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lunedì 30 novembre 2009

Valcesano, centrale termoelettrica: tutti mobilitati


Tutti mobilitati, politici e cittadini insieme, contro la centrale termoelettrica che la Edison intende realizzare nell’area Zipa a Corinaldo, al confine tra le provincie di Ancona e Pesaro. Piovono da ogni parte interrogazioni, ordini del giorno, raccolte firme, petizioni; si aprono blog, siti internet e gruppi su Facebook. Il Comitato per lo Sviluppo Sostenibile della Valcesano durante l’assemblea pubblica di venerdì ha annunciato la presentazione al Ministero dell’Ambiente, Regione, Province e Comuni interessati di una petizione finalizzata all’espressione di parere contrario al progetto da parte dei relativi consigli. Questa petizione, nel corso della serata, è stata firmata da 650 cittadini. Il Comitato ha inoltre dichiarato che entro il termine ultimo del 14 dicembre presenterà al Ministero dell’Ambiente e alla Regione Marche le “Osservazioni al Progetto”.

Il sindaco di Mondavio, Federico Talè, ha redatto un documento di contrarietà al progetto da inviare alla Regione che è già stato sottoscritto dai primi cittadini di San Lorenzo in Campo, Mondolfo, Monte Porzio, San Costanzo, Pergola, Barchi, Orciano e San Giorgio.
Il capogruppo consiliare di minoranza di Mondolfo, Carlo Diotallevi, ha presentato un ordine del giorno “contro questo nuovo scempio”.
Sulla vicenda interviene anche il consigliere provinciale Massimo Papolini.
“La nostra Provincia è la sesta per la qualità della vita; l’indice prende a riferimento non solo la ricchezza economica, ma anche la qualità dell’ambiente, i servizi, l’aspettativa di vita, una serie di qualità immateriali di cui siamo ricchi senza rendercene conto. Purtroppo, il pericolo è sempre dietro l’angolo, a volte proviene dal nostro Comune, in altri casi viene dai territori a noi vicini. La centrale turbogas minaccia concretamente la nostra “ricchezza”. Salute prima di tutto, ma anche clima, attività agricole, paesaggio, subiranno un deciso ridimensionamento”.
Intanto Francesco Buocompagni, ex assessore all’Ambiente di San Giorgio, invita tutti a non abbassare la guardia sull’elettrodotto alto 60 metri e lungo 17 chilometri che andrebbe ad attraversare i comuni di Monte Porzio, San Giorgio, Piagge, Cartoceto e arriverà a Fano, dove l'elettricità sarà convogliata sull'asse nazionale Fano-Teramo. Già nel 2007 aveva inviato un’analisi ai sindaci di San Giorgio e Piagge che nei giorni scorsi ha sottoposto al primo cittadino di Monte Porzio.
“Questo perchè oltre a trattare la tematica della centrale non vorrei ci si dimenticasse dell'elettrodotto ad altissima tensione che dovrebbe passare nei nostri comuni, con effetti nefasti su salute e paesaggio. Sono due progetti collegati. Propongo da ultimo ai sindaci di chiedere congiuntamente un parere all’Arpam, ente regionale preposto che dovrebbe avere competenze specifiche”.

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