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martedì 10 marzo 2009

Ghilardi si traveste da mago e la Laurentina allunga in vetta


Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare. La famosa battuta di John Belushi dopo Marotta-Laurentina andrebbe leggermente modificata. Quando il gioco si fa duro i campioni fanno la differenza!
E’ il 93° e il punteggio è inchiodato sullo 0-0. Sessanta secondi al triplice fischio. Pochi certo ma non se ti chiami Lorenzo Ghilardi. Per lui che con lampi di classe ha illuminato palcoscenici ben più prestigiosi, tra serie D ed Eccellenza, la Seconda categoria è uno scherzo tanto che decide di autografare il match point di destro e non con il suo proverbiale mancino
.
Una perla, miscela di potenza, velocità e fiuto del gol. Una gemma da posizione quasi impossibile, dalla linea di fondo, da dove insomma solo chi ha classe da vendere sa pungere. Una magia da registrare e inviare a ogni scuola calcio. Un colpo di genio che spinge la Laurentina a sei lunghezze di vantaggio sulla seconda, a un passo dal sogno chiamato Prima categoria.
Ma se Ghilardi merita un’ovazione, tutta la squadra merita un applauso prolungato come sottolinea il direttore sportivo Giacomo Bartolucci.
“Sia nel successo di Arcevia che nell’ultimo di Marotta, Ghilardi è stato superlativo. Quando decide di voler vincere è incontenibile e i tre punti arrivano sempre. Ma nell’exploit di Marotta, come in altre circostanze, ci sono anche le parate decisive di Annibaldi e un gruppo dal gran carattere dove tutti lottano per lo stesso obiettivo. Una menzione particolare la meritano i nostri ragazzi del vivaio. Contro il Marotta abbiamo giocato per lunghi tratti con due centrocampisti centrali giovanissimi, Federici (90’) e Savelli (92’), che si sono comportati davvero molto bene”.
Con questa miscela esplosiva di gioventù, classe ed esperienza, alla Laurentina non manca proprio niente per raggiungere il traguardo a braccia alzate.

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