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domenica 22 febbraio 2009

No ai furbetti del camino!

Proposta di legge regionale sulle biomasse (Nr. 295 del 09.02.2009)
Sappiamo bene che, purtroppo, il nostro è un Paese nel quale, invece di applicare correttamente le leggi che già esistono, ci si diverte a farne altre ad uso ed abuso di questa o quella circostanza. E spesso in totale spregio della volontà popolare espressa dagli stessi organi costituzionali di governo, come ad esempio il consiglio regionale, nel nostro caso quello delle Marche.

La storia del progettato inceneritore di "biomasse" di Schieppe è esemplare: sono stati i cittadini ed i loro organi rappresentativi sul territorio a bloccarne il fantasioso iter, tramite istanze e vertenze legali che sottolineavano l'illegittimità procedimentale e difendevano oltretutto un'area di elevato interesse paesistico e naturalistico, oltre che la propria salute ed il proprio modello economico. Neanche il Consiglio regionale, che aveva espresso la volontà di vedere sospesa o ritirata l'illegittima autorizzazione ambientale AIA, il 14 febbraio 2006, è stato soddisfatto
.

I consiglieri regionali locali di maggioranza, invece di chiedersene le ragioni e fare RISPETTARE la risoluzione, per sostenere la battaglia e le istanze degli enti locali e dei comitati di cittadini, il 1 agosto 2007 presentarono una proposta di legge (poi bocciata dalla stessa maggioranza!) nella quale si disponeva che le aree agricole fossero ammissibili per l'installazione di impianti di produzione di energia elettrica, non prima però del cambio di destinazione deciso dal Comune competente. ...Strano, ci sembrò, proporre un disegno simile indicandolo come risolutore del caso di Schieppe... per un'area soggetta a vincoli e nelle quale già esistono segnalazioni alla magistratura per una programmazione urbanistica, diciamo così, pre-veggente, con aree che hanno cambiato destinazione d'uso poco dopo essere state acquistate.

Ora, mentre lo stesso Governo tradisce la fiducia dei cittadini prorogando una legislazione impopolare come quella che prevede incentivi all'energia prodotta da inceneritori, e mentre la stessa Regione Marche presenta una proposta di legge (269/2008) che non disprezza il ricorso agli inceneritori di rifiuti, un consigliere regionale ci riprova, proprio quello che già nel 2006 aveva fatto capire in consiglio di essere favorevole all'installazione a Schieppe di un impianto, seppure "più piccolo": è il consigliere Mirko Ricci il quale, tanto preoccupato per le sorti dei progetti eco-mostruosi di centrali a biomassa solida nelle Marche, ha presentato il 9 febbraio la proposta di legge n. 295, nella quale sostiene la priorità delle biomasse come soluzione energetica e prevede un limite di grandezza di 3 megawatt elettrici per la biomassa solida e 8 megawatt elettrici per quella liquida.

Altri "numeri" li avevano dati informalmente anche altri politici locali, "più piccolo", "di dimensioni contenute"; Matteo Ricci lo scorso dicembre aveva auspicato l'autorizzazione di impianti "più piccoli ed utili all'agricoltura".

Il Piano energetico ambientale della Provincia di Pesaro e Urbino del resto ne ammette la stazza fin sotto i 5 megawatt. e sappiamo com'è facile, Emilia romagna docet, autorizzare poi altre linee di incenerimento!

Tutti sembrano ora concordi ad orientarsi verso inceneritori di taglia minore, dopo aver passato sotto silenzio, ed in silenzio anche spalleggiato, l'iter autorizzativo di impianti faraonici. Si tratta della strategia di inoculazione della fregatura a piccole dosi? Dei "cavalli di Troia" elettorali?

Solo una cosa chiediamo ai consiglieri regionali: lavorare affinché sia detto un NO chiaro alle installazioni che minano l'ecosistema, innanzitutto chiudendo il caso Schieppe compromessi. Niente "furbetti del camino" insomma.

Al candidato Matteo Ricci chiediamo anche di onorarci con la sua presenza sabato 28 febbraio, all'assemblea sulla Carta dei diritti e delle rivendicazioni, per spiegarci cosa intenderà fare se eletto per evitare ogni aggiramento della volontà popolare a Schieppe.

Quello che chiediamo è chiarezza sulle priorità per l'energia: riduzione dei consumi e degli sperchi attraverso nuove tecnologie esistenti, ricorso massiccio a fonti non pericolose per la qualità dell'aria e la salute ed alla microproduzione. Beni collettivi sotto il controllo della collettività e di chi vive il territorio. Ecco ciò a cui si può dire SI' senza giochi di prestigio.


Invitiamo tutti a partecipare alla

ASSEMBLEA GENERALE DEI COMITATI DELLA PROVINCIA DI PESARO E URBINO

SABATO 28 FEBBRAIO 2009

PROVINCIA DI PESARO E URBINO - Viale Gramsci, 4 - PESARO “SALA PIETRANGELI”

I Comitati presentano la “Carta dei diritti e delle rivendicazioni del territorio” per il rinnovo delle Amministrazioni locali

Coordinamento provinciale dei comitati di Pesaro e Urbino

http://www.comitatinrete.it

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