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giovedì 2 aprile 2009

A Cartoceto si candida a Sindaco Berluti. Al suo fianco Verdini





E ora sono tre. Dopo le candidature a Sindaco di Francesco Baldarelli e Olga Valeri è arrivata quella di Simone Berluti. L’ex assessore della giunta Verdini sarà a capo della lista civica “Uniti per Cartoceto”.
La presentazione si è tenuta martedì a Lucrezia davanti a un numeroso pubblico. Al fianco di Berluti, l’ex primo cittadino Ivaldo Verdini che troverà spazio in lista come Zaccheo Letizi, l’ultimo vice sindaco prima della caduta dell’Amministrazione comunale.
E’ stato proprio Verdini a introdurre il candidato Sindaco Berluti, che a gennaio fu uno dei pochi a non sfiduciarlo
.
“Ho lasciato una buona impronta, dieci anni fa Cartoceto era un Comune opaco e spento, ora siamo importanti, conosciuti per le tante opere realizzate. Abbiamo valorizzato le tipicità di Cartoceto e dato un’anima a Lucrezia che non è più periferia fanese. Noi siamo la continuità, partiamo in vantaggio e con un candidato come Berluti, preparato, serio e collaudato, che non avrà bisogno della mia e di altre stampelle, lo incrementeremo”.
Applaude la sala, durante quello che i presenti si augurano un passaggio di testimone. “Con Verdini – esordisce Berluti – ho camminato con correttezza fino in fondo: gli impegni vanno rispettati. Sono mesi che il Comune è fermo, oggi ripartiamo con rinnovata voglia di lavorare. “Uniti per Cartoceto” non è una sigla ma un progetto per dare risposte a questo periodo di crisi. Partiremo con una campagna di ascolto, il programma per ora è un foglio bianco che riempiremo insieme ai cittadini”.
Non sono mancate stoccate agli avversari.
“Io non sono il paravento di nessuno. Verdini ha accettato di essere uno dei componenti della lista, i cittadini diranno come servirci di lui”.
Berluti si è soffermato anche sull’inchiesta relativa al Prg di Cartoceto che vede tra gli indagati Verdini e Letizi.
“Ho fiducia nella Magistratura. Tutti, anche gli avversari coinvolti nell'indagine, sono innocenti fino a prova contraria. Io non chiederò nemmeno alle altre liste di non candidare persone coinvolte. Così si cede solo terreno a chi pensa che con la denuncia si possa far fuori l’avversario politico. Saranno gli elettori a giudicare Verdini e gli altri”.
Verdini si è limitato a dire: “La Magistratura farà il suo corso. In Italia non c’è politico che non ha un avviso di garanzia”.

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