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mercoledì 3 giugno 2009

Ancora problemi per la frana a San Vito sul Cesano




Sono stanchi, spazientiti. Valentino Olivo e sua moglie Clara sono delusi, arrabbiati. Il problema è sempre lo stesso, ormai da più di tre anni: la frana che insiste, sulla strada di Fontemarina nella frazione di San Vito sul Cesano. Lì la famiglia Olivo deve passarci per raggiungere la propria abitazione. L’11 gennaio 2006 il Sindaco di San Lorenzo in Campo con un’ordinanza chiuse al transito la strada che è stata riaperta poi a fine maggio. Il signor Olivo e sua moglie per uscire di casa dovevano passare per i campi. Nel frattempo sono stati eseguiti dei lavori ma puntualmente i problemi tornano a galla. L’ultimo della serie lunedì mattina.
“Mia nuora – spiega Olivo – mentre stava venendo a trovarci è finita fuori strada con la sua macchina. E’ arrivata anche la polizia municipale a verificare, poi un trattore del Comune l’ha tirata fuori. Nulla di sorprendente perché i lavori che eseguono sono sempre parziali, risolvono il problema per qualche giorno ma poi alla prima pioggia la strada torna impraticabile. Spianano il tratto e buttano un po’ di ghiaia. Ho scritto al Prefetto, al Sindaco con tanto di relazione tecnica ma la situazione è rimasta grave. La settimana scorsa è venuta una ditta esterna ma con mezzi non idonei a mio avviso per questo tipo di interventi. Qui serve il compressore, va fatto un sottofondo, insomma lavori strutturali”.
Olivo si chiede come sono stati impiegati i 12.000 euro stanziati dalla Provincia al Comune per sanare la frana.
“Vorrei sapere dall’Amministrazione comunale dove sono finiti, che lavori sono stati realizzati perché a me sembra che sia stato fatto poco e male. Giovedì notte della scorsa settimana ho avuto una colica renale e mia moglie ha chiamato l’ambulanza a Pergola. Sapendo che alcuni mesi fa i sanitari non sono riusciti nemmeno a raggiungere la nostra casa, è dovuta uscire e andare incontro all’ambulanza lungo la strada. Per non parlare poi del lavoro”.
La famiglia Olivo è proprietaria di un’azienda di bestiame di razza marchigiana. “L’anno scorso da 25 capi di bestiame siamo passati ad averne una quindicina. Ora sono appena quattro. E’ normale in quanto spesso quando chiamo il veterinario per via della strada non riesce a raggiungerci e gli stessi problemi li ha chi deve venire a ritirare il bestiame. Non riusciamo proprio ad andare avanti, così è certo che molto presto saremo costretti a chiudere. Questa strada che sfocia su quella comunale di San Cristoforo serve anche altri proprietari di abitazioni e terreni che vivono la mia stessa situazione”.
Olivo si rivolge infine ai politici.
“In questo periodo di campagna elettorale sono tutti bravi e disponibili ma poi di fatti se ne vedono davvero pochi. Io qui ci vivo ed è un mio diritto avere una strada che porti alla mia abitazione sempre transitabile”.

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