Ricci e Vasai: “Collaborazione e coordinamento sui temi comuni”
BORGO PACE – Infrastrutture, viabilità, crisi economica. E ancora: risorse comunitarie, valorizzazione delle aree appenniniche e turismo. Le amministrazioni provinciali di Pesaro e Urbino e Arezzo, riunite questa mattina nella sala consiliare del Comune di Borgo Pace, fanno fronte unico.
E il presidente Matteo Ricci traccia la linea, con la questione Centro Italia in primo piano: “Ora più che mai – ha spiegato - è necessario organizzarsi insieme. Ci sono sfide che possono essere affrontate solo uniti. Facendo “massa critica”, con un salto culturale che escluda logiche di campanile. Perché, procedendo in ordine sparso, rischiamo di rimanere schiacciati tra i ricatti del Nord e i problemi irrisolti del Sud”.
Concetti ribaditi anche dal presidente della Provincia aretina Roberto Vasai: “Il Centro Italia, negli ultimi anni, ha perso mordente – ha sottolineato. Le nostre infrastrutture, importanti e trasversali, sono lasciate al loro destino, a partire dalla ferrovia”.
Ma è chiaro il riferimento anche alla Fano-Grosseto. Che per Ricci è la cartina di tornasole dell’impegno del Governo nei confronti della “cerniera” del Paese: “Il 15 febbraio ci incontreremo con il ministro Altero Matteoli. Chiederemo un tavolo tecnico congiunto con le Province coinvolte. Per fare chiarezza ed evitare ogni alibi sulle responsabilità: lo Stato deve investire di più sulla E-78, a prescindere dal project financing o dagli altri strumenti che saranno utilizzati per il completamento dell’opera. Uniti possiamo aumentare il nostro potere contrattuale”.
Sul tavolo anche lo sviluppo dell’Appennino: “I nostri Comuni montani – ha rilanciato Vasai – sono in difficoltà e rischiano il taglio di incentivi e agevolazioni. Con l’iniziativa promossa da Ricci contiamo di incidere anche sulle aree rurali e pedemontane, rivendicandone il ruolo essenziale per il turismo e l’agricoltura”. Davanti al sindaco Romina Pierantoni, che ha fatto gli onori di casa, le due amministrazioni provinciali hanno sottoscritto, in chiusura, un documento unitario sul perdurare della inagibilità della statale di Bocca Trabaria. Che rimarca “i pesanti disagi per le popolazioni e i rilevanti danni alla economia” e “chiede con forza all’Anas e agli organi competenti del ministero la verifica della possibilità di riapertura immediata al transito leggero”. Insieme alle “azioni che agevolino gli interventi per rendere di nuovo completamente percorribile il collegamento”.
venerdì 5 febbraio 2010
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