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martedì 1 dicembre 2009

Unione Valcesano, Carlo Diotallevi: "Il fallimento delle Amministrazioni di centro-sinistra. Ora incrementiamo la collaborazione con San Costanzo"



La scorsa settimana si è tenuto il consiglio comunale straordinario, richiesto da tutta l’opposizione, per discutere del destino dell’Unione Valcesano. L’assise, al termine di un lungo dibattito, non ha potuto che prendere atto dell’uscita dei Comuni di Mondavio e Monte Porzio, deliberata già a fine giugno, e quindi dichiarare chiusa l’esperienza dell’Ente. A volere la convocazione del consiglio sull’importante tema è stato, tra gli altri, il capogruppo della lista civica “Per cambiare”, Carlo Diotallevi.
“Durante il dibattito Sindaco e maggioranza hanno essenzialmente scaricato le colpe su Mondavio e Monte Porzio rei di aver affossato un progetto che andava a gonfie vele, ma le cose non stanno cosi ed è troppo facile attribuire le responsabilità solo agli altri. La realtà è che la fine dell’Unione rappresenta il fallimento politico delle amministrazioni di Mondolfo, San Costanzo, Mondavio e Monte Porzio tutte, guarda caso, amministrate da sempre dal centrosinistra. Un’Unione dei Comuni nata con grandi propositi, ideali e progetti di incremento dell’efficienza che poi però si è trasformata in un ente partitico inutile, capace solo di aumentare poltrone e spese. Quello che noi dell’opposizione dicevamo da anni è stato confermato recentemente anche dall’indagine della Corte dei Conti la cui ultima relazione evidenzia che la nostra Unione è tra le peggiori. La gestione dei servizi dai singoli Comuni a quella consorziata, invece di creare un risparmio ha incrementato i costi del 16% senza alcun miglioramento in quantità e qualità. Un fallimento che noi dell’opposizione avevamo previsto e cercato di scongiurare. Più volte avevamo chiesto che venissero associati più servizi per rendere effettiva questa Unione ma nessuno ci ha ascoltati”.
E ora che fare?
“Si rende necessaria una profonda analisi politica. Le prospettive sono poche e faccio fatica ad immaginare altre ipotesi di nuove Unioni che ci possano riguardare. Forse Mondavio non sarebbe dovuto entrare nell’Unione Valcesano e avrebbe dovuto aderire all’Unione Roveresca, mentre oggi cerca addirittura di crearne una nuova con Fratte Rosa e San Lorenzo. Sinceramente però non credo che questo modo di procedere porterà a risultati. Le Unioni dei Comuni funzionano solo se caratterizzate da un’omogeneità territoriale e una forte volontà politica, nel nostro caso sono mancate entrambe e chi crede che si possa prescindere da questi fattori dimostra di puntare solo a finanziamenti facili da sperperare. Per quanto riguarda Mondolfo non ci resta che incrementare sempre più la collaborazione che da anni va avanti con il Comune di San Costanzo attraverso precise convenzioni, tutto il resto è fantapolitica, almeno fino a quando non cambieranno gli amministratori di Mondolfo e dei Comuni limitrofi”.

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