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mercoledì 23 settembre 2009

Bonifica amianto, Giancarlo D'Anna: "La Regione segna il passo"


Dal 1996 ad oggi, nelle Marche, sono stati registrati 346 casi di mesotelioma, rimarca il consigliere regionale Pdl Giancarlo D'Anna a seguito della risposta ad una sua interrogazione relativa alle conseguenze della presenza di amianto sul territorio. Un dato che non esita a definire «agghiacciante», visto che da anni si batte per una soluzione al problema della presenza di amianto. La cifra risulta dal registro dei mesoteliomi delle Marche (il mesotelioma pleurico è un tumore causato dall’esposizione professionale o ambientale all'amianto –asbesto e suoi derivati– e non comprende altri tumori o malattie comunque collegati all'amianto come l'asbestosi e il carcinoma polmonare).

I mesoteliomi hanno riguardato in maggior misura pleura e peritoneo, e poi pericardio, tunica vaginale e testicolo. E la Provincia di Pesaro Urbino, nella quale sono stati censiti oltre 3.000 edifici tra pubblici e privati contenenti amianto, ha registrato ben 85 casi: 43 a Pesaro, 32 a Fano e 10 a Urbino. La triste classifica delle zone con maggior numero di mesoteliomi vede al secondo e terzo posto proprio Pesaro e Fano, precedute dalla Zona Territoriale di Ancona.

Nel contesto regionale gli edifici ad uso pubblico censiti e contenenti amianto sono 1.402, mentre il numero sale di dieci volte per quelli ad uso privato, senza considerare che il censimento Arpam ha preso in considerazione soltanto coloro che hanno risposto all’indagine. In realtà, quindi, la stima per gli edifici privati (piccoli edifici, capanne e tettoie) è prudenziale.

Nella classifica dei chilogrammi di amianto censiti nelle province delle Marche il primato negativo spetta alla Provincia di Pesaro e Urbino con 50.435.600 kg di amianto compatto, seguita da quella di Ancona con 44.690.100 kg. Per quanto riguarda l'amianto friabile, il più pericoloso, il record negativo spetta alla Provincia di Ancona con 53.350 kg, mentre nella Provincia pesarese il dato è di 8.660 kg, oltre la metà del quale (4.710 kg) nella Zona Territoriale 3 di Fano.

L’amianto è un killer silenzioso, denuncia D’Anna, contro il quale si registra un pauroso silenzio. Sono necessari controlli più approfonditi e un piano mirato alla rimozione dei materiali contenenti amianto, ove necessario. Da anni, in Regione, giace una mia proposta di legge che prevede contributi a privati che decidono o sono costretti a bonificare manufatti contenti amianto. Senza una maggiore attenzione e risorse economiche, conclude il Consigliere regionale del Pdl, nei prossimi anni la triste classifica dei tumori collegati alla presenza di amianto è destinata a crescere. Purtroppo con la consapevole complicità di chi continua a sottovalutare e nascondere situazioni e numeri.

Giancarlo D’Anna
Consigliere regionale Pdl

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