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venerdì 27 febbraio 2009

I piccoli Comuni, e tra questi Fratte Rosa, brillano nello sviluppo delle fonti rinnovabili


PRESENTATO STAMANE A ROMA IL DOSSIER DI LEGAMBIENTE
SULLO SVILUPPO DELLE FONTI PULITE NEL TERRITORIO ITALIANO, L'ALTRO VOLTO DI UN PAESE DOVE I CITTADINI RISPARMIANO E GODONO DI UNA MIGLIOR QUALITA' DELLA VITA GRAZIE ALL'ENERGIA PULITA.
CON LE RINNOVABILI SI PUO' COMBATTERE LA CRISI ECONOMICA AUMENTANDO I POSTI DI LAVORO SENZA IL BISOGNO DI SCORIE RIADIOATTIVE.
NELLE MARCHE BRILLANO ANCORA UNA VOLTA I PICCOLI COMUNI IN CLASSIFICA NAZIONALE:APIRO (MC), FRATTE ROSA (PU), GROTTAZZOLINA(AP), MONSAMPOLO DEL TRONTO (AP), OFFIDA (AP), USSITA (MC), MONTECALVO IN FOGLIA (PU) -NEW ENTRY IN GEOTERMIA.
TRA QUELLI GRANDI INVECE SAN BENEDETTO DEL TRONTO 6^ IN CLASSIFICA PER IL SOLARE TERMICO NELL'EDILIZIA COMUNALE.
MENZIONE A PARTE PER OSIMO CHE RIENTRA TRA I COMUNI DEL TELERISCALDAMENTO DA FONTE FOSSILE.
DI NUOVO ASSENTI LE AMMINISTRAZIONI MARCHIGIANE SUL FRONTE DELL'EOLICO

Aumentano i piccoli comuni marchigiani tra i più virtuosi nell'utilizzo delle energie pulite. Tra i circa seimila (5.991) comuni italiani delle fonti rinnovabili (2.801 in più rispetto al 2008, e addirittura 4.729 in più rispetto al 2007) esaminati nell'omonimo dossier di Legambiente, si distingono infatti, Apiro (mc), Fratte Rosa
(pu), Grottazzolina(ap), Monsampolo del Tronto (ap), Offida (ap), Ussita (mc), Montecalvo in foglia (pu) -new entry in geotermia. Una menzione a parte merita San Benedetto del Tronto (Ap), unico tra i comuni più grandi a brillare nei primi gradini della classifica del solare termico nell'edilizia comunale (6° posto). Ma c'è spazio anche per Osimo inserito nella lista dei comuni per il teleriscaldamento da fonte fossile.
Nelle classifiche che mostrano la diffusione delle diverse fonti alternative (solare termico e fotovoltaico, eolico, idroelettrico, geotermico e “vere” biomasse) nei comuni italiani, ad emergere per risultati ed esperienze innovative sono proprio le realtà con meno di 5.000 abitanti: una tendenza nazionale, quest'ultima, che si rispecchia anche tra i comuni marchigiani considerati. I dati elaborati da Legambiente, sono stati ottenuti attraverso un questionario rivolto ai Comuni e incrociando le risposte con studi e rapporti di Gse, Enea, Fiper, Anev oltre che di Regioni, Enti Locali e aziende.
La quarta edizione del Rapporto ambientalista, presentata oggi a Roma, fotografa quindi una realtà in continua crescita sia in termini di numeri che di buone pratiche locali.
“Anche le Marche – commenta Luigino Quarchioni, Presidente Legambiente Marche - continuano a crescere nelle rinnovabili. In particolare nei piccoli comuni. I dati positivi possono esere letti sia sotto l’aspetto ambientale che quello economico e occupazionale. Infatti proprio in periodi ‘difficili’ come questi, bisogna continuare a investire sul risparmio e sulle rinnovabili sostenendo e stimolando nuova ricerca, come previsto dal PEAR e come sta già facendo il mondo più avanzato. E' una scelta strategica, non più rinviabile, per generare nuove economie, posti di lavoro, sostenibilità e sicuramente più fiducia, ingrediente essenziale oggi per la nostra comunità. Senza perdere tempo ed attardarci in vecchie ricette come la costruzione di nuove grandi centrali o la sciagurata volontà del governo di puntare sul nucleare che renderebbero le nostre Marche più legate a fonti vulnerabili, più inquinate e sicuramente meno competitive e attraenti” . La nostra regione pullula di buone pratiche, esperienze positive e replicabili che mostrano qual è la vera ricetta - subito realizzabile - per un futuro più pulito, sostenibile, capace di far risparmiare soldi alle famiglie e alle amministrazioni che sappiano investire in innovazione, aumentando significativamente i livelli di comfort abitativi e qualità della vita. Per l’Italia puntare su un modello di generazione distribuita incentrato su impianti efficienti da fonti rinnovabili è una prospettiva ben più credi­bile, moderna e desiderabile di quella che vorrebbero muovere i paladini del nucle­are.

Ma vediamo in dettaglio come sono distribuite le fonti rinnovabili nei comuni della nostra regione: presenti nell'utilizzo del solare termico, del fotovolatico, dell'idroelettrico, delle biomasse, geotermia, teleriscaldamento, l'assenza di comuni marchigiani si fa sentire sul fronte dell'eolico.

Dossier Comuni Rinnovabili 2008
SOLARE TERMICO :
Fratte Rosa (PU) è classificata 216^ con 48,35 mq/1000ab

Isola del Piano (PU) è classificata 230^ con 45,18 mq/1000ab
Acquacanina (MC) è classificata 239^ con 43,16 mq/1000ab


SOLARE TERMICO NELL'EDILIZIA COMUNALE:
San Benedetto del Tronto(AP) è classificata 6ˆ con 500 mq
Jesi (AN) è classificata 30ˆ con 166 mq
Belvedere Ostrense (AN) è classificata 60^ con 78 mq


SOLARE FOTOVOLTAICO:
Monsampolo del Tronto (AP) è classificata 26^ con 259,04 kw/1000ab (1034,88 kw)
Offida(AP) è classificata 33^ con 229 kw/1000ab (1221,01 kw)
Montecalvo in Foglia(PU) è classificata 107^ con 90,70 kw/1000ab (214,32 kw)


SOLARE FOTOVOLTAICO NELL'EDILIZIA COMUNALE:
Grottazzolina (AP) è classificata 49^ con 57,68 kw
Maiolati Spontini (AN) è classificata 83^ con 38 kw
Urbania (PU) è classificata 93^ con 34 kw


IDROELETTRICO (impianti <3 MW)
Ussita (MC) è classificata 15ˆ con 3,16 mw
Visso (MC) è classificata 72^ con 2,26 mw
Monte San Martino (MC) è classificato 92^ con 2 mw


I COMUNI DELLA GEOTERMIA
Montecalvo in Foglia (PU) è classificato 52^ con 0,02 mw


IMPIANTI A BIOMASSE NEI COMUNI ITALIANI
Offida (AP) è classificata 38^ con 5,5 mw
Apiro(MC) è classificato 66^ con 1,2 mw
Tolentino (MC) è classificato 99^ con 0,6 mw

TELERISCALDAMENTO DA BIOMASSA
Apiro (MC) è classificato 42^ con 1200000 kwh/a

TELERISCALDAMENTO DA FONTE FOSSILE
Osimo (AN)

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