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mercoledì 23 settembre 2009

Mondolfo, l'Assessore Gaetano Vergari: "Incontro con la Provincia sulle annose problematiche della strada 424"


La strada provinciale 424 finisce ancora al centro dell’attenzione. Dopo le considerazioni dalla Cna Valcesano, le preoccupazioni espresse dal consigliere comunale Tonino De Angelis, interviene anche l’assessore di Mondolfo, nonché consigliere provinciale, Gaetano Vergari. Sulle annose problematiche legate alla strada 424, Vergari annuncia un incontro congiunto fissato per martedì 8 ottobre che vedrà a Mondolfo, l’assessore ai Lavori pubblici della Provincia, Massimo Galuzzi, ovviamente con la presenza del sindaco Pietro Cavallo.
“Condivido le preoccupazioni del consigliere Tonino De Angelis in merito alla strada provinciale 424 e lo ringrazio per avermi dato l’occasione di intervenire al riguardo. Le problematiche della 424 sono state il primo impegno che mi sono assunto dopo essere entrato in consiglio provinciale e dopo la nomina di presidente della Commissione Bilancio e Finanze. L’incontro con Galuzzi – precisa Vergari – servirà in particolare ad evidenziare due problematiche. In primo luogo la riprovincializzazione del tratto di strada che insiste su via Verdi, via Veneto e viale dell’Artigianato; in secondo luogo la messa in sicurezza del fosso Valle del Pozzo nel tratto che costeggia la Pergolese. Unitamente a queste emergenze valuteremo i provvedimenti da assumere nell’immediato per migliorare la viabilità nel tratto del Comune di Mondolfo”.
Per quanto concerne poi la proposta avanzata dal consigliere comunale di minoranza De Angelis di deviare il traffico sulla strada Bruciata, Vergari risponde spiegando che si tratta “di un tema già discusso sul quale però è necessario compiere un’attenta valutazione. Ricordo tuttavia – prosegue il consigliere provinciale – che in occasione dell’ubicazione del casello autostradale di Marotta, fui l’unico in giunta come assessore all’Urbanistica, dove per altro era presente lo stesso De Angelis, a sollevare dubbi sul luogo della realizzazione dello svincolo, paventando ciò che poi sarebbe puntualmente avvenuto: cioè il concentrarsi di traffico pesante e commerciale proprio sulla Pergolese da Fabriano direzione mare. Diversamente – fa presente Vergari – una collocazione del casello nella zona di Sterpettine avrebbe potuto avere un impatto ambientale e viario diverso, ma non ci fu possibilità di discussione. Infatti nell’allora Partito Comunista Italiano vigeva il diktat supremo di non disturbare il “manovratore” ed i rappresentanti locali del partito si adeguarono a tale decisione senza battere ciglio”.

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