Ricerca personalizzata

martedì 26 maggio 2009

A San Lorenzo in Campo: i Fottutissimi presentano in anteprima nazionale il nuovo album









Sabato 30 maggio dalle ore 20 presso i giardini pubblici

COGITO ERGO SONG - Music Festival 2009

Anteprima Nazionale del nuovo album dei Fottutissimi "BAD GRASS NEVER DIES".
Insieme al gruppo suoneranno altre band come DIRTY BLUES, THE FREAK OUT GUYS, KITE e SCIOKKATI DA PICCOLI




Bad grass never dies l'ha ascoltato Stefano Pisani...


La confezione del Cd (vedendo i provini) è ben fatta. Buona grafica, testi inclusi e foto di qualità. “Rock n’roll machine” è un po’ la sintesi di quanto detto sopra, punk-rock’n’roll–pop freschissimo. Qua e là affiorano reminiscenze Ramones ma anche dei Beach Boys nelle parti corali decisamente azzeccate e accattivanti. “Certe Certezze” è un rockaccio in italiano con riff di chitarra secchi e taglienti, la voce di Lello roca al punto giusto e rabbiosa quanto basta. Monkey (Mattia Priori) è bassista moderno e dinamico e Fufi (Federico Veroli, il Keith Moon nostrano) pesta sui tamburi come un pazzo. “We will not survive” (scritta da Simone Santini) ha un ritmo sostenuto e a dispetto del titolo è cantata in italiano. “Mezze Parole” è invece una ballata dal sapore gradevolmente triste, che nei testi mi fa ripensare alla disillusione di cui parlava Lello ..”lo, so lo so, è ora che cresco ma io non ci riesco.. eh eccoti qua, un buco nell’acqua, l’ennesima volta…” . In “Sorella libertà” (ex I don’t mind riscritta in italiano) la band gira a mille con il basso di Monkey in bella evidenza. “Cuore spento” ancora in italiano è pura adrenalina punk’n’roll rabbiosa. “Evol” rallenta i ritmi ma è una pregevole ballata che nasce con un arpeggio per poi evolversi in modo leggermente più grintoso. “the Beatles’ song” è un tributo ai Beatles come si evince dai testi, musicalmente siamo ancora dalle parti di “Rock’n’roll machine”. Bellissima. In “You” la chitarra di Lello emana un forte sapore di Garage anni 60 e nel complesso è una delle cose che preferisco del cd. “The road to nowhere” mi ricorda la grinta di alcuni gruppi britannici degli anni 80 come i Prisoners e ancora una volta la sezione ritmica vola, Monkey è funambolico con il suo basso e Fufi oltre a pestare duro è molto fluido alla batteria. “Jesus was a hippy” sostenuta dalle tastiere (Stefano Mariani) si aggira dalle parti di gruppi come i Jet con dei riff di chitarra di buona presa. “Wild Boyz” (Duran Duran) l’unica cover, è il paradosso dell’album. Gli anni 80 di plastica e commerciali riportati nel 2009 sotto forma di rock dall’attitudine punk !! Divertente e geniale..
Nel complesso “Bad grass never dies” mi sembra un lavoro molto più maturo del precedente “One day”. E’ stato ben prodotto e curato nei suoni, non ha cali di tensione durante l’ascolto grazie anche all’essenzialità dei brani (si aggirano intorno ai 3-4 min. ciascuno) e ci riporta in forma smagliante tre giovani musicisti brillanti e stimati ovunque che penso piaceranno molto ai più giovani e faranno divertire e battere il piedino anche a qualcuno con meno capelli…come me del resto… Bravissimi. Credo che la stella del rock non abbia mai brillato così tanto nel cielo sopra San Lorenzo.

Stef

Nessun commento:

Posta un commento