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martedì 29 dicembre 2009

Mondolfo, i consiglieri Diotallevi e Bassotti bocciano il bilancio: "Troppe spese e niente investimenti"


E’ stato approvato nell’ultimo consiglio comunale il bilancio di previsione 2010. Molto critici i consiglieri della lista civica “Per cambiare”, Carlo Diotallevi e Francesco Bassotti.

"Pur nelle mille difficoltà di analisi di questo bilancio dovute ai soliti ritardi nella consegna della documentazione rispetto a quanto previsto dalla legge (una settimana prima del Consiglio anziché 20 giorni), dobbiamo comunque prendere atto che purtroppo le tante aspettative dei cittadini e degli operatori economici del territorio in questo periodo di forte crisi sono state ancora una volta deluse.
Solo briciole per il turismo, la cultura ed il rilancio economico. Residuali anche gli stanziamenti per il sociale in un periodo difficilissimo per i nostri cittadini con molti di loro che hanno perso il lavoro.
Ci sono ancora troppe spese inutili che invece andrebbero tagliate: quelle per l’energia elettrica sono aumentate del 8% per un totale di 245.000 euro, troppe anche le spese telefoniche: l’ente spende quasi 70.000 euro l’anno con un incremento del 6.8% rispetto allo scorso esercizio!! Troppe le spese per la cancelleria 21.000 euro ! E’ ferma invece la lotta all’evasione e sono minimi gli oneri di urbanizzazione a causa della lentezza del Comune nel predisporre i Piani Particolareggiati così il cittadino paga sempre di più ma non può costruire. Insomma dopo il danno anche la beffa!
Ecco perché abbiamo presentato alcuni emendamenti in tal senso che purtroppo sono stati come al solito bocciati.
Un’amministrazione, quella di Mondolfo, molto inefficiente che perde ogni anno decine di migliaia di euro (negli ultimi due anni oltre 150.000 euro!!) stanziati dall’Unione Europea per vari progetti.
L’unica notizia positiva è che la Giunta ha finalmente deciso di uscire dai contratti di finanza derivata (Swap) che avevano messo in serio pericolo il bilancio comunale. La Giunta alla fine ci ha dato ragione e ha fatto quello che noi chiedevamo da anni.
In sintesi il Comune per fare quadrare il bilancio è dovuto ricorrere anche quest’anno alla vendita di immobili di proprietà comunale e questo ha provocato la sonora bocciatura da parte sia dei revisori dei conti che della Corte dei Conti: si vendono i “gioielli“ di famiglia per finanziare la spesa corrente e far quadrare il bilancio ma non si intraprendono efficaci, significative e strutturali azioni di riduzione della spesa corrente e dell’indebitamento complessivo.
Manca in sintesi un accurato controllo di gestione, quell’azione di controllo sull’economicità della gestione dei servizi, che deve essere il punto cardine di qualsiasi attività economica e che a Mondolfo è praticamente trascurata.
Il vero problema è che a causa di queste inefficienze l’amministrazione non investe più nel territorio. Non c’è alcuna traccia del programma elettorale pieno di promesse della giunta Cavallo: il nuovo cimitero? l’ampliamento delle scuole? l’impegno per l’ambiente , il turismo e per il sociale? le nuove strutture sportive?
Cavallo da la colpa di tutto ciò al “Patto di stabilità” attribuendo la responsabilità al Governo di centrodestra ma dimentica che il Patto di stabilità è stato concepito nel 1986 ed è entrato in vigore nel 1993. Quindi l’attuale Governo non c’entra proprio nulla semmai la colpa è degli amministratori che in questi anni non ne hanno tenuto conto e che da Sgammini, passando per Solazzi fino a Cavallo hanno fatto solo i propri interessi politici aumentando le spese ed impoverendo il territorio. Oggi siamo così costretti a vendere le proprietà comunali per sopravvivere senza poter investire: finite queste la resa dei conti sarà vicina".

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