno delle auto a metano


Domenica 9 maggio il primo raduno delle auto a metano: percorso da Pesaro a Isola del Piano

PESARO – All’indomani del suo insediamento in via Gramsci ha inaugurato l’era del risparmio energetico. Rinunciando all’auto blu da rappresentanza per scegliere una più “sobria” Multipla a metano.
Ora l’idea di Matteo Ricci è stata raccolta dall’associazione “Ambasciatore territoriale dell’enogastronomia”. Che l’ha allargata al territorio e ai cittadini, organizzando per domenica 9 maggio - con il patrocinio di Provincia, Comune di Pesaro e Comune di Isola del Piano - il primo raduno delle «Multiple». E di tutte le auto con alimentazione a metano.

«L’idea – ha spiegato il rappresentante dell’associazione Paolo Pagnoni – è nata dalla passione per questo “rivoluzionario” mezzo di trasporto e per la sua sostenibilità ambientale. La scelta del presidente della Provincia ha dato un segnale forte al territorio: rispetto per l’ambiente, ecologia e sobrietà».
E Ricci ha confermato: «L’associazione ha colto il senso della mia scelta. Si tratta di inquinare meno e rispettare l’ambiente. Ma anche di risparmiare risorse pubbliche: un approccio popolare, nell’agire quotidiano, per aumentare la fiducia dei cittadini verso le istituzioni. Specialmente in tempi di crisi economica».

Intenso il programma, all’insegna di sostenibilità, green economy, enogastronomia: alle 11 il ritrovo dei partecipanti in piazza Carducci a Pesaro, con i saluti di Ricci, dell’assessore comunale Giancarlo Parasecoli e dell’assessore provinciale Tarcisio Porto.
Alle 12 la partenza per Isola del Piano, con la colazione alla locanda Alce Nero (per prenotazioni 0721.720126), la visita al pastificio di Montebello e l’incontro pubblico su «Il biologico, l’equo solidale, i km 0, i prodotti verdi, il turismo responsabile».
Chiusura, alle ore 17, con il concerto del Gruppo Genevieve al monastero di Montebello.
«Sarà una domenica intera all’insegna dell’ecologia – ha aggiunto Ricci-. Abbiamo scelto di partire alle 12, perché prima parteciperemo alla “giornata della bici” del Comune di Pesaro». Per Porto, «con il raduno si toccheranno simboli importanti dell’entroterra. Vogliamo diffondere un modello di sviluppo e sostenibilità. Che può creare occupazione, con la green economy, anche nel settore dei motori e delle nuove combustioni».
Ha chiuso il sindaco di Isola del Piano Giuseppe Paolini: «I partecipanti percorreranno tratti di strada e territorio che hanno la più alta intensità di coltivazione biologica della provincia. Siamo orgogliosi di ospitare la manifestazione. E contiamo di riproporla negli anni…».

A Pergola l’ennesimo week end da incorniciare. Migliaia di turisti per il gemellaggio con Gernsbach e il Profiterole da record



E’ stato un week end da incorniciare per Pergola letteralmente invasa da migliaia di turisti per il gemellaggio organizzato dall’Amministrazione comunale con la Città di Gernsbach nei giorni 30 aprile e 1 maggio. C’è grande soddisfazione all’interno della giunta comunale per l’ennesimo finesettimana che ha riscosso uno straordinario successo sia in termini di pubblico che di critica.

“L’obiettivo – esordisce il sindaco Francesco Baldelli – era quello di continuare nell’opera di promozione e valorizzazione della nostra città che come giunta abbiamo intrapreso sin dal primo giorno d’insediamento. La tantissima gente che ha partecipato alle varie iniziative organizzate in occasione del gemellaggio dimostrano ampiamente che ancora una volta l’obiettivo è stato raggiunto. Quello con Gernsbach è stato il primo gemellaggio per Pergola ed è riuscito sotto tutti gli aspetti. Le parole del sindaco tedesco e dei suoi concittadini stanno a testimoniarlo e ci riempiono di orgoglio”.

Il sindaco Dieter Knittel, accompagnato dal suo vice, da alcuni membri del Consiglio comunale e dai rappresentanti di diverse associazioni, si è espresso così nei confronti dell’Amministrazione pergolese e di tutta la cittadinanza.
"Siamo entusiasti e profondamente toccati dalla grande ospitalità che i Pergolesi ci hanno riservato. Quello che Pergola ha fatto per noi non ha pari! Bandiere, cartelli, ma soprattutto la cordialità della gente mi hanno lasciato molto impressionato. Durante la cerimonia del gemellaggio abbiamo offerto ai cittadini di Pergola alcuni prodotti tipici della Foresta Nera: prosciutto, pane, birra, miele e acqua di ciliegio (acqua vitae) e, soprattutto, una dimostrazione di fabbricazione della carta. Gernsbach è infatti famosa per la di fabbricazione della carta. Abbiamo anche distribuito un nuovo opuscolo in lingua italiana e un film nella nostra città.”.

“Sono state messe le basi – conclude Francesco Baldelli – per un gemellaggio proficuo e duraturo che sicuramente porterà grandi vantaggi alla nostra città per quanto riguarda il turismo. Gli amici tedeschi hanno molto apprezzato la nostra ospitalità e cordialità, le nostre bellezze architettoniche ed artistiche, i nostri prodotti tipici. Sono rimasti talmente entusiasti che una decina persone si sono fermate già in vacanza per alcuni giorni in uno dei nostri agriturismi. Insomma partenza migliore non poteva esserci”.

Il primo maggio è poi stato arricchito da un altro spettacolare evento che ha portato Pergola ancora una volta ad essere iscritta nel Libro dei Guinness con il “Profiterole più grande del mondo”, evento curato dalla Pro Loco su una splendida idea di Giuseppe Cesaro, il quale ha anche curato la realizzazione di questo dolce da record giudicato da tutti i presenti così buono da “leccarsi i baffi”.

Calcio: morto in incidente stradale ex arbitro Stafoggia

Cinquantacinque anni,stava andando a trovare genitori a Petriano

(ANSA) - PESARO, 5 MAG - L' ex arbitro internazionale di calcio Loris Stafoggia e' morto in un incidente stradale avvenuto vicino Foligno (Perugia).

Cinquantacinque anni, marchigiano di Petriano (Pesaro), Stafoggia abitava a Spoleto dove insegnava educazione fisica in una scuola.
Come opinionista partecipava a trasmissioni sportive sull'emittenza locale.
Oggi aveva il giorno libero, e con la sua Punto stava andando a trovare i genitori a Petriano.
Lungo la Flaminia, la sua Punto si e' scontrata con un autocarro proveniente dalla direzione opposta.
Il decesso e' stato istantaneo.(ANSA).

martedì 4 maggio 2010

Antonio Baldelli: "In Provincia si conoscono i nomi dei vincitori dei concorsi prima che i concorsi si svolgano"



"Il Presidente Ricci chiarisca immediatamente la vicenda e sospenda l’iter di assunzione del vincitore annunciato".

"Già tempo fa ho avuto modo di denunciare come la Provincia, negli anni passati, abbia affidato oltre 1.100 consulenze esterne per oltre 13 milioni di Euro, pur disponendo di circa 650 dipendenti.

L’altro giorno, in una conferenza stampa, il già Candidato alla Presidenza della Provincia Giacomo Rossi ha invece sollevato gravi dubbi sulla regolarità di un concorso bandito dalla Amministrazione provinciale, dubbi che ha poi ribadito anche in un esposto presentato alla Procura della Repubblica di Pesaro.

Nello specifico, si parla di fatti poco chiari avvenuti nell’ambito di un concorso per l’assunzione a tempo determinato (3 anni) di un istruttore amministrativo da impiegare presso l’Ufficio Caccia della Provincia.

Prima “nota stonata” nella gestione del concorso è stato il brevissimo periodo di pubblicazione del bando concorsuale, pubblicazione avvenuta peraltro proprio a ridosso delle festività della Santa Pasqua; seconda “nota stonata” è stata invece la circostanza che di 50 concorrenti solamente uno abbia superato la prova scritta.

Ma ciò che davvero ha lasciato tutti attoniti è stata la notizia secondo cui il giorno precedente il concorso – così si trova scritto nell’esposto – fu inviato a più soggetti (tra i quali lo stesso Presidente della Provincia Matteo Ricci e vari Assessori provinciali) un fax in cui veniva anticipato, fatto gravissimo, il nominativo di colui che poi avrebbe vinto il concorso.

Di fronte a una notizia del genere, in qualità di capogruppo del PdL in Consiglio provinciale, chiederò alla Provincia di fare immediatamente chiarezza sulla vicenda e presenterò una interrogazione al Presidente Ricci per sapere se davvero il nominativo del vincitore gli era stato preannunciato tramite un fax.

Vista inoltre la delicatezza della vicenda, chiederò che l’Amministrazione provinciale ricontrolli i compiti di tutti i 50 concorrenti e utilizzi lo strumento dell’autotutela amministrativa, sospendendo così l’iter di assunzione del vincitore del concorso fino a quando non verrà fatta chiarezza.

A questo punto sorge anche la curiosità di conoscere se il vincitore del concorso, per caso, sia tesserato di qualche partito o se, alle ultime elezioni regionali, abbia fatto campagna elettorale per qualche candidato in particolare. Se infatti la Provincia vuole uscire a testa alta da una simile storia dovrà dimostrarsi come la “moglie di Cesare” ossia “al di sopra di ogni sospetto”.


Antonio Baldelli – Capogruppo PDL in Consiglio Provinciale

Complanare Marotta, Vergari: "L'ultimo atto che si doveva compiere era di beccarsi con inutili polemiche tra Comuni, Comitati e forze politiche"


"L’ultimo atto politico che si doveva compiere, dopo il successo della manifestazione popolare di sabato 17 aprile, a sostegno dell’azione istituzionale, coordinata dalla Provincia che coinvolgerà a breve la Regione come riferito dall’Ass. Provinciale Massimo Galluzzi nella Commissione Lavori Pubblici di mercoledì 8 aprile, volta ad ottenere una nuova Conferenza di Servizio con Anas e Società Autostrade finalizzata al prolungamento verso Fano della Circonvallazione Pontesasso – Marotta, era di beccarsi con inutili e controproducenti polemiche tra Comuni, forze politiche e Comitati vari su mancanze, ritardi e primogeniture". Esordisce così, particolarmente irritato dal troppo vociare dei tanti “galli di Renzo, all’inseguimento di una qualche inutile quanto transeunte ribalta giornalistica", il capogruppo PSI in Consiglio provinciale nonché Assessore all’Urbanistica di Mondolfo, Gaetano Vergari, sulla delicata questione della circonvallazione di Marotta.
"Allo stato quello che conta oggi è solo un fatto”, insiste, “restare tutti unititi per raggiungere l’obiettivo nell’interesse della nostra gente. Non importa - continua Vergari, parafrasando il noto proverbio cinese, di che colore è il gatto l’importante è che prenda il topo.
Ricordo inoltre, a buona memoria, di tutti, in particolare di coloro che hanno responsabilità pubbliche, precisa un Vergari sempre più arrabbiato, che quando nell’ottobre scorso mi incontrai a Roma nella sede di Società Autostrade (fu grazie alle informazioni ottenute che potei rilanciare la questione prolungamento Circonvallazione), i Dirigenti della Società, che è bene precisare è una SpA e quindi non opera con scopi filantropici ma di profitto, mi scodellarono sul tavolo la rassegna stampa dei nostri giornali locali in cui campeggiavano tutte le polemiche tra Pesaro e Fano sui Caselli, dimostrando grande attenzione per quella vicenda e quindi, se tanto mi da tanto, anche per quanto ci riguarda vaglieranno tutte le posizione per ottenere il miglior risultato col minimo costo.
L’obiettivo, infatti, di Società Autostrade è di convogliare sempre più autovetture in autostrada così da incassare quanti più pedaggi possibile e se le così dette opere “compensative” favoriscono questo scopo sono pronti a ragionare ma non accetteranno mai, comprensibilmente, di realizzare Complanari di decine di Km che diventino concorrenziali all’Autostrada stessa.
Per cui invito tutti alla calma e soprattutto a tenere le bocche cucite per non danneggiare la causa".

Carabinieri, operazione antidroga: due arresti e una denuncia. Sequestrati 65 grammi di cocaina


Nuova brillante operazione antidroga condotta dai militari della Stazione Carabinieri di Saltara.
Due gli arresti eseguiti a Fano per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, mentre una terza persona è stata denunciata in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Sequestrati gr.65 circa di cocaina, del valore di circa seimila euro, cinque grammi di hashish, due bilancini elettronici di precisione, sostanza da taglio e materiale per confezionare le dosi.

I carabinieri della Stazione di Saltara, nell’ambito delle indagini destinate a reprimere lo spaccio di sostanze stupefacenti nella zona fra Saltara, Serrungarina e Cartoceto, seguendo i movimenti di alcuni tossicodipendenti residenti nei suddetti comuni, si sono imbattuti in un’attività di spaccio ad opera di due soggetti nigeriani, che avveniva a Fano e, in particolare, nel quartiere “Carrara”, ove i due extracomunitari abitano.
Per giorni i militari hanno monitorato i movimenti di diversi tossicodipendenti e dei nigeriani (un uomo ed una donna) O.G., 31enne già noto alla giustizia, e I.V., 32enne nubile, nullafacente, studiandone i movimenti ed i contatti.

L’altra sera, quando hanno avuto sentore che i due nigeriani fossero in possesso di una discreta quantità di sostanza stupefacente, i militari del Maresciallo Antonello Pannaccio, coordinati dal Cap. Cosimo Giovanni Petese della Compagnia CC di Fano, sono intervenuti perquisendoli, per poi procedere al loro arresto, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
E così i due nigeriani, che avevano messo in piedi una lucrosa attività di spaccio, sono stati trovati in possesso di circa 65 grammi di cocaina, un bilancino elettronico di precisione, sostanza da taglio costituita da mannite, la somma di euro 260, risultata provento dell’attività di spaccio avvenuta poco prima, di n. 18 dosi di cocaina pronte per lo smercio e materiale vario per confezionare le dosi.
Quanto rinvenuto è stato quindi sottoposto a sequestro, mentre per i due giovani nigeriani si sono aperte le porte del carcere di Pesaro.

Nel corso dell’attività investigativa i carabinieri di Saltara hanno anche denunciato in stato di libertà, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 27enne pugliese già noto alla giustizia, trovato in possesso di circa 5 grammi di hashish, un bilancino di precisione e l’occorrente per confezionare le dosi.
Anche in questo caso si è proceduto al sequestro della droga e del materiale rinvenuto.
Infine, nel corso dell’operazione, diversi giovani sono stati segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo - Prefettura di Pesaro e Urbino, quali consumatori di sostanze stupefacenti, per l’adozione dei provvedimenti amministrativi di competenza, fra i quali la sospensione della patente di guida.

«Basta con i fazzoletti verdi dentro le istituzioni»: dal presidente della Provincia Ricci, un duro attacco alla Lega


Il presidente della Provincia Matteo Ricci si appella alle alte cariche dello Stato

PESARO – E’ un duro attacco alla Lega. E un richiamo accorato all’unità del Paese. Matteo Ricci, con una lettera indirizzata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e ai presidenti dei due rami del parlamento Gianfranco Fini e Renato Schifani, invoca un intervento delle alte cariche dello Stato per dire basta ai «fazzoletti verdi» dentro le sedi istituzionali.
E presenterà nei prossimi giorni, in consiglio provinciale, un ordine del giorno per vietare all’interno dell’assemblea «l’ostentazione di simboli che offendono il sentimento dell’unità nazionale».

«Assistiamo quotidianamente – evidenzia Ricci - ai comportamenti sconcertanti di ministri che si dimenticano di rappresentare l’intera Repubblica italiana e non solo interessi territoriali. Non è più ammissibile tollerare gli atteggiamenti di membri del Governo, parlamentari e amministratori pubblici che inneggiano periodicamente e con ambiguità alla secessione. O cantano l’inno nazionale di altri presunti Stati». E’ chiaro il riferimento alla Padania.

«Così – continua Ricci - si svilisce anche il 150° anniversario dell’unità d’Italia. Un conto sono le iniziative elettorali e la propaganda. Altra cosa è il rispetto delle sedi istituzionali. La politica della divisione è inutile e dannosa. Tanto più dopo le recenti prese di posizione dei governatori del Nord, che suonano come ricatti e rischiano di schiacciare il resto del Paese».
Non c’è bisogno, dunque, di «riti celtici e ampolle del Po», che fanno da sfondo alle attività istituzionali dei rappresentanti leghisti: «Il Centro Italia - conclude Ricci - è la culla del Rinascimento e l’emblema della Resistenza: sarà la cerniera che contribuirà a garantire l’unità nazionale».

lunedì 3 maggio 2010

San Lorenzo in Campo, Pdl: "Grave episodio amministrativo quello che si è consumato in consiglio comunale”


“Grave episodio amministrativo quello che si è consumato in consiglio comunale”. Così il coordinamento locale del Pdl definisce il passaggio che durante l’ultima assise ha portato a rinviare l’approvazione del bilancio.
“Dietro l’interrogazione dei nostri consiglieri comunali che lamentavano il mancato rispetto dei termini per il deposito degli atti e dei documenti del bilancio preventivo 2010 la giunta ha dovuto ammettere la gravissima mancanza e chiedere il rinvio.
Fortunatamente il termine di legge del 30 aprile è stato prorogato al 30 giugno altrimenti il nostro Comune non avrebbe approvato in tempo il bilancio con conseguenze gravissime che avrebbero potuto portare anche alla caduta della giunta Di Francesco.
I nostri consiglieri, da tempo, avevano verbalmente fatto notare questa inosservanza ma non hanno mai avuto risposte esaurienti in merito. Di fronte all’interrogazione scritta la giunta non ha potuto rischiare ed è stata costretta al rinvio.
Chi amministra la cosa pubblica ha il dovere di rispettare le regole, perché il loro rispetto è la base di una buona democrazia e per ottenere la fiducia dei cittadini. La nostra azione di controllo sarà da oggi più assidua e puntuale.
Paradossalmente dobbiamo anche dire che, forse, il rinvio ha favorito la maggioranza poiché il bilancio che si stava per approvare presentava forti dubbi di regolarità in quanto erano state inserite poste attive non certe senza le quali il bilancio sarebbe stato al limite del pareggio.
Il bilancio non è stato discusso e quindi non siamo certi di quanto detto; vedremo se il prossimo testo che verrà portato in consiglio apporterà qualche variazione in merito”.

Il Pdl poi torna sulla circonvallazione.

“Vogliamo far notare al sindaco che il nostro partito non può accettare “paternali” da chicchessia. Facciamo ciò che riteniamo giusto e che sia d’interesse per tutta la popolazione e non dobbiamo rendere conto al sindaco se abbiamo scritto la lettera aperta al presidente della Provincia Matteo Ricci sulla circonvallazione senza avvisarlo.
Sarebbe stato meglio se avesse organizzato un’assemblea pubblica su questo punto, poiché permettere l’inizio dei lavori di una strada che non verrà aperta al traffico è semplicemente grottesco”.

San Lorenzo in Campo, consiglio comunale infuocato: rinviata l'approvazione del bilancio


Doveva essere approvato il bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010-2012 nel consiglio comunale che si è tenuto giovedì sera. Doveva. L’importante atto, infatti, senz’altro il più rilevante per una pubblica amministrazione è stato rinviato. Il colpo di scena a metà seduta.
Le minoranze hanno lamentato al sindaco il fatto che “tra la notifica ai consiglieri del deposito dei documenti di bilancio e l’approvazione stessa non ci sono stati i 20 giorni come prevede l’articolo 20 del Regolamento Comunale di Contabilità”.
A tal proposito il gruppo consiliare del Popolo della Libertà ha presentato un’interrogazione al primo cittadino. Al termine di una lunga ed accesa discussione con voto unanime è stato deciso di rinviare alla prossima seduta l’approvazione del bilancio. Rinvio che secondo le opposizioni sarebbe potuto costare carissimo alla giunta.

Le minoranze sostengono che l’Amministrazione comunale si è salvata in corner in quanto proprio nei giorni scorsi il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha annunciato che è stato predisposto il decreto che proroga al 30 giugno 2010 il termine per la deliberazione del bilancio di previsione degli enti locali per l’anno 2010. Prima della proroga decisa dal Ministero dell’Interno, il bilancio di previsione sarebbe dovuto essere approvato entro il 30 aprile.
“Senza approvazione del bilancio si rischia il commissariamento del Comune”, hanno ripetuto al termine della seduta i consiglieri comunali di opposizione.
Il sindaco però, e l’aveva anche ricordato, sapeva bene ovviamente della proroga.

I consiglieri comunali del Pdl, Pietro Gambaccini e Stefano Antognoli durante la seduta hanno sottolineato “che il deposito della documentazione riguardante il bilancio di previsione 2010 è stato notificato ai capigruppo quattordici giorni prima il termine ultimo di approvazione del bilancio previsto da decreto per quest’anno”, chiedendo al contempo al sindaco “l’interpretazione autentica dell’articolo 20 comma 3 del Regolamento Comunale di Contabilità e quale sia quindi il termine di notifica dei documenti relativi al Bilancio Previsionale 2010 e se gli stessi sono stati rispettati”.

Il primo cittadino consultandosi con il segretario ha spiegato che tra le varie interpretazioni del Regolamento, quella sostenuta dal Pdl, può essere considerata corretta. Quindi ha chiesto al consiglio di esprimersi sul rinvio del punto all’ordine del giorno relativo al bilancio, pur ricordando che tra qualche giorno dal punto di vista dei contenuti non cambierà nulla. Sicuramente ne passeranno di più.
Secondo le opposizioni si è trattato di una mezza vittoria.

Di parere opposto l’assessore Alessandro Gabrielli. “Se non ci fosse stata la proroga del Ministero il bilancio l’avremmo approvato senza alcun problema giovedì sera”.

Con ogni probabilità ora la giunta si prenderà tutto il tempo a disposizione, ossia fino al 30 giugno, per riportare in consiglio comunale l’approvazione del bilancio anche perché ci sono alcune questioni, cave in testa, da perfezionare.
Sul tavolo del sindaco sono piovute numerosissime interrogazioni ed emendamenti al bilancio da parte delle opposizioni che già al momento dell’approvazione del piano generale di sviluppo 2010-2014, si sono espresse in modo assai critico come prevedibile.
Se è normale che su atti quali il bilancio e piano generale di sviluppo non ci sia condivisione tra maggioranza e minoranze, meraviglia un po’ che anche questioni come la variante creino attrito tra le parti.
Il sindaco nel riferire l’avvio nei giorni scorsi dei lavori per la grande opera, ha sottolineato come sia rimasto meravigliato della lettera inviata dal Pdl al presidente della Provincia Matteo Ricci, visto che alle domande della missiva avrebbe potuto lui stesso tranquillamente rispondere.
La buona notizia è che per il secondo stralcio della variante si è a buon punto.

Futuro Giovane, una nuova speranza per i giovani di Marotta e Mondolfo


Siamo un gruppo di giovani fortemente motivati che pensa di aver capito quali sono i problemi trascurati dalla società locale per i ragazzi della nostra età. È per questi malcontenti che abbiamo deciso di fondare un movimento capace di realizzare i nostri sogni.
Il movimento della giovane Italia ha come suoi rappresentanti principali: Luca Freschi (coordinatore), Nicola Barbieri (vice coordinatore), Michele Fusco (art director), Martina Lorenzini (addetta stampa), Serena Bittoni (consigliera) ed altri numerosi ragazzi che ci stanno dando una mano. Vogliamo inoltre ricordare che il gruppo è aperto a qualsiasi ragazzo voglia partecipare attivamente.
L’ idea di rappresentare il territorio, di essere presenti e sostenerlo è per noi giovani un punto di partenza per capire il futuro di questo paese attraverso le persone che lo vivono. Questo obiettivo potrà essere raggiunto attraverso l’ organizzazione di incontri con gli operatori, le varie associazioni, i cittadini e quanti altri vorranno partecipare nel suggerire soluzioni al fine di rendere competitivo il territorio e migliorarne la qualità della vita. Tali incontri saranno atti a condividere idee, problematiche e soluzioni per tutti gli ambiti di interesse comune quali il turismo l’istruzione, la sicurezza, lo sport, la sanità e il lavoro.

Questi sono i punti principali del movimento:

VOCE DEI GIOVANI: vogliamo rappresentare un punto di riferimento per i giovani di Marotta e Mondolfo. La nostra funzione è quella di far presente alle autorità competenti tutte le proposte e i problemi(di qualsiasi tipo) evidenziati dai cittadini e riguardanti il nostro territorio.
EVIDENZIARE LE INIZIATIVE GIOVANILI: il nostro movimento mira a coinvolgere, sostenere, pubblicizzare qualsiasi iniziativa dei giovani.
STRUTTURE A DISPOSIZIONE: sarà messa a nostra disposizione una sala che i cittadini possano prendere come punto di riferimento per contattarci per qualsiasi tipo di problema e per dire la loro in campo comunale.
SERVIZIO PER I GIOVANI:è un servizio che noi proponiamo a tutti, è un’ iniziativa che non c’è mai stata, è una cosa nuova, che dovrà basarsi sulle idee di voi giovani. Abbiamo deciso di metterci in gioco, di provare a cambiare qualcosa, non sappiamo se ci riusciremo ma di certo lo potremo fare solo con il vostro aiuto e con la vostra partecipazione.

Il gruppo, che è già operante, ha delle idee precise rivolte soprattutto alla creazione di un territorio ecosostenibile che sappia sfruttare al meglio ciò che ci circonda. Ci impegneremo assieme ai giovani a costruire un territorio che possa garantire alle generazioni future un sistema compatibile e produttore di lavoro, affinché i nostri nipoti potranno godere del nostro operato e perché la loro educazione sia orientata a migliorare ciò che fin da domani inizieremo a fare.
Un tema a noi molto caro e che tratteremo sin da subito sarà la possibile attivazione di un servizio pubblico che colleghi Marotta, Mondolfo, Fano, Senigallia nei diversi punti d'incontro, soprattutto nei giorni festivi;
Certamente se troveremo credito presso la stampa, il nostro difficile intendimento potrà essere ancor più agevolato; comunque siamo determinati a portarlo avanti contro tutte le avversità che incontreremo perché siamo sicuri di produrre un servizio che sarà apprezzato da tutti i cittadini della zona e di poter riuscire a fare quello che nessuno ha mai fatto: far sognare noi giovani!


Da Futuro Giovane, i rappresentanti del gruppo: Nicola Barbieri e Luca Freschi

Monte Porzio, perseguitava l'ex moglie: arrestato un 35enne per stalking


Un arresto per "stalking" è stato eseguito il 1 maggio dai carabinieri della Stazione di Monte Porzio. A finire in manette un 35enne operaio albanese.
Da diversi mesi l’uomo vive separato dalla moglie, una 31 enne albanese residente nella zona, a seguito dell’avvio del procedimento di separazione.
Da settimane l’uomo ha iniziato a porre in essere nei confronti della donna dei comportamenti persecutori, quali pedinamenti, molestie telefoniche e, in alcuni episodi, sarebbe anche riuscito ad avvicinarla ed a picchiarla, per fortuna in maniera non grave, sempre grazie all’intervento provvidenziale di altre persone. Pochi giorni fa il 35enne, dopo un breve periodo di pausa, è di nuovo passato alla carica.
Con la sua autovettura aveva inseguito la donna fino al posto di lavoro, in un comune limitrofo, e solo l’intervento dei colleghi della 31enne e l’abilità di guida della donna, le permettevano di sfuggire alle sue ire. L’altro giorno, invece, il 35enne albanese, ancora più infervorato del solito, l’ha aspettata sotto casa e, una volta che è salita in macchina, l’ha speronata più volte con la propria autovettura nel tentativo di fermarla.
La donna, sfuggita al nuovo pericoloso attacco, è giunta nei pressi della casa di una sua amica, sempre inseguita dall’ex marito, ed è riuscita a rifugiarsi subito all’interno, provvedendo così a chiamare il 112.
Sul posto sono quindi immediatamente giunti i Carabinieri di Monte Porzio, che già conoscevano la situazione di conflitto esistente tra gli ex coniugi (la donna aveva da poche settimane presentato un atto di formale “ammonimento” nei confronti del marito) per i suoi reiterati comportamenti vessatori, aggressivi e violenti. I militari, quindi, hanno proceduto a bloccare l’uomo, che stava danneggiando ulteriormente, con violenti pugni e calci, la macchina della moglie, traendolo in arresto con le accuse di violenza privata, atti persecutori (c.d. stalking) e danneggiamento aggravato.
Dopo le formalità di rito M.V. è stato rinchiuso nel carcere di Pesaro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.