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giovedì 11 febbraio 2010

Orciano: "Grave inquinamento del Rio Vergineto"


"In data 10.12.2009 l’ARPAM di Pesaro, a seguito di un esposto del 22.10.2009, ha effettuato sopralluoghi e campionamenti delle acque del Rio Vergineto, in loc. Schieppe (Foto aerea), nel Comune di Orciano di Pesaro. Gli esami hanno confermato il referto del 09.11.2009, evidenziando un grave inquinamento delle acque che, come si sa, confluiscono nel fiume Metauro dal quale è prelevata l’acqua per l’approvvigionamento del 75% degli abitanti della Provincia di Pesaro e Urbino.

Tra gli altri sono stati riscontrati: cloroformio (1518 volte la massima quantità ammessa dalla legge); Metilene cloruro (57 volte); 1,1,1 tricoloroetano (3 volte); cloruri (173 volte); solfati (275 volte), ferro (360 volte); manganese (269 volte), rame, nichel.

Tutte sostanze tossiche e pericolose per l’organismo:

- L’1,1,1 tricloroetano è mortale per insetti e specie dell'ambiente acquatico. Sull'uomo agisce colpendo il sistema nervoso centrale dando sintomi classici dell'intossicazione quali vomito, confusione mentale, incoscienza e nei casi più gravi procurando la morte. Sospetto teratogeno, ovvero in grado di determinare lo sviluppo anormale di alcune regioni del feto durante la gravidanza, che si traduce nella nascita di un bambino che presenta gravi difetti congeniti (focomelia, labbro leporino, palatoschisi, o difetti alle pareti cardiache), anche mortali.

- Un'esposizione prolungata al cloroformio può produrre danni al fegato e ai reni. In alcuni soggetti, l'esposizione può produrre irritazioni alla pelle e reazioni allergiche con febbre fino a 40 °C. Sperimentazioni su topi hanno dimostrato che l'esposizione durante la gravidanza ad aria contenente cloroformio o la sua ingestione può produrre aborti o nascite di cuccioli malformati. Sospetto cancerogeno, probabilmente associato al carcinoma epatocellulare.

I dati sui campionamenti sono stati forniti dal Comune di Orciano di Pesaro il 19.01.2010, in risposta a specifica istanza di accesso agli atti, a seguito della quale l’ente non ha reso nota l’adozione di provvedimenti.

Da anni denunciamo alla Procura della Repubblica di Pesaro la grave situazione della zona industriale di Schieppe di Orciano, il suo degrado, l’assenza e/o inadeguatezza dei controlli, la mancata adozione di provvedimenti atti a scongiurare pericoli sanitari. Temiamo per la nostra salute, pretendiamo il rispetto l’art. 32 della Costituzione Italiana".


Coordinamento dei Comitati di difesa della valli del Metauro, Cesano e Candigliano

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