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martedì 1 dicembre 2009

San Lorenzo in Campo, l'acqua in consiglio comunale diventa gasata. Gabrielli e Primavera non votano contro l'ordine del giorno della minoranza


E’ diventata effervescente, gasata, l’acqua al termine dell’ultimo consiglio comunale. La discussione sulla privatizzazione ha quasi monopolizzato la discussione nell’ultima seduta. Scintille tra maggioranza e parte dell’opposizione. Si era capito subito che il tema avrebbe infiammato l’assise. In apertura del consiglio comunale sono entrati gli esponenti delle associazioni cesanensi del network Squola, ognuno con un foglio in mano con scritto “Acqua bene pubblico, l’acqua è un diritto non una merce”. Avevano avanzato la proposta di dichiarare l’acqua bene di non rilevanza economica e di valutare l’opzione "Azienda Pubblica Speciale", “unico escamotage giuridico – secondo le associazioni – per evitare il capestro della legge sulla privatizzazione”. Puntavano a far votare la proposta di delibera, che era stata avanzata a maggioranza ed opposizione, all'unanimità. Stesse proposte sono state presentate anche ai gruppi consiliari di maggioranza ed opposizione a Pergola, Serra Sant'Abbondio e Cagli.
L’obiettivo delle associazioni cesanensi del network Squola è quasi subito svanito. All’ordine del giorno di Nancy Feduzi, capogruppo consiliare della lista “Laurentini sì”, ha, infatti, risposto immediatamente la maggioranza. Molto simili i documenti che a chiare lettere chiedevano al Governo di annullare il Decreto Ronchi, a deputati e senatori marchigiani di farsi promotori di una discussione parlamentare sulla legge d’iniziativa popolare contro la privatizzazione dell’acqua, firmata da oltre 400.000 cittadini, e alla Regione d’impugnare la costituzionalità della nuova legge e di vararne sulla gestione pubblica dell’acqua.
Feduzi avrebbe votato l’ordine del giorno della maggioranza con l’aggiunta di riconoscere nello statuto comunale, il diritto umano all’acqua e lo status della stessa come bene comune. Apriti cielo!
Il sindaco in primis si è subito dichiarato contrario. Dopo la ricerca vana di un punto d’incontro si è arrivati alla votazione separata dei due documenti. E’ passato ovviamente quello della maggioranza.
Politicamente va rilevata l’astensione dell’assessore di Rifondazione Comunista, Alessandro Gabrielli, e della consigliera di maggioranza, Clara Primavera, al momento dell’approvazione dell’ordine giorno della minoranza.

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