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sabato 31 gennaio 2009

Monte Catria: di funivia e nuovi impianti si parla su Facebook


Impianti in funzione, piste in buone condizioni, la neve presente in quota sfiora i 40 centimetri ma intanto continuano a fioccare anche le polemiche. Anche dopo l’inaugurazione della funivia del monte Catria il dibattito sull’utilità del progetto, soldi spesi e vincoli ambientali violati, non si placa. Le critiche non arrivano solo dalle associazioni ambientaliste che focalizzano l’attenzione sulle autorizzazioni non ancora rilasciate, la procedura avviata dal Corpo Forestale per violazioni di ben quattro vincoli ambientali e la mancanza di una valutazione di incidenza su un’area posta all’interno di un Sito di Importanza Comunitaria. L’argomento da alcune settimane tiene banco anche tra il popolo della rete. Su Facebook, il social network esploso negli ultimi tempi, c’è il gruppo Amici del Monte Catria, arrivato a contare 134 iscritti, dove il botta e risposta sul nuovo comprensorio sciistico è costantemente caldo ed aggiornato.

“Che sviluppo economico può portare – si chiede Erika – una funivia sul Catria, montagna che sappiamo essere soggetta a forti venti e che, nel periodo invernale, presenta uno scarso manto nevoso e temperature non raramente sopra lo zero? Però, dopo tutto, qualcosa la otterremo: vedere il nostro amato monte "squartato" da una riga trasversale visibile pure dal mare!” Stefano sottolinea: “Hanno speso un sacco di soldi per rifare un impianto vecchio! Quella roba li andava bene negli anni ‘80! Quelle piste non funzioneranno mai! Sono corte e adesso anche lo sciatore che pratica da una settimana se non ha 80 km di piste collegate non ci va. Il comprensorio non porterà mai tanta gente e i costi di gestione saranno alti! Anche d'estate penso e temo che le strade non saranno chiuse. Con tutti quei soldi si poteva fare altro”. Interessante l’intervento di Ludovico. “In tutti i casi di impatto ambientale devi mettere sulla bilancia i pro e i contro. E’ vero indubbiamente hanno tagliato alberi e se hanno toccato specie protette è giusto che vengono fatte delle multe. Ma nell'altro piatto della bilancia va messo che se in estate vengono chiuse le strade togli un impatto notevole di emissioni di gas. Quindi aspettiamo, certo è che andrebbe fatto con un piano di gestione e sviluppo condiviso che coinvolga tutti i comuni interessati. Sarà cosi?” Ci sono anche voci fuori dal coro come quella di Alessandro: “Finalmente inaugurato il mitico impianto, contro tutti e contro tutto”.

1 commento:

  1. Ma le strade dove si chiudono? a che altezza? Se io sono appassionato di aeromodellismo non posso più andare a volare sul Tenetra?

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