Ricerca personalizzata

martedì 14 aprile 2009

Si è spento Luigi Speranzini. Resterà per tutti il Maestro


E’ stato e resterà per tutti il Maestro.
Luigi Speranzini si è spento all’ospedale di Muraglia a Pesaro. Da diverso tempo era malato di leucemia.
Se ne è andato con il volto sereno dal quale, nonostante la sofferenza, traspariva il suo proverbiale sorriso. Proverbiale come il suo inchiostro
.
Luigi ha rappresentato la memoria storica del paese, il collante tra passato e presente rispolverando tradizioni, detti, modi di dire e proverbi laurentini. Si è spento alle età di 74 anni. Lascia la moglie Gabriella, le figlie Veronica e Vanessa, i fratelli Asterio, Valentino e Leo, le sorelle Iole e Livia. Lascia un’interà comunità che ha visto nel Maestro un simbolo del paese, del suo dialetto, della sua cultura.
Nato a Montalfoglio di San Lorenzo, si è diplomato in Vigilanza scolastica e poi laureato in Pedagogia all’Università di Urbino. Ha insegnato alle scuole elementari, per alcuni anni in provincia di Bergamo e poi in quella di Pesaro. Prima della cattedra nel suo paese ha girato in quelle che amava definire le “università che pochi conoscono”: Fontebona, Monte Porzio, Valdivetrica, Montalfoglio e Torre San Marco. Scuole di piccoli paesi e frazioni che Speranzini ricorda sapientemente con una penna piacevole e semplice nella sua ultima fatica letteraria “A scuola nei borghi”. Un viaggio a ritroso nel tempo presentato nella primavera del 2007, molto apprezzato dai suoi tanti alunni e non solo, come del resto i precedenti libri. Nel 1992 pubblica “Una civiltà al tramonto: gli ultimi bagliori della civiltà contadina”, quattro anni dopo “Proverbi, detti e modi di dire di casa nostra”. Una raccolta capace di strappare sorrisi ma anche di insegnare e tramandare, attraverso frasi e parole sulla bocca per anni dei laurentini più anziani.
Creò la prima compagnia dialettale del paese, “L’Aquilone”, di cui era regista, autore ed attore, che ha riscosso nelle tante recite sempre un enorme successo. Consigliere della Pro Loco, della rivista della Società Studi Storici Cesanensi, alcuni anni fa ha ricevuto anche il riconoscimento della cittadinanza benemerita.
Insomma un Maestro in tutti i sensi, che lascia un vuoto incolmabile.
I funerali si sono svolti oggi pomeriggio in Basilica.
In tantissimi hanno partecipato alla funzione per dare l'ultimo saluto al Maestro.

Nessun commento:

Posta un commento