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giovedì 1 aprile 2010

Giacomo Rossi, ex segretario provinciale de La Destra: "E' diventato un partituncolo in mano a un despota. Ora avanti con un progetto alternativo"



Alle elezioni provinciali del 2009, il movimento La Destra si era presentato da solo, con il giovane Giacomo Rossi candidato presidente, ed ottenne oltre 4.000 voti.
Alle regionali di domenica e lunedì tutt’altro risultato; La Destra apparentata con il Popolo della Libertà, conquista in Provincia poco più di 1.000 voti.
E' questa la dura realtà locale di un ormai piccolo movimento che in Provincia in queste ultime elezioni ha ceduto ovunque. Giacomo Rossi, e i suoi fedeli, però, stavolta non c'erano.
Da La Destra Giacomo Rossi e la stragrande maggior parte dei tesserati e dei dirigenti locali della Provincia, erano usciti già da tempo, in dissidio col segretario nazionale Storace che Rossi e i suoi chiamano addirittura "despota".

"La Destra – esordisce Rossi - della quale ero segretario provinciale, è ormai un partituncolo dello "0 virgola" in tutta Italia, in mano ad un despota romanocentrico come Storace, traditore dei principi fondati di quel movimento ai quali in molti avevamo creduto. Oltre a ciò Storace si è dimostrato un pessimo stratega politico ed amministratore di partito".

Si aspettava questo flop a livello locale?

"Cosa si aspetterebbe lei da gente che non é riuscita nemmeno a trovare persone in lista che oltrepassassero Fano e Pesaro? Cosa si aspetta lei da un partito dove il proprio segretario regionale prende 100 preferenze? Io mi aspettavo e mi auguravo solo un risultato così deludente ed è arrivato".

A conti fatti si può dire che La Destra era lei?

“Io e tutto lo splendido gruppo che mi ha seguito. Lo dicono i numeri”.

Anche l'entroterra è uscito con le ossa rotte da queste elezioni.

“Di fatto solo un eletto, per giunta del PD. Quando ho invitato a non frammentare le candidature dell'entroterra non mi ha dato retta nessuno. Ora ne pagheremo le conseguenze. I partiti filocostieri ci dividono e ci imbambolano sempre”.

E ora che farete?

“Avanti col nostro nuovo progetto sul quale stiamo lavorando da tempo! La gente si aspetta da noi una vera alternativa al sistema, fortemente territoriale, trasversale, sociale e morale. Altro che destra e sinistra, oltre la destra, oltre la sinistra”.

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