mercoledì 20 gennaio 2010
A Mondavio, 15 Sindaci, Provincia di Pesaro, Regione ribadiscono il no alla centrale turbogas. "Il Governo blocchi la procedura"
Quindici sindaci, la Regione Marche e la provincia di Pesaro e Urbino, uniti per ribadire, se ce ne fosse ancora bisogno, l’assoluta contrarietà alla realizzazione da parte di Edison della centrale termoelettrica da 870 MWe nell’area industriale Zipa di Corinaldo.
Su invito dei primi cittadini di Mondavio e Monte Porzio, ieri mattina presso la sala del consiglio comunale si sono riuniti i sindaci di Serra Sant’Abbondio, Pergola, Frontone, San Lorenzo in Campo, Fratte Rosa, Mondolfo, Barchi, Fano, Orciano, San Giorgio, Piagge e San Costanzo, insieme all’assessore regionale, Vittoriano Solazzi, al collega della Provincia di Pesaro e Urbino, Tarcisio Porto, e al presidente del Consorzio Città Romana di Suasa, Marco Cercaci. Tutti i presenti hanno firmato un documento forte e chiaro nel quale confermano il no all’impianto espresso già il 24 novembre, e spiegano le prossime iniziative che s’intendono intraprendere.
“Chiediamo un incontro con il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola – spiega il sindaco di Mondavio, Federico Talè – affinchè da subito il Governo blocchi la procedura autorizzativa per la costruzione della centrale turbogas, riservandoci, se sarà necessario, di organizzare una manifestazione a Roma presso il Ministero per dimostrare la nostra assoluta e inderogabile contrarietà al compimento di questo progetto che riteniamo dannoso per il nostro territorio e i nostri cittadini. Inoltre chiediamo un consiglio regionale monotematico in cui tutti i rappresentanti regionali eletti si esprimano chiaramente sull’ipotesi di costruzione della centrale e del relativo elettrodotto”.
Talè ha ricordato poi quanto accaduto nella seconda Conferenza dei Servizi tenutasi a Roma.
“Ho chiesto a chi rappresentava Edison se il Consorzio Zipa avesse già espresso con una delibera la contrarietà alla vendita della proprietà. L’amministratore delegato mi ha risposto che lui ricopre il ruolo pro tempore, come io quello di sindaco e gli amministratori regionali il loro. Queste parole lasciano perplessi”.
D’accordo sulla convocazione di un’assise regionale, l’assessore Solazzi.
“In un Paese serio questa procedura non sarebbe nemmeno partita o comunque sarebbe già finita. Il Piano Energetico Ambientale Regionale non prevede impianti di questo tipo. La nostra posizione è chiara e netta. Il Ministero deve sapere questo. Senza il consenso della Regione questo impianto non si può fare, quindi il procedimento va chiuso. Portarlo avanti fa svalutare il patrimonio e spendere soldi. Ho ascoltato le parole di Talè – conclude Solazzi – e mi chiedo cosa significa che tutti noi siamo amministratori pro tempore? Il Ministero si augura che la maggioranza regionale cambi così da cambiare il Pear?”.
Intanto per giovedì la Regione ha indetto sulla questione una Conferenza dei Servizi dopo quella che si è tenuta la scorsa settimana presso il Ministero per lo Sviluppo Economico che ha avviato il Procedimento Unico.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento