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lunedì 21 settembre 2009

Il Sole 24 Ore, le terre di Pesaro Urbino al 6° posto in Italia per qualità della vita


Matteo Ricci: "Un primato del benessere messo a dura prova dalla crisi economica"

Se è vero, come sostiene una nuova scuola di economisti, che il benessere non è solo prodotto interno lordo, allora la provincia di Pesaro Urbino è tra le più felici d'Italia. Le terre di Rossini e Raffaello si sono piazzate infatti al sesto posto nella classifica stilata dal Sole 24 Ore seguendo il cosiddetto "metodo Sarkozy". Una recente indagine della commissione guidata da Joseph Stiglitz, voluta dal presidente francese, rivoluziona indicatori e graduatorie legate allo sviluppo puntando sul "benessere pluridimensionale". Alla ricerca della felicità, non per capire chi macina più ricchezza ma chi ha una migliore qualità della vita. Gli elementi presi in esame sono otto: le condizioni materiali, la salute, l'istruzione, le attività personali, la partecipazione alla politica, i rapporti sociali, l'ambiente, l'insicurezza economica e fisica.


Nella graduatoria delle 103 province italiane, quella di Pesaro Urbino ha totalizzato 164,3 punti con 47 posizioni guadagnate rispetto alla più tradizionale classifica in base al Pil pro capite. Guidano la classifica Forlì Cesena (170,4 punti), Ravenna (169,5), Firenze (168,5), Siena (168,2) e Verona (166,3). Tutte province che gravitano nelle regioni del Centro Italia.


E non è finita. Il rapporto 2009 degli economisti "alternativi" dell'associazione "Sbilanciamoci", anticipato sabato da "Repubblica", seguendo i nuovi indicatori sociali ed ecologici, assegna alle Marche i primi posti per benessere, o meglio per Quars, "Qualità regionale dello sviluppo".


La felicità. Un tema caro al presidente della Provincia Matteo Ricci che due anni fa, quando era ancora alla guida del Partito democratico di Pesaro Urbino, aveva lanciato come punto di arrivo per una nuova politica dello sviluppo che allargasse gli orizzonti oltre il profitto puntando allo stare bene in senso ampio, alla tutela ambientale, alle energie rinnovabili, all'equilibrio tra individuo e contesto urbano.


"Se mi sento un precursore? Di certo dalle nostre parti il tema è già stato affrontato - sottolinea il presidente Matteo Ricci -. Il reddito non è tutto, la differenza la fa la qualità della vita. Sono soddisfatto ma al tempo stesso preoccupato dei risultati dell'indagine perché, nella fase che stiamo vivendo, l'ottimo dato di partenza rischia di essere messo a dura prova dalla crisi economica e dalla mancanza di lavoro. Si tratta quindi di capire come resistere e affrontare la difficile ripresa per mantenere lo standard di qualità. Ancora di più quindi un nuovo modello di sviluppo economico e sociale, che punta sulla coesione sociale, sul lavoro e sulla green economy, è indispensabile per trovare la via di uscita dal tunnel e, con il tempo, fare diventare la nostra provincia la terra dello stare bene".


Ricci sottolinea infine come "le prime sei province in classifica gravitano nel Centro Italia", il cuore dello Stivale per il quale il presidente ha lanciato una campagna contro le "disattenzioni del Governo condizionato dalle pressioni di Lega Nord e partito del Sud".

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