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giovedì 12 febbraio 2009

Canone di depurazione, arrivano i rimborsi


La sentenza della Corte Costituzionale, del 10 ottobre 2008, ha dichiarato incostituzionale l’articolo della legge Galli, relativo alle tariffe del servizio di fognatura e depurazione e ha stabilito che la tariffa non deve essere pagata “anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o siano questi temporaneamente inattivi”.

In seguito alla decisione della Corte Costituzionale, Aato di Pesaro e Urbino ha richiesto alle società di gestione di certificare la sospensione dell’applicazione della quota della tariffa relativa alla depurazione dal 16 ottobre 2008 (data di pubblicazione delle sentenza).

“In attesa di conoscere la decisione del Parlamento relativa ai possibili rimborsi - fa sapere il presidente Aato Renato Claudio Minardi - agli utenti che hanno pagato i canoni di depurazione prima della sentenza della Corte Costituzionale, Aato ha dato disposizione alle società di gestione di individuare sin da subito gli utenti non allacciati agli impianti di depurazione affinché vengano loro rimborsate nel più breve tempo possibile le quote indebitamente pagate. Il nostro ambito è stato tra i più solerti in Italia nell’affrontare il problema e a procedere con i primi rimborsi. Inoltre la media nazionale di depurazione è del 65%, mentre nella nostra provincia è del 88%. Questo rappresenta un aspetto positivo che dimostra l’attenzione di Aato e delle amministrazioni comunali che in passato gestivano il servizio, alle politiche ambientali. Da questo punto di vista la nostra è una provincia particolarmente virtuosa e attenta”.

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