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martedì 28 settembre 2010

Marotta Unita, il comitato Marottese risponde a quello Mondolfese: "La solita tiritera di un manipolo radicale"


“La solita tiritera di un manipolo radicale, apostolo del “piccolo è bello”, montato da qualche politico “cortomirante””.
Parole di Fabio Frattini, ex consigliere comunale di Mondolfo ed esponente di Pro Marotta Unita, in risposta al comitato cittadino Mondolfese che ha ribadito l’opposizione al progetto di unificazione di Marotta sotto Mondolfo. “Non è ammissibile fare tanta disinformazione. Il paventato timore di cambiamento del nome del Comune non è legato per niente all’unificazione di Marotta.
La Consulta con sentenza 237 del 8 luglio 2004 ha stabilito che occorre sentire le popolazioni interessate, con l’obbligo quindi per le Regioni, di procedere a tal fine mediante referendum. Poiché due terzi dei cittadini di tutto il Comune risiedono a Marotta, volendolo si può fare da subito.
Ancor più semplice sarebbe lo spostamento della sede comunale nell’ambito dello stesso Comune che si potrebbe attuare con una delibera di consiglio. Se fino a oggi nulla di questo è stato fatto o proposto, è perché nessuno vuol fare una crociata contro Mondolfo.
La sede comunale sta bene dove si trova, basterebbe un maggior decentramento dei servizi amministrativi”.

Frattini poi analizza le soluzioni alternative prospettate dal comitato Mondolfese.

“Quella di procedere prima all’unificazione di Marotta nel Comune di Fano per poi chiedere tramite referendum l’autonomia comunale, a parte i seri dubbi di una siffatta interpretazione della legge regionale sul riordinamento territoriale, è fuorviante, impraticabile, contorta e personalmente la ritengo un vero insulto alle intelligenze dei cittadini.
Sarebbe curioso sapere inoltre, come il comitato cittadino intenderebbe dividere il territorio del Comune che si estende in appena 22 kmq, nell’eventualità di istituzione del Comune autonomo di Marotta.
Le perplessità sul “pesante macigno di risarcimenti” da effettuare al Comune di Fano per gli investimenti fatti a Marotta, sono parimenti infondate. Molte spese sono state affrontate grazie anche alle imposte, tasse e contributi che i marottesi hanno versato in tutti questi anni.
Il Comune di Fano inoltre ha sempre incassato rimborsi e trasferimenti da Stato e Regione in proporzione al territorio e al numero di abitanti, quindi anche dei marottesi. In una contrattazione seria e accorta, io credo che debba essere posto tutto sul piatto della bilancia.
Rispetto a tutti questi profeti di sventura, Cassandra farebbe la figura della pivellina”.

Prosegue il presidente Gabriele Vitali.

“Se ci fossero state possibilità di avere il Comune a Marotta avremmo cercato quella soluzione. Continueremo con la proposta di legge concordata nel 2001 e 2003 con il Comune di Mondolfo. Lo scopo è togliere il confine dal centro di Marotta, causa principale dei problemi. Esempio più eclatante, la circonvallazione”.

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