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venerdì 13 marzo 2009

Mondolfo, Vergari "Un Comune unico"


Nel dibattito sull’Unione Valcesano interviene l’ex Sindaco e attuale Assessore all’urbanistica di Mondolfo Gaetano Vergari, rispolverando l’interessante progetto del Comune unico che sicuramente farà molto discutere il panorama politico.
“Poiché sono stato e sono un convinto assertore dell’Unione e credo di aver esercitato una certa influenza perché questa nascesse, mi sembrerebbe da vigliacchi non sostenerla ora che viene severamente criticata. Sin dal 1990 le Unioni dei Comuni vennero concepite dalla legge 142 come nuove forme associative finalizzate alla riduzione del numero dei Comuni, attraverso un percorso decennale che doveva portare alla loro fusione in un nuovo Ente. Questa formula fu un fallimento perché allora era molto forte la spinta identitaria dei Comuni. Dieci anni dopo veniva cambiata rotta. La costituzione dell’Unione non avrebbe portato più automaticamente alla fusione fra i vari comuni aderenti ma con degli incentivi finanziari si sarebbe tentato di favorire un progressivo processo di integrazione amministrativa e gestionale al termine del quale i comuni avrebbero potuto scegliere se fondersi oppure no. Il nuovo percorso normativo è alla base dell’aumento esponenziale del numero delle Unioni in Italia che però non si sta traducendo ancora in quella riduzione nel numero dei comuni che era ed è nell’auspicio della legge. Dobbiamo ripartire da questo concetto per valutare criticamente l’operato della nostra Unione e capire se le azioni politiche intraprese si sono mosse verso il preciso obiettivo di incentivare le ragioni dello stare insieme o se si è navigato a vista. Temo che fin dal suo sorgere, per questioni legate al solito becero localismo questo nodo non sia stato sciolto e le attuali polemiche sono figlie del declino della spinta ideale verso la costituzione del grande Comune cesanense che era stata l’ispirazione alta per arrivare a formare l’Unione”.
Vergari lancia poi un invito ai partiti.
“Chiedo alla politica, anche in vista delle prossime elezioni, ad esprimersi in maniera chiara su questo tema e se non si ha la forza o la convinzione di orientare le scelte delle popolazioni, di andare a chiederne ufficialmente l’opinione attraverso un sondaggio ufficiale come si farà per l’Unione di Pian del Bruscolo per conoscere le reali intenzioni della gente sulla prospettiva di creare o meno un Comune unico. Per quanto mi riguarda – conclude Vergari – sono arruolato da sempre tra coloro che avranno il coraggio di sventolare questa bandiera”.

“La costituzione della vera Città cesanense, terzo Comune della Provincia – spiega Vergari – porterebbe a un peso politico superiore a quello degli attuali comunelli, l’assenza del quale è alla base della mancata risoluzione degli annosi problemi della vallata. Si migliorerebbero i servizi, diminuendone i costi, si valorizzerebbero le specificità dei vecchi comuni come risorsa per una serie promozione turistica. Un solo Sindaco, consiglio comunale e Giunta, quindi drastica riduzione dei costi della politica. Nella prospettiva della nuova realtà avrebbe senso pretendere l’aggregazione di Marotta di Fano al nascente Comune”.

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