martedì 22 dicembre 2009
"Marotta una, sola e indivisibile". Grande successo per la "Giornata del Ricordo". Ora per raggiungere l'unificazione si partirà con la raccolta firme
Una “Giornata del ricordo” per non dimenticare la “Staffetta della Libertà” Marotta-Roma, per passarsi simbolicamente il testimone. Si è celebrata sabato pomeriggio la grande festa in onore dei venti marottesi che cinquant’anni fa, il 27-29 settembre 1959, marciarono in direzione della capitale per ottenere l’autonomia di Marotta. Emozioni e ricordi hanno scandito l’incontro molto partecipato presso la Sala della Croce Rossa, organizzato dal gruppo Marotta M’Arcord e dall’associazione culturale Malarupta. Presenti in sala anche il sindaco di Mondolfo, Pietro Cavallo, l’assessore Sergio Sgammini, il capogruppo di minoranza Carlo Diotallevi e il consigliere regionale Giancarlo D’Anna.
Attraverso fotografie, articoli di giornali e soprattutto il racconto di chi c’era, si è riavvolto il nastro sull’impresa che culminò con la consegna presso il Ministero dell’Interno del messaggio forte e chiaro della popolazione marottese. Molti dei protagonisti di allora hanno partecipato all’evento ricordando aneddoti come l’emozionante colloquio avuto da al Viminale con politici e funzionari. I marciatori sono stati premiati con una medaglietta in argento con stampato il garagolo e una pergamena.
Erano presenti Sandrino Caraffa, Gianfranco Furlani, Giannino Campanelli, Vittorio Giambartolomei, Telesforo Vitali, Augusto Marinelli, Mario Pieretti, Alberto Sartini, la figlia e la vedova di Ennio Tarini, Giuliano Del Moro, Salvatore Bertani, Doris Governatori, Alberto Cardinali, Aldo Pascucci, Maurizio Polverari. L’incontro è stato introdotto dallo storico Claudio Giardini. Hanno preso la parola Francesco Bassotti del Comitato Marotta M'Arcord, Ersilia Riccardi del circolo culturale Marotta, Gabriele Vitali del Comitato Pro Marotta Unita e Raffaele Tinti dell’associazione Malarupta.
Tinti ha spiegato l’obiettivo dell’associazione.
“Attraverso il giornale e le varie manifestazioni vogliamo che la nostra città sia sempre più protagonista”.
Bassotti e Vitali invece hanno ricordato, con una punta di amarezza che dalla Regione non sta arrivando nessuna novità rilevante relativa alla proposta di legge per indire il referendum. E’ certo che a giorni il Comitato inizierà a raccogliere le 5.000 firme necessarie per poter chiedere e ottenere dalla Regione una legge per far esprimere la popolazione.
“A gennaio – ha sottolineato Bassotti – si partirà immediatamente con la raccolta di almeno 5.000 firme, dopo aver elaborato la proposta di legge per far indire il referendum con l'ausilio di uno studio legale, probabilmente quello che ha seguito le vicende della Valmarecchia, in modo da evitare che la raccolta di firme diventi inutile a causa di un intoppo burocratico. Non possiamo e non dobbiamo più sbagliare alcuna mossa per il raggiungimento della nostra "Terra Promessa": Marotta una, sola ed indivisibile”.
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Un grazie caloroso da parte di tutti i marottesi alla giunta regionale e all'assessore Solazzi che forse, un lunedì dell'anno "mai" porteranno in discussione la proposta di legge regionale per l'unificazione di Marotta.
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