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mercoledì 23 settembre 2009

Pesaro, insospettabile specchio della crisi. Le difficoltà delle imprese, anche di Calcinelli, in tv a Ballarò


Il programma di Giovanni Floris ha proposto un servizio sul difficile rapporto con le banche

Lo stato di difficoltà in cui si trovano da alcuni mesi molte aziende della provincia di Pesaro e Urbino ed i difficili rapporti con le banche è diventato un fatto di rilevanza nazionale. Da distretto tra i più virtuosi in Italia, fiore all’occhiello di una regione tra le più operose e dinamiche, tanto da essere indicato come modello, ad insospettabile specchio di un Paese in affanno. Imprese più o meno grandi costrette a ristrutturazioni mai viste prima, ricorsi massicci alla cassa integrazione, licenziamenti, fallimenti e rapporti difficilissimi con gli istituti di credito.

Di fronte ad una giusta e doverosa attenzione rispetto allo stato di difficoltà in cui versano alcuni marchi di primo piano dell’economia provinciale, ci sono però tante piccole e piccolissime aziende che - nel silenzio generale - hanno già chiuso o stanno chiudendo i battenti.

Di quella Pesaro operosa che non c’è più, e di quella che lotta ogni giorno per sopravvivere, si è occupata la parte finale di Ballarò di ieri sera. Il programma condotto da Giovanni Floris ha trasmesso un servizio sulla nostra provincia con immagini della zona di Sant’Angelo in Vado e di Calcinelli. Tante carrellate su quei territori con riprese a capannoni chiusi o con apposti cartelli ai cancelli con scritto affittasi.


Ed uno dei temi del servizio sulla crisi ha riguardato il difficile rapporto tra banche e piccole imprese. Per questo Ballarò ascolterà il parere di Camilla Fabbri, segretario della CNA di Pesaro e Urbino che proprio sul tema delle difficoltà nell’erogazione di finanziamenti e mutui ad artigiani e commercianti, ha da tempo lanciato un allarme indicando quella del credito alle piccole imprese come una vera e propria emergenza.

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