Ricerca personalizzata

lunedì 8 febbraio 2010

Saltara, si è costituito il movimento civico La Terza Via. Pronte due petizioni popolari da sottoporre all'Amministrazione comunale


Nel mese di gennaio si è legalmente ed ufficialmente costituito il movimento civico saltarese “La Terza Via”, con l’approvazione definitiva di uno statuto decisamente innovativo ed inconsueto e la sottoscrizione in forma di scrittura privata dell’atto costitutivo, da parte dei primi 10 aderenti (vedi http://laterzavia.wordpress.com/statuto-crediti/).

"L’istituzione di questo movimento fa seguito all’esperienza dello scorso anno 2009, ove l’embrione dell’odierno movimento, come lista civica ha ottenuto il 4,2% alle elezioni comunali di Saltara, dopo solo pochi mesi di attività.

Lo statuto de La Terza Via non prevede cariche ne organismi dirigenti (direttivi, consigli, presidenti, tesorieri, segretari), in quanto rifugge da qualsiasi personalismo e protagonismo ed è esclusivamente un movimento di idee ed azione civica indipendente, non è affiliato ad alcuna organizzazione, non ha patrimonio, ne organizza o svolge alcuna attività economica. L’unica elezione prevista è quella del Sovrintendente, una insolita figura di garanzia che si occupa solo di aspetti tecnico-organizzativi, e che non ha diritto al voto. L’assemblea dei fondatori ha eletto Maurizio Rondina a tale ruolo. Il diritto di voto all’interno del movimento viene riconosciuto solo su basi meritocratiche, in base a “criteri oggettivi e non discrezionali”, basati sulla fattiva e concreta attività di partecipazione svolta e documentata (partecipazione a riunioni, documenti programmatici, stesura di progetti, iniziative, relazioni, svolgimento incarichi, azioni concrete). Non è previsto il consolidarsi di posizioni di potere nel tempo, ed è quindi richiesta e necessaria costanza e continuità di partecipazione.

Durante l’assemblea è stata anche deliberata l’adesione del neo costituito movimento civico, alla cosiddetta “vertenza CIP6” dell’associazione nazionale Diritto al Futuro (vedi http://www.dirittoalfuturo.it/vertenza.html), che rivendica dal GSE (Gestore Servizi Elettrici) il rimborso del 7% della bolletta elettrica dal 2001 (data della relativa direttiva europea) ad oggi, a tutti i cittadini che aderiranno a tale vertenza. La richiesta di rimborso si basa sulla procedura di infrazione a cui è stata sottoposta l’Italia da parte dell’Unione Europea, per aver “distorto” l’uso di questo fondo che doveva essere destinato alle fonti energetiche pulite e rinnovabili, mentre invece è stato utilizzato anche per finanziare inceneritori ed altre fonti di energia dannose alla salute.


Si è tenuta nei giorni scorsi l'assemblea mensile del movimento civico saltarese "La Terza Via", un movimento dallo statuto innovativo, che non prevede cariche ne personalismi, e che va oltre il concetto della democrazia a suffragio universale, per teorizzare e sperimentare direttamente sulla propria pelle una nuova forma di democrazia partecipativa, basata su consapevolezza e merito.
Nel corso di questa assemblea si deciso di indire 2 petizioni popolari da sottoporre all'Amministrazione comunale di Saltara.
"La prima per richiedere impegno e priorità nella progettazione e pianificazione di un nuovo polo scolastico, con logiche che superino i campanilismi fra capoluogo e frazioni, e superino l'approccio miope degli ampliamenti successivi di strutture oramai inadeguate, poco salubri, e poco funzionali. Obbiettivo primario, tutelare la crescita, la salute e la formazione delle future generazioni. La seconda iniziativa è per l'abbattimento di quella che avrebbe dovuto essere la fontana della piazza a Calcinellli e che invece si è rivelato un discutibile manufatto, non funzionale (nè funzionante), problematico ed esteticamente improponibile, tra l'altro nel contesto di una piazza che nonostante gli investimenti pubblici fatti, più che un luogo di incontro come si presume debba essere una piazza, è di fatto rimasta esclusivamente un parcheggio 24 ore su 24. Prosegue la raccolta adesioni per la vertenza legale CIP6 che ha l'obbiettivo della restituzione ai cittadini ed alle imprese del 7% di quanto pagato dal 2001 ad oggi di bollette elettriche. Altre questioni in agenda la tutela dell'acqua quale bene pubblico primario e la tutela degli alberi protetti. Il movimento vuol portare alla conoscenza diffusa dei cittadini che ben presto varie amministrazioni pubbliche indiranno gare per l'ingresso di investitori privati nella gestione dell'acqua, questo bene prezioso che appartiene a tutti, che invece verrebbe utilizzato per fare "cassa". Il movimento ha infine assunto una posizione nettamente contraria alle grandi installazioni energetiche, sia rinnovabili (parchi fotovoltaici, centrali eoliche, ecc.) che no (inceneritori, centrali turbogas, ecc.), convinti delle grandi speculazioni private sul denaro pubblico che vi stanno dietro. Sì invece a qualsiasi tecnologia, purchè si tratti di piccoli impianti diffusi nel territorio che perseguano l'obbiettivo dell'autosufficienza energetica di edifici pubblici, edifici privati, fabbriche e uffici, unitamente al fare cultura sul risparmio energetico e sugli stili di vita sostenibili".
Per approfondimenti www.laterzavia.wordpress.com

Nessun commento:

Posta un commento