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venerdì 26 febbraio 2010

“L'ipotesi turbogas di Corinaldo sembra sventata ma l'elettrodotto incombe”. Buoncompagni: "Dobbiamo puntare all'interramento della linea"


“L'ipotesi turbogas di Corinaldo sembra sventata ma l'elettrodotto incombe”.

Dopo il parere negativo della Regione Marche e le rassicurazioni del vice Ministro Adolfo Urso, in merito alla realizzazione della centrale termoelettrica alla Zipa di Corinaldo, Francesco Buoncompagni, ex assessore all’Ambiente del Comune di San Giorgio, porta l’attenzione di cittadini ed Amministrazioni locali sull’elettrodotto Fano-Teramo, lanciando una proposta nella speranza che venga vagliata e discussa.

“Passerà, per quanto riguarda la nostra provincia, nei comuni di San Giorgio di Pesaro, Monte Porzio, Piagge, Cartoceto e Fano e rappresenterà un potenzialmente gravissimo danno alla salute di chi vi vivrà attorno, uomini e animali, oltre a sfigurare il nostro paesaggio basso-collinare. Danneggerà il turismo, anche quello della costa prospiciente, il mercato immobiliare, molti acquirenti attendono già di vedere dove passerà l'opera prima di comprare casa, e la relativa tranquillità degli abitanti dell'area interessata”.

Buoncompagni già nel 2007 aveva sottoposto ai sindaci di San Giorgio e Piagge una analisi sul progetto di elettrodotto, a seguito di un documento fornito ai comuni da Terna, la società responsabile in Italia della trasmissione dell'energia elettrica sulla rete ad alta tensione.

“Non sono contro l'infrastruttura in sè per sè, che è necessaria e strategica, ma per una volta vorrei solo che i costi ambientali, in senso lato, venissero internalizzati, rendendo alla fine più conveniente per lo Stato interrare, specialmente ora che sono avviati gli scavi per la terza corsia dell'autostrada. Calcolare il danno all'economia turistica, al settore immobiliare, al patrimonio culturale e paesaggistico basterebbe già a convincersi. Aggiungiamo il danno alla salute umana e non dovrebbero rimanere molti dubbi. Le nostre sono aree peraltro, non so se l'Arpam abbia mai fatto studi epidemiologici al riguardo, in cui le malattie oncologiche ed oncoematologiche sono già presenti in maniera tutt'altro che marginale. Non è forse il caso di chiedersi quale sia lo stato reale dell'ambiente e della salute umana prima di inserire una nuova simile infrastruttura?”

Per quanto riguarda il progetto che novità ci sono?

“E’ in corso una procedura di Valutazione Ambientale Strategica sperimentale preliminare alla definizione dell'elettrodotto, in cui è stata coinvolta anche l'Arpam. Nell'ambito di questa procedura si stanno individuando di nuovo le fasce per la localizzazione della nuova rete elettrica. Quella di far correre l'elettrodotto lungo l'autostrada è un'opzione non ritenuta percorribile da Terna e dalla Regione Marche. Dobbiamo puntare ad ottenere, anche se non sarà per niente facile perchè c'è una posizione di chiusura da parte di Terna all'interramento della linea, ipotesi tecnicamente del tutto realizzabile in base all'opinione degli addetti ai lavori che ho sentito”.

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