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domenica 8 marzo 2009

Come sta il fiume Cesano?












“Riflettendo sull'importanza dei fiumi e sulla salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo, riteniamo assolutamente indispensabile che gli enti locali intensifichino gli sforzi per migliorare sensibilmente, anno dopo anno, la qualità della vita”. Moris Stortoni coordinatore del PdL di Mondavio ha approfondito lo stato di salute del fiume Cesano
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“Se da un lato i meccanismi di depurazione non funzionano a pieno regime, infatti vaste aree lungo la vallata sono prive di depurazione delle acque di scarico, c'è da dire però, che, stando alla "classifica" regionale, il Cesano gode di una salute ritenuta "sufficiente". Basta leggersi i documenti dell'ARPAM e Corpo Forestale dello Stato. Evidenziano che il fiume ha uno stato "sufficiente/buono classe 3" quasi in eguale misura lungo il suo intero tratto. Il livello è simile a quello del Metauro, tra l'altro al di sotto della media regionale, che vuole in generale i fiumi della regione più inquinati. Il Metauro ha una situazione peggiore alla foce. E' pur vero che il fiume ha subito importanti colpi sul piano ambientale, e che in generale l'intera valle ha sofferto nel corso degli anni di importanti situazioni di degrado e inquinamento. Non possiamo però dimenticare le istituzioni che con spirito di servizio, in primis il Corpo forestale dello Stato e l'Arpam, oltre al complesso delle forze dell'ordine, vigilano sull'incolumità dell'ambiente e della salute pubblica. Numerosi controlli avvengono durante l'anno lungo tutto il percorso del Cesano. La media dei controlli effettuati sono, a livello regionale, ben 8 al giorno! Il miglioramento della qualità della vita è compito dei Comuni e degli enti gestori degli acquedotti civili e non, che hanno l’obbligo di mettere a norma la rete idrica bonificando le acque sporche, e della Provincia e della Regione alle quali i cittadini chiedono una maggiore tutela ambientale tramite gli strumenti legislativi che la legge demanda loro”.

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