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venerdì 3 luglio 2009

Provincia e associazioni datori di lavoro: "Unità di intenti per superare la crisi"


Summit in viale Gramsci, consensi alle linee di governo di Matteo Ricci in vista del "patto di mandato"Un forte grido d'allarme per gli effetti della crisi. E una altrettanto forte unità di intenti per superare il momento difficile. Sono i segnali lanciati dal tavolo della Giunta di viale Gramsci dove il presidente della Provincia Matteo Ricci ha riunito tutte le associazioni dei datori di lavoro del territorio. Erano presenti anche gli assessori Renato Claudio Minardi, Massimo Seri, Davide Rossi e Tarcisio Porto.


Per Confindustria Andrea Ugolini, dati alla mano, ha parlato di "situazione tragica": a giugno le ore di cassa integrazione sono raddoppiate (+104,4%) rispetto al mese precedente, il settore più colpito è quello metalmeccanico, seguono il legno, il tessile e i laterizi. Camilla Fabbri per la Cna ha detto chiaramente che "quest'anno le imprese non avranno utili e molte piccole aziende non riapriranno più dopo le ferie". Amerigo Varotti di Confcommercio ha denunciato un "forte calo dei consumi, tanto che alcuni negozi storici della città chiuderanno presto i battenti".


Di fronte all'emergenza, sono state giudicate da tutte le associazioni di categoria "condivisibili, interessanti, concrete, tempestive" le linee programmatiche della Provincia che il presidente Matteo Ricci vuole fare diventare un "patto di mandato" con amministratori e forze economiche e sociali prima della discussione in Consiglio provinciale, prevista il 20 luglio.


Un binario guida per azioni specifiche legate all'emergenza della crisi, da una parte, e dall'altra progetti a lungo termine per lo sviluppo.

"Resistere e innovare sono le parole chiave - ha sottolineato il presidente Ricci -. Gli impegni più immediati che intendiamo prendere sono legati al lavoro e alla formazione professionale per riorientare le risorse europee alla luce dei nuovi bisogni. E poi le difficoltà legate del credito bancario, per il quale cercheremo di spingere verso la fiducia. Anche sul fronte della burocrazia vogliamo riorganizzare la nostra macchina amministrativa perché sia ancora più snella, efficiente ed efficace. Ritengo sia necessario inoltre rivedere i fondi strutturali ed europei per il mondo agricolo e avvicinare i giovani a queste attività. Indirettamente invece apriremo una fase nuova per le infrastrutture, chiedendo all'opposizione di stringere un accordo bipartisan per sciogliere insieme il nodo delle grandi opere. Sul fronte della sicurezza vigileremo contro il rischio di infiltrazioni malavitose, molto alto in periodi di crisi. Infine l'innovazione, anche per cerare nuovi posti di lavoro, che dovrà passare attraverso lo sviluppo del turismo e delle energie rinnovabili. Ho in mente di favorire la creazione di consorzi di imprese per le opere di innovazione, per esempio il fotovoltaico".


Tra gli spunti emersi dall'assemblea la necessità di "unità di intenti, collaborazione e dialogo permanente". La priorità di Giuseppe Cinalli di Confartigianato: "Per sostenere la nostra economia è necessario coltivare il giardino delle micro e piccole imprese, le prospettive di ripresa ci sono, a patto che si investa nella green economy, vale a dire risparmio energetico, fonti rinnovabili, turismo". Per la Coldiretti Tommaso Di Sante e Stefano Orsi hanno sottolineato la "concretezza del documento programmatico della Provincia per l'agricoltura, finalmente proposte per valorizzare il settore".

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