Ricerca personalizzata

giovedì 7 gennaio 2010

Festa del Nino, "Influenza suina": la campagna pubblicitaria del Nino firmata Macramè colpisce ancora


LA FESTA DEL NINO
Sant’Andrea di Suasa (PU) – 15, 16, 17 Gennaio 2010


"Quest'anno l'attualità ci ha dato un bell'assist perché dopo mucca pazza, aviaria e mille altre paure "globali", le luci della ribalta si sono dedicate al maiale, nuovo protagonista dei nostri incubi".

Parole di Davide Bartolucci tra i fondatori de La Festa del Nino e responsabile di
Macramè, agenzia che studia l'immagine coordinata della rassegna, e capace, come ogni anno, di ideare una campagna pubblicitaria alquanto originale, che cattura e fa riflettere.
Il titolo di quest’anno è “Influenza suina”. La campagna pubblicitaria ancora una volta sta scatenando la curiosità di tantissime persone letteralmente rapite dalla nuova immagine dell’edizione 2010 che si aprirà nel week-end del 15, 15 e 17 gennaio a Sant’Andrea di Suasa, suggestivo borgo vicino a Mondavio.

“Influenza suina, non è solo di un virus che attacca il nostro corpo, ma un virus mediatico, culturale, è la capacità di televisioni e mezzi di comunicazione di influenzare letteralmente le nostre vite. Così è venuta l'idea di un grande dittatore dalla dubbia e ridicola autorità, colui che dietro ad un sorriso rassicurante concretizza esotiche paure dell'ignoto”.

La campagna pubblicitaria è stata realizzata con la consueta professionalità e qualità dall’art director Darìo Plée, e dal fotografo Matteo De Mayda.
Quella di Macramè è una firma di assoluto prestigio. Il progetto di immagine coordinata ha ottenuto per l’originalità e il significato di ogni campagna pubblicitaria notevoli successi tanto che, negli anni scorsi, il progetto di comunicazione de La Festa del Nino, è stato analizzato come case history d’eccellenza e considerato tra i migliori esempi di promozione a favore di iniziative culturali locali, nell’ambito del programma di “Risorse Comuni”, iniziativa che si è tenuta alla Fiera di Milano.


“Un messaggio quello di quest’anno – conclude Bartolucci – che non vuole screditare il valore dell'informazione, ma spingerci a ragionare su quanto repentinamente possa diventare sinistro anche ciò che conosciamo meglio, spesso anche a torto”.


www.ionino.it

Nessun commento:

Posta un commento