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giovedì 14 ottobre 2010

San Lorenzo, Bvb: Ricci chiede incontro alla Marcegaglia. Il Pdl locale: "In 6 anni persi 400 posti di lavoro. C'è bisogno di assessori più attenti"


E’ sempre alta l’attenzione per la situazione della Bvb, l’azienda laurentina che produce componenti per la refrigerazione.
A metà settembre il gruppo Marcegaglia ha comunicato la volontà di uscire dalla società e di cedere gratuitamente il 64% di quote al socio di minoranza Valentini.
Quest’ultimo ripartirebbe con un nuova attività legata allo smaltimento di pannelli fotovoltaici.
Per 50 dei 74 dipendenti non ci sarebbe più posto.
Entro la settimana il presidente della Provincia Matteo Ricci, che ha seguito passo passo la vicenda con il sindaco di San Lorenzo Antonio Di Francesco e i sindacati, spera che arrivi dalla leader di Confindustria Emma Marcegaglia, una risposta alla richiesta d’incontro per discutere della grave situazione.
In caso contrario saranno convocati i sindacati e valutate azioni di protesta spostando la questione a livello nazionale.
Ricci l’ha più volte ribadito in queste settimane: “Il nostro non è un territorio “mordi e fuggi”, dove si scappa alla prima difficoltà. Quanto prospettato è inaccettabile. Stiamo parlando di uno dei più grandi gruppi industriali del Paese. Un’azienda con responsabilità anche a livello nazionale. Non si può parlare bene e razzolare male. Devono avere un sussulto di responsabilità”.

Ma nel centro laurentino purtroppo sono molte altre le aziende che non se la passano bene. Secondo il Pdl locale in 6 anni si son persi 400 posti di lavoro.

"Un altro aspetto che denota il disinteresse totale da parte degli amministratori alla vita del paese è quello della situazione delle nostre attività produttive. E’ nota a tutti la situazione di forte difficoltà in cui si trova il settore produttivo e la vicenda BVB ne è l’aspetto più eclatante. Bene ha fatto l’Amministrazione a partecipare a tutte le iniziative a sostegno di questa azienda in crisi e su questo ha tutto il nostro appoggio.
Ma cosa sta facendo, o meglio cosa ha fatto, l’assessorato alle attività produttive per cercare di capire e in qualche modo contrastare il continuo declino della nostra economia? E’ stato calcolato che in 6 anni S. Lorenzo ha perso nel settore produttivo, circa 400 posti di lavoro (11,5% della popolazione).
Certo l’amministratore non ha gli strumenti per invertire questo pauroso trend negativo ma la frase del Sindaco all’ultimo consiglio “cosa possiamo fare noi amministratori?” ne evidenzia tutta l’incapacità: subire e gestire passivamente gli eventi e niente di più.
Le crisi sono anche opportunità per chi sa innovare e imboccare strade nuove (un esempio: durante la crisi del 1929 sono nati più miliardari che in ogni altro periodo della storia contemporanea). La famosa frase “innovazione e ricerca” deve valere anche e soprattutto in campo politico-amministrativo. L’assessore conosce almeno la situazione delle altre nostre piccole realtà anch’esse in forte difficoltà? Ha mai indetto incontri con i nostri imprenditori e con le associazioni di categoria per verificare lo stato di salute del settore, se vi sono possibilità di sinergie, se il comune può in qualche modo essere d’aiuto? Ha mai pensato a sgravi fiscali di qualche tipo?
Ha contattato le nostre principali banche locali per capire come stanno trattando le aziende locali in difficoltà? Ha mai organizzato un dibattito con qualche economista per portare a conoscenza dei nostri imprenditori i vantaggi di un’aggregazione di imprese che è l’unico modo per contrastare questa contingenza negativa. Ha mai pensato a verificare se la raccolta differenziata potesse essere fatta dalle aziende e dagli imprenditori del loco?
Certo sono tutti interventi non risolutivi e forse utopici ma almeno sarebbero serviti per dare agli operatori del settore l’impressione di non essere lasciati soli. L’amministrazione deve dare il germe propulsivo e non solo colpevolizzare gli imprenditori se poi questi sono costretti a chiudere le aziende.
Non sta a noi, visto che abbiamo perso le elezioni (come non perde ogni volta occasione il sindaco di ricordare alle opposizioni..), trovare i rimedi e le azioni giuste da intraprendere, ma qualche contributo di idee crediamo di poterlo dare ugualmente nell’interesse di tutti: abbiamo bisogno di assessori più attenti alla realtà del nostro territorio".

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