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martedì 7 settembre 2010

San Lorenzo, Nancy Feduzi su Mestieri e Mercanti: "Della mia idea è rimasto poco. Qualcuno il mea culpa lo dovrà pur fare. Serve collaborazione"


Non si placa il dibattito dopo l’ultima deludente edizione di Mestieri e Mercanti.

La manifestazione più attesa del paese è stata per la maggioranza un flop sia per le poche presenze che per la proposta artistica e culturale.

A fare un’analisi è Nancy Feduzi, ex vicesindaco ora capogruppo di minoranza, che più di dieci anni fa con altri ideò la festa.

“Il mio intervento non vuole essere una critica o una semplice accusa. Vorrei dare un contributo.
Il mio progetto, quello di creare una manifestazione attraverso la quale il paese potesse emergere nella vallata, venne condiviso oltre che dall’Amministrazione comunale anche da tante associazioni, dall’oratorio, parrocchia e moltissimi giovani, fulcro della festa. Si raggiunsero successi inaspettati.
Riguardando oggi filmati e foto e confrontandoli con le edizioni successive e soprattutto con l’ultima, della mia idea originaria è rimasto ben poco.
Mi sarei aspettata un’evoluzione invece ho assistito al contrario, un susseguirsi di alti e bassi che hanno portato poi alle difficoltà nel realizzare l’ultima edizione”.

Di chi sono le colpe?

“Una manifestazione per esser tale non va messa in cantiere in un mese o poco più. Si iniziava a progettare e a far riunioni da ottobre per l’agosto successivo e i tempi erano stretti.
Per coinvolgere, far capire scopo e spirito della festa, ascoltare idee e difficoltà, cercare artisti, artigiani, trovare finanziamenti, si ha bisogno di tempi lunghi.
Per le edizioni che ho organizzato si sono raggiunti risultati sorprendenti. Con tanta fatica ma ricevendo anche tanta collaborazione senza la quale la debacle è inevitabile.
Ci vuole diplomazia e in un progetto bisogna crederci. La mancanza di cantine diventate storiche si è sentita molto. In paesi vicini, manifestazioni nate dopo sono cresciute, da noi il contrario.
Qualcuno il mea culpa lo dovrà pur fare. Non mi si risponda che non ci sono soldi, è una scusa che non regge.
L’Amministrazione comunale metterà la sua parte come sempre, ma poi gli altri soldi bisogna trovarli presso Provincia, Regione, Coldiretti, Cia, Confartigianato e soprattutto le banche ma ciò non si fa in 30 giorni”.

Ora si parla di creare un comitato per gestire la festa.

“Non è la prima volta. Ci vuole solo gran volontà e partecipazione. La forza di saper ascoltare e coordinare per trovare un punto comune.
La cosa più importante è credere nella manifestazione altrimenti nessuno obbliga nessuno a riproporla e i laurentini ormai abituati a tutto supererebbero anche questo”.

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