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martedì 22 dicembre 2009

San Lorenzo in Campo, pronti 8 milioni e 500 mila euro per il primo stralcio della variante





Interventi conclusi, opere in corso e cantieri da aprire. Dopo il via libera del consiglio provinciale al programma annuale dei lavori pubblici, l’assessore Massimo Galuzzi fa il punto della situazione.
«Attualmente – spiega – ci sono 17 milioni di opere per la viabilità già in appalto. Compresi gli interventi che, tramite convenzioni, stiamo definendo con i Comuni». Tra cui 8 milioni e 500 mila euro per il primo stralcio della variante di San Lorenzo in Campo, 6 milioni per le opere di connessione sulla Flaminia a Cagli e 630 mila euro per la rotatoria di Bivio Borzaga.
Presto i lavori. Ma non solo.
«In aggiunta a questa cifra – continua Galuzzi -, per il 2010 sono già impegnati altri 4 milioni e 150 mila euro, per opere da appaltare e già programmate con risorse pregresse». Sulle scuole superiori: «Abbiamo 2 milioni di interventi in corso su vari edifici: Isa e Accademia di Urbino, istituto Della Rovere di Urbania e Montefeltro di Sassocorvaro». E altri lavori sono in fase di realizzazione, tra cui quelli nell’ex carcere minorile di Pesaro (4 milioni di euro).


Variante di San Lorenzo in Campo
Relazione Generale


Il progetto la cui relazione descrive gli aspetti tecnici generali, riguarda la realizzazione del 1° stralcio funzionale del progetto definitivo del tratto di variante alla S.P. 424 “Cesananse” in corrispondenza del centro abitato di San Lorenzo in Campo, compreso tra l’allaccio con la S.P. 424 lato nord-est e l’allaccio con la S.P.59 “San Lorenzo in Campo” lato Provincia di Pesaro e Urbino e la S.P. “Arceviese” lato Provincia di Ancona, a sud del centro abitato di San Lorenzo in Campo. Detto tratto costituisce parte del progetto complessivo, già approvato preliminarmente dall’Amministrazione Provinciale con Delibera n°61 del 25/02/2005, che prevede il completamento fino all’allaccio con la S.P. 424 lato Pergola.
Il presente progetto definitivo, come anzidetto, costituisce il 1° stralcio funzionale che , con opportuni approfondimenti e miglioramenti, è stato adeguato alle prescrizioni ed indicazioni impartite dal Servizio Ambiente della Regione Marche.
Le opere di difesa spondale, necessarie al fine di garantire la non erodibilità delle sponde fluviali parallele al tracciato stradale quindi a proteggere la variante stessa, viengono rinviate a stralcio di completamento della variante.
Descrizione del tracciato
Di seguito si descrive il tracciato evidenziando le peculiarità e i motivi che hanno portato alle soluzioni tecniche adottate.
-Allaccio a rotatoria con la S.P. 424 lato nord-est
Il tracciato ha inizio dall’allaccio a nord-est del centro abitato di San Lorenzo in Campo con l’attuale S.P. 424 “Cesananse”. Detto allaccio è realizzato mediante una rotatoria di media ampiezza (diametro esterno m. 70) dotata di tre bracci di raccordo: uno dalla S.P. 424 in ingresso alla rotatoria, uno dalla rotatoria in uscita verso l’attuale S.P. 424 ed infine il terzo dalla rotatoria in uscita verso la variante in oggetto. Le posizioni planimetriche della rotatoria e dei bracci di raccordo, sono state mantenute pressoché identiche a quanto indicato dal progetto preliminare, salvo un piccolo scostamento dalla attuale S.P. 424 per la presenza di gasdotto a lato della stessa. La posizione altimetrica della rotatoria è mantenuta leggermente in rilevato (50 cm ca.) per raccordarsi in maniera efficace alla attuale S.P. 424 che si trova circa 2 m. sopra il piano campagna.
La carreggiata dell’anello è composta da due corsie da 3,50 m. di larghezza e da banchine di larghezza 1,50 m. (interna sormontabile) e 1,25 m. (esterna).
-Tracciato di variante alla S.P. 424
Il tracciato di progetto si sviluppa per una lunghezza complessiva di 1580 m., tutto con sezione stradale tipo C1 e coerentemente alle prescrizioni contenute nel D.M. 05/11/2001 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”.
La disposizione planimetrica del tracciato è stata disposta in base a quanto indicato nel progetto preliminare e i minimi scostamenti rispetto ad esso sono stati effettuati per allontanarsi dal recettore sensibile e dalla zona in erosione della sponda sinistra del Fiume Cesano. Per quanto riguarda la sistemazione altimetrica del tracciato, vi sono invece notevoli differenze tra la livelletta del progetto preliminare e quella del presente progetto definitivo. Sostanzialmente ad esclusione delle zone di inizio e fine tracciato (raccordi con rotatorie) la livelletta del presente progetto è più bassa sia nei tratti in scavo che nei tratti in rilevato. Questa scelta di abbassare la livelletta di progetto, nasce da una attenta serie di analisi e revisioni del progetto preliminare, da dette azioni infatti, si è riscontrata la necessità di ridurre ove è possibile sia gli impegni economici da sostenere che gli impatti di tipo ambientale dell’opera da realizzare. Abbassando la livelletta il più possibile vicino al piano campagna si sono diminuite se non annullate le formazioni di nuovi rilevati, e le luci delle opere di attraversamento idraulico, ottenendo quindi un duplice vantaggio sia di tipo ambientale che economico. Inoltre in corrispondenza dell’intersezione del tracciato di progetto con via Mazzalaio, ove la livelletta del progetto preliminare era già mantenuta al disotto della strada Comunale ad una quota tale da consentire il sottopasso della nuova strada in progetto, si è maggiormente abbassata la livelletta al fine di sottopassare con la costruzione di una galleria artificiale anziché di realizzare un nuovo cavalcavia maggiormente oneroso e impattante.
La carreggiata della strada in variante è costituita da due corsie di larghezza pari a 3,75 m. e da due banchine pavimentate di larghezza pari a 1,50 m. per una larghezza complessiva di 10,50 m. Pertanto la sezione stradale è del tipo C1 secondo la classificazione del D.M. 05/11/2001 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”.

-Allacciamento a rotatoria con la S.P. 59 lato sud
Il tracciato termina con l’allaccio a sud del centro abitato di San Lorenzo in Campo con l’attuale S.P. 59 “San Lorenzo in Campo” lato provincia di Pesaro e Urbino e la S.P. “Arceviese” lato provincia di Ancona. Detto allaccio è realizzato mediante una rotatoria di ampiezza identica alla rotatoria di lato nord-est ed è dotata di tre bracci di raccordo: uno dalla attuale S.P. “Arceviese” in uscita dalla rotatoria in direzione Arcevia, uno dalla attuale S.P. 59 “San Lorenzo in Campo” in uscita dalla rotatoria in direzione Pergola ed infine il quarto in uscita dalla variante in oggetto verso la rotatoria. Le posizioni planimetriche della rotatoria e dei bracci di raccordo, sono state mantenute identiche a quanto indicato dal progetto preliminare. La posizione altimetrica della rotatoria è mantenuta in rilevato (2m. ca.) per raccordarsi in maniera efficace alla attuale S.P. 59 che si trova anch’essa circa 2,5 m. sopra il piano di campagna.
La carreggiata dell’anello è composta da due corsie da 3,50 m. di larghezza e da banchine di larghezza 1,50 m. (interna sormontabile) e 1,25 m. (esterna).
-Collegamenti interpoderali (strade di servizio)
Secondo quanto già previsto nel progetto preliminare si è disposta, la realizzazione di tre “strade” che hanno la duplice funzione di piste di cantiere in fase di realizzazione dei lavori e successivamente di ripristinare la continuità tra i fondi che verranno divisi dalla realizzazione delle opere stesse. La lunghezza complessiva di queste “strade” è di circa 1.450 m. con larghezza di 4,50 m., detta sezione non ricade tra le tipologie previste dal D.M. 05/11/2001 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” infatti questi collegamenti non sono da considerarsi vere e proprie strade di scala comunale, ma semplici “ricuciture” di fondi agricoli, sia per il tipo di sezione che per il tipo di piattaforma (depolverizzazione superficiale), questa scelta progettuale appare valida anche visto il tipo di utenza che fruirà detti collegamenti.
I collegamenti interpoderali sono costituiti da un'unica corsia di larghezza pari a 3,70 m. e da due banchine non pavimentate di larghezza pari a 0,40 m. per una larghezza complessiva di 4,40 m.
Opere d’arte maggiori e minori
-Ponte sul Fosso del Ponte Rotto
L’attraversamento del Fosso del Ponte Rotto ha richiesto la realizzazione di un ponte a singola campata di luce pari a 38 m., in modo da posizionare le spalle fuori dalla zona dell’alveo interessata dalla piena duecentennale, che in tale punto è molto ampia rispetto all’effettiva sezione corrente del fosso in quanto la sponda nord presenta una pendenza molto dolce. L’opera è realizzata con un impalcato a struttura mista semplicemente poggiato, realizzato con tre travi collegate da traversi flessionali in profilo normale (IPE 600). Si è optato per impalcati aventi la suddetta tipologia in quanto per luci fino a 40 m. sono economicamente competitive, di semplice e spedita realizzazione, ma soprattutto leggere in confronto a strutture in c.a.p. con evidenti vantaggi dal punto di vista delle sottostrutture e delle fondazioni. Tra le diverse tipologie di strutture miste si è individuata la soluzione con travi a doppio T. L’ampiezza contenuta della luce ha inoltre suggerito l’adozione di una sezione con semplici controventi flessionali, molto più economici e facili al montaggio. Per quanto riguarda il numero di travi, si è scelto di adottarne 3 per poter mantenere lo spessore della soletta entro i 30 cm. La modalità di realizzazione della soletta sono quelle tradizionali ottenute con l’utilizzo di predalles tralicciate aventi al funzione di casseforme a perdere. Le spalle sono entrambi di tipo scatolare, fondate su 6 pali D 1200 mm.
-Ponte sul Vallato Gazzetti
L’opera da realizzare per l’attraversamento del Vallato Gazzetti prevede un'unica campata di luce 19,5 m. che permette di posizionare le fondazioni completamente fuori dall’alveo del Vallato, semplificando le lavorazioni. Per la realizzazione dell’impalcato si utilizzano 23 travi prefabbricate, precompresse a fili aderenti, accostate con sezione a “I” di altezza pari a 80 cm., rese collaboranti con al soletta gettata in opera dello spessore di 25 cm. E dai traversi di testata. La scelta di travi accostate si è resa necessaria in conseguenza del modesto spessore conferibile all’impalcato onde evitare di ridurre la sezione del Vallato. L’opera e fondata su due spalle basse a tre pali D 1200 mm., costituite sostanzialmente da una trave cuscino con piccolo paraghiaia risvoltato e appoggi in neoprene armato i quali assicurano un ottimo comportamento sismico (isolante/smorzante) nonché caratteristiche di semplicità ed economicità non indifferenti.
-Galleria artificiale di sottopasso a via Mazzalaio
In corrispondenza dell’intersezione tra la strada in progetto e la strada comunale via Mazzalaio, si è pensato di far sottopassare la prima rispetto alla seconda ad una quota tale da non modificare il profilo attuale della strada comunale esistente. Pertanto si è prevista la realizzazione di una galleria artificiale anziché di un cavalcavia come previsto dal progetto preliminare con l’indubbio vantaggio sia di minor impatto ambientale che economico. L’opera consiste nella realizzazione di una galleria artificiale di lunghezza pari a 53 m. in cemento armato, costituta da un solettone ossia con travi accostate ad “I” aventi altezza di 70 cm. e soletta superiore di 20+4 cm. ; le travi sono munite di ali superiori ed inferiori della stessa lunghezza, realizzando un solettone di tipo alleggerito. L’impalcato sopra descritto appoggia su una palificata costituita da un cordolo superiore di collegamento che funziona da appoggio per le travi stesse.
-Sottopassi per strade di servizio
Per consentire il sottopasso delle strade di servizio alla strada in progetto si è prevista la realizzazione di due sottopassi. Le opere consistono nella realizzazione di due sottopassi carrabili del tipo scatolare in cemento armato. Gli scatolari sono del tipo in c.a. in opera con soletta di fondazione dello spessore di 90 cm., pareti di 50 cm. e di una soletta superiore che funge da impalcato dello spessore dello spessore di 50 cm., il solettone in cls ha la funzione di ripartizione dei carichi.
-Muri di sostegno in c.a.
In corrispondenza delle uscite dalla galleria artificiale e quando le strade di servizio si approfondiscono sotto il piano di campagna si è reso necessario l’inserimento di muri di sostegno controterra. I muri sono del tipo in c.a. con caratteristiche differenti (spessori e fondazioni) a seconda dell’altezza che varia da ca. 1m. a 7/8m.



Foto:
http://www.lavoripubblici.provincia.pu.it

1 commento:

  1. Ao, sta a vedè 'n po' che sta volta ce la famo per davero a vedè a partì i lavori de 'sta strada, speramo bene, c'hanno preso pel culo per 30 anni e più. Sta' 'n po' a vedè che 'sta volta è la volta bona. Mejo tardi che mai? sarà?
    La descrizione de i lavori è perfetta, chissà se saranne anche i lavori perfetti? staremo a vede. Ao, ma la fanne tutta sta strada? o ce la fanne sgappà davanti al crocefisso? e ce tocca aspettà n'antra 30 anni per vedella finita sta variante?
    Arfamo n'antra 'ncompiuta? Amministratori, principi, marchesi, boiardi, nani e ballerine, controllate 'n po' che tutto sia fatto per bene e che alla fine de la giostra tutto sia funzionante
    Vostro Pasquino

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